NASTRI D’ARGENTO 2022: QUI RIDO IO, LEONORA ADDIO E I FRATELLI DE FILIPPO MERITAVANO MOLTO DI PIU’

di Giuseppe Palma

21 Giugno 2022 18:56

Italia - Spettacoli

ROMA – Si è tenuta ieri sera a Roma, nella cornice del Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la premiazione per la 76 a edizione dei Nastri d’Argento, il più antico premio cinematografico nazionale, assegnato dal 1946 dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci).

Domani sera, mercoledì 22 giugno, la cerimonia di premiazione verrà trasmessa in differita su Rai Movie.

Fa il pieno la pellicola di Paolo Sorrentino, già candidata come miglior film internazionale agli Oscar americani, “È stata la mano di Dio”, con ben sei Nastri d’Argento: miglior film, miglior attrice protagonista a Teresa Saponangelo, miglior attrice non protagonista a Luisa Ranieri, miglior produttore a Lorenzo Mieli con Paolo Sorrentino (The Apartment), miglior fotografia a Daria D’Antonio (ex aequo con Luca Bigazzi per “Ariaferma”) e infine il Premio Guglielmo Biraghi per gli esordienti a Filippo Scotti.





Quattro Nastri per “Nostalgia”, in concorso il mese scorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes. La pellicola di Mario Martone si è aggiudicata la miglior regia (a Martone), il miglior attore protagonista a Pierfrancesco Favino (ex aequo con Silvio Orlando per “Ariaferma” e “Il bambino nascosto”), miglior attore non protagonista a Francesco Di Leva e Tommaso Ragno e la miglior sceneggiatura a Martone e ad Ippolita Di Majo, sia per “Nostalgia” che per “Qui rido io”.

Troppo poco per una pellicola, “Qui rido io”, che neppure ai David di Donatello aveva ottenuto i giusti riconoscimenti. Medesima sorte per le pellicole “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini e “Leonora addio” di Paolo Taviani, alle quali è andato il solo Nastro d’Argento per la miglior colonna sonora a Nicola Piovani.

Miglior canzone a Manuel Agnelli per “La profondità degli abissi” in Diabolik. A bocca asciutta ai David di Donatello, la bella pellicola “Come un gatto in tangenziale 2 – Ritorno a Coccia di morto” si aggiudica il Nastro come migliore commedia, ex aequo con “Corro da te”, entrambe di Riccardo Milani. A Miriam Leone il Nastro come miglior attrice di commedia in “Corro da te”.

A Francesco Scianna, ex aequo con Filippo Timi, il Nastro come miglior attore di commedia per “Il filo invisibile” di Marco Simon Puccioni. A Scianna anche il Premio Persol/Personaggio dell’anno. Miglior soggetto ai fratelli D’Innocenzo, Damiano e Fabio, per “America Latina”.





I Nastri cosiddetti “tecnici” sono andati quasi tutti a “Freaks Out” di Gabriele Mainetti: miglior montaggio a Francesco Di Stefano, miglior scenografia a Massimiliano Sturiale (anche per “Il materiale emotivo”) e migliori costumi a Mary Montalto.

Premio Graziella Bonacchi a Swamy Rotolo (“A Chiara”), Premio Nuovo Imaie a Vanessa Scalera (“L’Arminuta”) e Cameo dell’anno a Drusilla Foer (“Sempre più bello”). Nastri speciali a Laura Morante e Jonas Carpignano. Film dell’anno a “Marx può aspettare” di Marco Bellocchio.

In termini sostanziali l’assegnazione dei Nastri non si è discostata di molto rispetto a quella avvenuta ai primi di maggio per i David di Donatello: ampi riconoscimenti (meritatissimi) a “È stata la mano di Dio”, pochi (ingiustamente) a “Qui rido io”, “I fratelli De Filippo” e “Leonora addio”, che certamente meritavano molto di più. La pellicola di Taviani, ad esempio, che al Festival internazionale di Berlino vinse a febbraio il Premio Fipresci, esce con le ossa rotte sia ai David che ai Nastri.

Bene invece Martone, che con “Nostalgia” ottiene – come si è visto – il Nastro per la miglior regia, oltre che il meritato riconoscimento – a lui e ad Ippolita Di Majo – per la miglior sceneggiatura dei due film sopra citati. Come ho avuto modo di scrivere nel mio libro “Cinema. Dal neorealismo ai giorni nostri”, uscito per GpM edizioni a gennaio di quest’anno, nonostante tutti i problemi connessi alla pandemia, il nostro cinema continua ad offrire prodotti di alto livello, sia in termini di qualità che di poesia. Per il prossimo anno si annunciano altrettante pellicole di qualità, una sua tutte “Dante” di Pupi Avati, la cui uscita nelle sale è prevista per il 29 settembre.

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  1. NASTRI D’ARGENTO 2022: QUI RIDO IO, LEONORA ADDIO E I FRATELLI DE FILIPPO MERITAVANO MOLTO DI PIU’
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