L’AQUILA – Un piano sociale, da aggiornare e migliorare, affinare, rendere più capillare con prospettiva temporale il 2028, con un serrato confronto con tutti i portatori di interesse, partendo dal fatto che le risorse ci sono, 120 milioni già destinati dalla Regione Abruzzo, contando di poter far leva su 250 milioni dei fondi europei Fse ed altre opportunità.
Tenuto conto che già oggi l’utenza assistita e presa in carico è pari a oltre 207mila persone, tra disabili, anziani, minori a rischio, famiglie in difficoltà con una spesa pro capite che in dieci anni è cresciuta da 65 a quasi 100 euro.
Sono questi i numeri intorno ai quali, nella navata di Palazzo dell’Emiciclo, sotto la cromatica e geometrica bellezza della vetrata di Franco Summa, si è svolto lunedì scorso “Bilancio sociale e Politiche di inclusione: un dialogo aperto tra istituzioni, territori e comunità”, una vera e propria plenaria del mondo del sociale abruzzese, alla presenza di degli operatori territoriali, gli amministratori locali, il terzo settore e le associazioni, fortemente voluta dall’assessorato regionale alle Politiche Sociali assieme al Consiglio regionale.
Evento che ha visto anche la partecipazione Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che non ha mancato di osservare che “i dati dell’Abruzzo, in materia di politica giovanile, lavoro femminile, tasso di disoccupazione, tendono a migliorare. Questo grazie al rapporto positivo che il governo nazionale intrattiene con questa amministrazione”.
In una sala gremita, nella seduta pomeridiana, sono intervenuti, oltre al ministro, l’assessore regionale alle Politiche Sociali Roberto Santangelo, promotore dell’iniziativa, Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, il vice sindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, Emanuela Grimaldi, direttore Dipartimento Sociale e Cultura, Concezio Memmo, presidente Figc Lnd Abruzzo. In mattinata sessione più tecnica per gli addetti ai lavori, con interventi di tecnici e poi di Monia Scalera, garante detenuti, e Alessandra De Febis, garante dell’infanzia.
L’assessore Santangelo ha giudicato quella di lunedì “una giornata importante, di studio e di confronto con i territori, con gli amministratori locali e il terzo settore per analizzare insieme i numeri delle politiche sociali intraprese dalla Regione Abruzzo, che danno la dimensione dello sforzo amministrativo che questa Giunta ha portato avanti per garantire uniformità e qualità dei servizi sociali sul territorio. Numeri oggettivi che ci danno anche la visione di dove vogliamo andare con il nostro Abruzzo. Esprimo grande soddisfazione per la grande risposta partecipativa del terzo settore, che ha fornito un importante contributo di idee e sono veramente contento perché nei tavoli è emerso quello che auspicavamo, ovvero una visione condivisa per lavorare insieme per il bene della nostra Regione e garantire servizi sociali di qualità e facilmente fruibili”.
Il presidente Marsilio, nel suo intervento, rivolto al ministro Calderone, ha ricambiato l’apprezzamento, “nei confronti del governo Meloni e dell’operato del ministro Calderone, perché questa sinergia di lavoro comune in questi tre anni, nei quali abbiamo potuto sovrapporre all’amministrazione regionale un governo nazionale che ha lo stesso orientamento, lo stesso approccio alle politiche del lavoro, alle politiche sociali, alle politiche dell’inclusione, alle politiche della coesione, ci ha dato maggiore forza nell’affrontare il mare di problemi che esistono nella sfera della socialità e dei bisogni e fa piacere avere alle spalle un governo nazionale che ci aiuta, che sostiene il nostro sforzo e che magari prende anche alcune delle nostre politiche, come quella contro la denatalità e lo spopolamento, facendole diventare il caposaldo delle politiche nazionali”.
Entrando nel merito delle varie misure, ha ricordato anche che “per la Vita indipendente, siamo noi ad aver introdotto la dotazione molto robusta di 36 milioni, un fondo che permette di programmare per diversi anni l’assistenza alle persone che hanno maggiori difficoltà, quelle a cui con questo fondo garantiamo il diritto di avere e di portare avanti una vita indipendente nonostante la disabilità, la malattia, la patologia che soffrono e tutto ciò attraverso una oculata gestione dei fondi europei”.
Il presidente Sospiri ha sottolineato a sua volta come “la presenza in Abruzzo del ministro Calderone, certifica l’ottimo operato del governo regionale in campo di politica sociale. Uniamo forma e sostanza: si ideano le nuove linee del bilancio sociale, in una giornata che ha raccolto a Palazzo dell’Emiciclo tutti gli attori che concorrono al welfare regionale e, al contempo, si da concretezza, mettendo in campo una mole di finanziamenti a sostegno del settore. Penso alle partite sensibili a cui il governo Marsilio ha dato priorità, come la vita indipendente o le borse di studio. Sottolineo, infine, la centralità del Consiglio regionale: il Piano Sociale è una legge. Una legge fondamentale, il cui iter, anche grazie al buonsenso delle opposizioni, è stato snello ma senza sfuggire all’ascolto”.
Tra gli interventi quello del garante dei detenuti Scalera, per la quale centrale nelle politiche sociali è la giustizia riparativa, complementare al sistema penale tradizionale: “erroneamente si pensa che sia un vantaggio all’autore di reato, ma non è solo così, la giustizia riparativa è un percorso a cui si aderisce in ogni grado, anche in fase di indagini preliminari. È spontanea l’adesione, ma è la valorizzazione della vittima quella che in primis viene riconosciuta in quanto tale”. Più complessivamente, “l’assessore Sant’Angelo ha tenuto molto a destinare una parte cospicua dei fondi Fse alla formazione per i detenuti. Non ci può essere reinserimento senza formazione e quindi lavoro. Inoltre non ci può essere lavoro senza una dimora. Spesso i detenuti escono e non sanno dove andare. Vuoi perché non abbiano una dimora, vuoi perché la famiglia non li riaccoglie. Quindi si è provveduto a finanziare l’housing sociale e gli enti potranno aderire al bando. La formazione prevede invece la recidiva a zero, si deve fare molta sensibilizzazione sul territorio. Le persone che assumono detenuti hanno molti sgravi fiscali sia per quanto riguarda le cooperative sia per quanto riguarda i privati”.
Il ruolo dello sport nelle politiche di inclusione è invece toccato da Memmo: “Ci sono le condizioni per scendere in campo e lavorare insieme, coordinarci e poi portare a casa il risultato migliore per tutti i nostri giovani. Lo sport ha un enorme potere formativo e di prevenzione delle devianze: i nostri giovani hanno bisogno delle regole, di sani percorsi di crescita, interiorizzare i valori importanti”.
È entrata negli aspetti tecnici Emanuela Grimaldi: “Questa mattina si è insediato il gruppo di lavoro per il piano sociale regionale è attualmente in proroga ed il lavoro è sulla redazione del piano 2026-2028. L’assegnazione finanziaria è circa 120 milioni di euro. La collocazione di questo piano sociale regionale è nell’ambito della programmazione strategica integrata di Regione Abruzzo”.
“Nell’ambito dell’assegnazione finanziaria del Pnrr abbiamo oltre 60 milioni di euro – ha proseguito -. Nell’ambito del Fse Plus 2021-2027, 130 milioni di euro. Nell’ambito della disciplina nazionale, piano nazionale contrasto alla povertà, piano educativo, piano contro la violenza sulle donne, piano giovani, piano sport. E nell’ambito della normativa regionale, vita indipendente, supporto ai caregiver e contrasto allo spopolamento. Le risorse insomma ci sono e la finalità di questi incontri è comprendere il bisogno reale, per rideterminare il perimetro di assegnazione sui piani che hanno maggiore possibilità non solo ai fini dell’avanzamento della spesa, ma soprattutto ai fini di una ricaduta a terra reale ed efficace”. (f.t.)
POLITICHE SOCIALI IN ABRUZZO: 207MILA PERSONE ASSISTITE, ORA NUOVO PIANO CONDIVISO CON TERRITORIL'AQUILA - Un piano sociale, da aggiornare e migliorare, affinare, rendere più capillare con prospettiva temporale il 2028, con un serrato confronto ...








