SANOFI SCOPPITO: LOMBARDI, “HA EVITATO SPOPOLAMENTO”, CASU, “LEGAME CON TERRITORIO VINCENTE”

REPORTAGE DELL'EVENTO DI PRESENTAZIONE DEL REPORTO D'IMPATTO 2024 NELLO STABILIMENTO ABRUZZESE DELLA MULTINAZIONALE BIOFARMACEUTICA FRANCESE , CHE DA' LAVORO A 300 DIPENDENTI DIRETTI E OLTRE 870 PER L'INDOTTO. SINDACO, "VERO PIL LO FA L'INDUSTRIA, MA QUELLA CHE INNOVA E NON INQUINA", DIRETTORE, "VALORIZZIAMO COMPETENZE LOCALI"

3 Novembre 2025 20:11

L'Aquila - Economia, Gallerie Fotografiche, Sanità, Scienza e ricerca

 

L’AQUILA  – “La presenza della Sanofi, qui a Scoppito, in un’ area interna degli Appennini, ha frenato lo spopolamento, che altrove resta una drammatica emergenza. Grazie ai posti di lavoro diretti e all’indotto e quindi al benessere che ha creato. Il vero Pil lo fa l’industria, ma non più quella novecentesca, quella che punta sull’innovazione, la ricerca, quella green e non inquinante, radicata nel territorio”.

In una fase storica in cui  la ricetta prevalente proposta per frenare l’erosione demografica dei paesi delle montagne abruzzesi è quella del turismo, delle piccole economie agricole e artigianali, la considerazione non banale è formulata ad Abruzzoweb da Loreto Lombardi, sindaco di Scoppito, comune ad ovest dell’Aquila, dove dal 1972 si è insediato lo stabilimento biofarmaceutico della Sanofi, che oggi impiega 300 persone a cui si aggiungono oltre 870 dell’indotto, che abbraccia i comuni dell’intero comprensorio, e che ha prodotto nel 2024 un contributo al pil abruzzese di 74 milioni di euro e ha distribuito 38 milioni di redditi.

Fiore all’occhiello della divisione Italia della multinazionale francese, che opera in 80 Paesi, un colosso che in Italia ha raggiunto 1,5 miliardi di ricavi, contribuendo al pil italiano per 505 milioni, con 4.200 posti di lavoro diretti e indiretti, per 195 milioni di stipendi e salari, con farmaci che hanno raggiunto 15 milioni di pazienti e con oltre 45 milioni di investimenti in ricerca.

Solo alcuni dei numeri resi noti venerdì scorso, alla presenza di un parterre di primo livello istituzionale ed imprenditoriale, nel convegno “L’impatto dell’innovazione farmaceutica per la competitività e la crescita del Paese: l’eccellenza di Sanofi a Scoppito”, in cui è stato presentato, affidato al Kpmg Italia, il Report d’impatto 2024.

L’occasione per tracciare le strategie globali della Sanofi, che anche a Scoppito ha portato negli ultimi anni a trasformare lo stabilimento in un polo di industrializzazione e lancio di nuove molecole frutto della ricerca e sviluppo del Gruppo: small molecules, già disponibili o in fase avanzata, destinate a trasformare l’approccio ad alcune malattie rare, neurologiche e autoimmuni, fondamentali per l’ambizione di Sanofi di essere leader in immunologia entro il 2030.





Sul legame con il territorio ha insistito molto anche Alessandro Casu, direttore dello stabilimento, “una delle carte vincenti, visto che abbiamo sempre valorizzato e accresciuto le competenze ed expertise locali, facendo leva su relazioni e collaborazioni profonde con il tessuto sociale e imprenditoriale dell’Aquilano, con il Gran Sasso Science Institute e l’Università degli Studi dell’Aquila”.

E non era affatto scontato, sottolinea Casu, che un colosso francese, presente in mezzo mondo, decidesse proprio a Scoppito “di investire quasi 50 milioni di euro per trasformare il sito in una fully integrated factory, per digitalizzazione dei processi, utilizzo dell’AI e dei big data. Solo l’anno scorso, ben 7,3 milioni di euro sono stati finalizzati a nuove tecnologie e sistemi interamente automatizzati”.

E ancora, un investimento di 23,6 milioni di euro cofinanziato dal Mimit e dalla Regione Abruzzo, ha dato vita al Columbus high potent workshop, dove si lavora avvalendosi della realtà aumentata, implementando un modello di efficientamento dei processi frutto della collaborazione con McLaren Racing, in cui vengono messe in atto competenze digitali e analitiche che simulano i processi di produzione per risolvere predittivamente i potenziali problemi.

Sanofi ha poi realizzato anche un villaggio per i suoi dipendenti, che avevano perso casa dopo il terremoto dell’aprile 2009, e nel corso del convegno è stato illustrato il sistema di gestione integrato per la salute, la sicurezza, l’ambiente e l’energia, certificato dall’organismo terzo indipendente Sgs, come pure tappa della visita aziendale sono stati anche i due parchi fotovoltaici con potenza elettrica totale di picco di 2,7 mwp, la cui produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile copre circa il 30% del consumo di energia elettrica del sito. Grazie all’impianto fotovoltaico e ai programmi di efficientamento energetico, nel 2024 le emissioni di CO2 sono state ridotte del 34% rispetto al 2019.

Ha sottolineato Marcello Cattani, presidente e amministratore delegato Sanofi Italia e Malta: “anche qui a Scoppito si compie la nostra corsa verso l’innovazione, sul fronte della ricerca e sviluppo e della tecnologia industriale, davanti a noi abbiamo nuove possibilità di cura, e l’Italia deve essere orgogliosa di simili realtà, che valorizzano il territorio, in questo caso una area interna”.

E ha aggiunto: “dobbiamo cambiare l’ottica rispetto al passato, dobbiamo fare scelte dirompenti perché il mondo è entrato in guerra, guerre commerciali tra Cina e Stati Uniti, guerre purtroppo con missili in altre parti del mondo, e chi ha un vantaggio lo ha perché investe in innovazione e sposa la cultura del cambiamento, la cultura delle possibilità. L’Italia è un paese storicamente per cultura  diffidente davanti all’innovazione, però l’industria farmaceutica è diventata il primo settore manifatturiero dell’Italia, superando il metalmeccanico”. Ricordando infine che “l’Italia è un paese di cittadini che invecchiano, che hanno per fortuna una vita più lunga, ma anche più patologie da curare”.

Ad insistere sul legame con il territorio sono stati anche Fausta Bergamotto, sottosegretario Ministero delle Imprese e Made in Italy, il senatore Guido Liris, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio e presidente dell’Intergruppo parlamentare aree interne e sanità territoriale che ha collaborato all’organizzazione dell’evento, il vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.

“La Sanofi di Scoppito è una eccellenza italiana – ha detto Bergamotto -, la prova che una multinazionale può radicarsi in un’area interna, confermando la sua presenza anche dopo un terremoto. La politica economica non è fatta solo di numeri, ma di persone. Questo della Sanofi è un esempio lampante di come si possano creare delle realtà che generino moltiplicatori in termini sia di produzione che di occupazione, ma anche di reddito importanti. E’ non è l’unico caso del genere in Abruzzo, abbiamo ad esempio da poco inaugurato a Penne lo stabilimento di Brunello Cucinelli, uno stabilimento meraviglioso, anche qui nell’Abruzzo interno e montano, ancora più difficile da raggiungere rispetto alla Sanofi di Scoppito, che ha comunque l’autostrada a pochi chilometri che lo connette a Roma e alla costa adriatica”.

Ha aggiunto Liris, “in un momento geopolitico molto difficile, qui a Scoppito si investe, si crea lavoro, ricerca e sviluppo. Le nostre aree interne del territorio aquilano sono state capaci di rialzarsi dopo un terremoto, ed ora realtà come la Sanofi danno concretezza alla Città del sapere, che stiamo costruendo all’Aquila e nel comprensorio, assieme all’università, alle start-up che stanno sviluppando. A noi legislatori il compito di interpretare al meglio i cambiamenti che corrono velocissimi”.





Imprudente ha rivelato un significativo aneddoto: “ho un figlio di 12 anni, giorni fa mi aveva espresso perplessità sulle fabbriche, ritenute non al passo con i tempi ed inquinanti. E allora gli ho fatto l’esempio proprio della Sanofi, che è un centro di eccellenza dove si fa ricerca, dove i lavoratori godono di tutti i diritti e di soddisfazione economica, e che spende tanti soldi anche per minimizzare l’impatto ambientale con ben due parchi fotovoltaici. Dentro questa dinamica non può non esserci un’attenzione da parte della Regione e infatti in questi anni abbiamo sostenuto in maniera importante gli accordi di innovazione, abbiamo messo in campo i fondi complementari del Pnrr con il Next Appennino e poi anche i fondi Fesr”.

Oltre ai citati, hanno preso parte all’evento, Daniela Ottini, head of M&S for Specialty Care GBU della Sanofi e Fulvia Filippini, head of Public affairs Sanofi Italia e Malta; hanno partecipato Lucia Albano, sottosegretario Ministero Economia e Finanze (videomessaggio); Michele Picaro, componente della Commissione Sanità Pubblica del Parlamento Europeo; Nicoletta Verì, assessore regionale alla Salute; Tiziana Magnacca, assessore regionale alle Attività produttive (in videomessaggio); Ezio Rainaldi, presidente Confindustria L’Aquila; Guido Castelli, commissario straordinario alla Ricostruzione del sisma 2016 (in videomessaggio); Giancarlo Di Vincenzo, prefetto dell’Aquila; Raffaele Daniele, vicesindaco dell’Aquila, monsignor Antonio D’Angelo, arcivescovo metropolitano dell’Aquila.

E ancora Pier Mario Barzaghi, head of Esg, Kpmg Italia, Paolo Quercia, analisi delle politiche pubbliche e coordinamento statistico del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Maria Grazia Cifone, prorettrice vicaria con delega alla sanità e ai rapporti con il sistema sanitario, Università degli Studi dell’Aquila, Francesco Saverio Mennini, capo dipartimento della Programmazione, Dispositivi medici, del farmaco e delle Politiche in favore del Servizio Sanitario Nazionale, Ministero della Salute, Maria assunta Rossi, consigliere regionale Fdi.

Nel suo intervento in videocollegamento, Michele Picaro ha illustrato la sua attività a Bruxelles “per incrementare e rinnovare la ricerca, mentre altro fronte caldo è il ridurre la dipendenza dei principi attivi da paesi extraeuropei, aspetto che limita pericolosamente la nostra autonomia. Lo abbiamo toccato con mano nel periodo della pandemia del covid 19”.

Ha detto l’assessore regionale alla Salute Verì: “il binomio pubblico-privato, la creazione di un ecosistema che coinvolga anche le università, non può non presupporre innovazione e salute. La Regione ha stanziato di fondi Pnrr 60 milioni, per sanità digitale e tecnologie per telemedicina, refertazione  dematerializzazione, monitoraggio per la somministrazione  dei farmaci a livello ospedaliero. La nostra stazione appaltante, Areacom procederà  all’acquisto centralizzato dei farmaci e dispositivi. Per quel che riguarda l’ecosistema c’è una criticità: manca ancora una cabina di regia e spesso non si viene a conoscenza di importanti progetti portati avanti da altri attori”.

L’assessore Magnacca ha aggiunto in video collegamento: “Non basta guardare al fatturato di una impresa: è l’innovazione la chiave di volta per essere resilienti e capaci di futuro. E la Sanofi interpreta questa visione, con una grande capacità di dialogare con il territorio e l’università. L’Abruzzo è la quarta regione per export in Italia e il farmaceutico svolge un ruolo determinante, in Italia siamo a 54 miliardi”.

A entrare nel dettaglio dell’attività di Sanofi Scoppito Ottini, manager di primo livello della multinazionale: “Lo stabilimento di Scoppito era conosciuto per l’Enterogermina e vari farmaci da banco, ma poi c’è stato un cambiamento epocale, anche qui, da quando Sanofi ha deciso di riposizionarsi come azienda focalizzata sulla ricerca e lo sviluppo, accettando la sfida non esente da rischi, diventando leader nell’immunologia e nelle malattie rare e neurodegenerative. In questa nuova strategia, i nostri 39 stabilimenti d produzione, sono il ponte tra la ricerca e il paziente e recitano nella filiera un nodo decisivo”.

Ha detto il consigliere regionale Rossi: “oggi abbiamo parlato di un tema fondamentale, che è quello dell’innovazione che questa azienda sta producendo per questo territorio delle aree interne, che ne ha bisogno, ne ha necessità. Questa è la riprova che quando l’attività produttiva viene fatta con competenza, con innovazione, con passione, i risultati arrivano”.

Ha aggiunto Rainaldi: “occasioni come questa dimostrano che si va verso una direzione delle eccellenze e il nostro ruolo, in questo caso anche le Confindustria e quindi tutto il tessuto economico e il fare squadra intorno a queste eccellenze. L’investimento nella ricerca e nell’innovazione qui non è solo uno slogan”.

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