L’AQUILA
– “Mi sembra – si legge ancora sul cartello – di essere in una clinica. Non vedo l’ora di uscire, di riavere la mia vita”. “Noi dentro, le macerie fuori”, è lo slogan di Lidia Carlomagno. “Per la prima volta – dice – riusciamo a fare vedere che i cittadini dell’Aquila esistono e alzano la voce. Ci hanno sparpagliato nelle new town e negli hotel al mare. Per undici mesi non abbiamo contato nulla. Gli altri decidevano e noi dovevamo pure ringraziare. Da oggi tutto cambia”. Sono davvero tanti, questi nuovi scariolanti, arrivati non per scavare bonifiche ma per portare via le macerie dalle loro case. Carriole che diventano i simboli di protesta, quasi di rivolta contro chi per quasi un anno non ha capito che i terremotati erano prima di tutto cittadini.
Fonte e intero articolo: repubblica.it
- Sfollati già stanchi delle new town “Una casa non basta, ridateci la città”L'AQUILA - "Mi sembra - si legge ancora sul cartello - di essere in una clinica. Non vedo l'ora di uscire, di riavere la mia vita". "...