GUARDIAGRELE: COMUNE DICHIARA DISSESTO FINANZIARIO

30 Luglio 2021 18:30

GUARDIAGRELE – Il Comune di Guardiagrele (Chieti) è in dissesto finanziario: il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto di gestione 2020 con un disavanzo di 3.390.015,81 euro.

Disavanzo, derivante dall’esercizio 2020 e dalle partite contabili ancora aperte, riguardanti gli anni 2015-2020.





In particolare, al risultato negativo, come spiega l’assessore al bilancio Filippo dell’Arciprete, componente della Giunta che si è insediata da pochi mesi, hanno contribuito entrate sovrastimate per addizionale comunale per circa 250.000 euro in più ogni anno, per un totale di circa 1.564.000 euro, la presenza in bilancio di crediti inesistenti perché senza titolo, senza motivazione, perché già riscossi, perché non dovuti, perché non più riscuotibili secondo i principi contabili. E pertanto sono stati cancellati crediti per circa 1.100.000 euro.

Inoltre a determinare il risultato negativo sono state la spesa per i servizi sociali, le somme del mutuo contratto per il palazzetto dello sport che sono state usate per la gestione quotidiana, il servizio di pubblica illuminazione affidato a una ditta esterna e che era sprovvisto di copertura finanziaria per 105.000 euro per il 2020 ed 305.000 euro per le annualità seguenti, i fondi per 269.966 euro, destinati ai Comuni dell’Ente d’Ambito, amministrati in maniera errata e che hanno influito sul risultato di bilancio del 2018.





“Le azioni intraprese dalla attuale amministrazione attuano le disposizioni di legge e i principi contabili e tengono in debita considerazione gli importanti rilievi che la Corte dei Conti ha sollevato alla precedente gestione e che la Giunta Dal Pozzo ha sempre disatteso – ha detto il sindaco Donatello Di Prinzio – La scelta di ricorrere al dissesto è stata molto sofferta e presa, certamente, non a cuor leggero, dopo una analisi puntuale della situazione, è risultata essere l’unica soluzione sostenibile per le capacità finanziarie dell’Ente, come anche indicato dai pareri del Responsabile finanziario, revisore dei Conti e società esterna”.

“Non ci saranno ricadute importanti sui cittadini – prosegue Di Prinzio – perché l’Ente non ha, già di suo, la capacità per assumere nuovi mutui dopo quello del palazzetto e ha già le aliquote di IMU sugli immobili e Addizionale comunale al massimo. Il dissesto oggi certifica, in modo inconfutabile, le evidenti responsabilità di chi ha amministrato fino ad oggi”.

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