CASO QUAGLIERI: SI MUOVE ANCHE PROCURA DELL’AQUILA, CARABINIERI A PALAZZO SILONE PER VISIONARE ATTI

10 Maggio 2024 09:30

Regione - Politica

L’AQUILA  – Si muove anche la Procura dell’Aquila sul caso, politico, della presunta incompatibilità del doppio ruolo di Mario Quaglieri, riconfermato assessore regionale al Bilancio di Fdi, recordman di preferenze, 11.754, alle elezioni del 10 marzo, ma che ha continuato in questi anni ad esercitare la professione di medico chirurgo presso cliniche private convenzionate.

L’inchiesta, contro ignoti, è condotta con grande riserbo, e come rivela oggi il quotidiano Il Messaggero, in un articolo di Marcello Ianni, i carabinieri del Nucleo investigativo operativo del comando provinciale dell’Aquila, si sono presentati negli uffici della Giunta regionale per prendere visione degli atti riguardanti il doppio ruolo dell’assessore. I carabinieri, dopo la “visita” di martedì, sono tornati anche ieri.





Sulla questione il Partito democratico ha già presentato un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione, l’Anac,  denunciando “chiari profili di incompatibilità”, tra i due ruoli di Quaglieri, forieri di possibili conflitti di interesse, come l’erogare fondi alla clinica per la quale opera. L’iniziativa della Procura però non sarebbe però stata sollecitata dall’Anac, di cui si attende a breve il parere, e si sta muovendo in un binario parallelo, volta a verificare se Quaglieri o altri colleghi politici, abbiano favorito, con atti e delibere, con lo stanziamento di somme destinate alla sanità, le cliniche private nelle quali l’assessore ha svolto o svolge attività di medico con un rapporto di lavoro non subordinato.

Sotto la lente di ingrandimento, si presume, l’erogazione di quota parte dei 20 milioni di euro previsti dalla oramai famosa delibera 1002 del 28 dicembre, con cui la giunta di Marco Marsilio, poi riconfermato presidente il 10 marzo, ha destinato alle cliniche private convenzionate, tra cui quelle della provincia aquilana, al fine di abbattere le liste di attesa, acquistando prestazioni ad “alta complessità”.





Delibera approvata all’unanimità dalla precedente giunta e anche dall’assessore al Bilancio, che nei cinque anni della scorsa consigliatura e anche in quella appena iniziata, ha continuato e continua a svolgere l’attività di medico chirurgo, con un rapporto di lavoro non subordinato, in cliniche private della Marsica, attualmente alla Di Lorenzo di Avezzano, contestualmente dal 2019 al marzo scorso, nel ruolo di consigliere regionale e presidente della commissione sanità prima, e di assessore al bilancio negli ultimi 13 mesi di mandato, dopo le ultime elezioni riconfermato in giunta con le stesse deleghe la scorsa settimana.

Quaglieri nel replicare al Pd, aveva assicurato che l’incompatibilità non sussiste perché “sono un chirurgo che ha un contratto di consulenza con una struttura privata senza alcun vincolo di subordinazione”, e “non rivesto posizioni dirigenziali, nè detengo compartecipazioni societarie presso la struttura e tanto meno sono un medico di medicina generale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale”. E inoltre “le deliberazioni di giunta vengono proposte dall’assessorato alla Sanità e predisposte alla luce delle puntuali previsioni di cui alle norme nazionali in materia di autorizzazione e di accreditamento delle strutture sanitarie”, dunque, “da assessore al Bilancio, non potrei formulare alcun indirizzo rispetto alla destinazione delle risorse di cui al cosiddetto perimetro sanitario, stanziato dal competente Consiglio Regionale”.

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