CASERMA AGENTI CARCERE L’AQUILA: NARDELLA, “PROGETTO ANNUNCIATO E MAI PARTITO”

13 Aprile 2024 12:54

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “La presenza di un presidio residenziale di polizia penitenziaria in un carcere qual è la caserma agenti, come ha tenuto sempre a sottolineare la UIL, è di fondamentale importanza soprattutto se si ha a che fare con un istituto di pena tra i più attenzionati che ci siano. Da anni la stessa UIL si sta battendo per provare a fare consegnare nelle mani della direzione del carcere dell’Aquila una caserma più bella e soprattutto con un numero di posti sufficienti a soddisfare le esigenze non solo personali degli agenti ma anche di sicurezza. Del progetto allo scopo disegnato e coperto finanziariamente però non si sa più nulla”.





Torna con vena polemica sulla questione Caserma agenti il segretario generale territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria Mauro Nardella, che aggiunge: “Del carcere dell’Aquila si continua a parlare sempre e solo di fatti che tutto il mondo oramai conosce e relegati esclusivamente, ahimè, alla tipologia di reclusi ‘vip’ in esso reclusi. Purtroppo quasi mai si discute dei diritti soggettivi omessi nei confronti di chi i ‘personaggioni’ della criminalità che conta li gestisce.
Un esempio su tutti? Il non riuscire a vederli  dotarsi di idonei alloggi per l’accasermaggio”.

“Ci avevano quasi illuso quando venimmo a conoscenza dello stanziamento di un milione e seicentomila riservato al progetto di ampliamento dei posti letto da ricavare  attraverso la riattazione della struttura deputata ad ospitare detenuti semiliberi e da anni in disuso – ricorda Nardella –  È passato un anno da quando la UIL ne aveva dato notizia ma ad oggi di quel progetto non solo non se ne è visto il suo albeggiare ma addirittura non se ne parla più tanto che neanche la Direzione, interrogata in merito nell’ultima tornata contrattuale avutasi la scorsa settimana su questioni afferenti la gestione di altri diritti soggettivi, non ha saputo dare risposte se non un semplice: ‘non se ne sa nulla’”.





“Torniamo quindi a ribadire all’Amministrazione Penitenziaria, che bene farebbe ad intervenire e anche  subito per dirimere la questione, di muoversi.
Ad essere messa in discussione non è solo la possibilità per i pendolari di potersi servire di un posto idoneo per il pernotto ma anche, per la stessa Direzione, di dotarsi di un apparato utile alla salvaguardia della sicurezza dell’istituto visto che gli stessi “accasermati” tornerebbero utili in caso di emergenza come nel caso di catastrofi naturali, rivolte e ci aggiungeremmo a coprire i vuoti lasciati da una carenza  organica che sta colpendo inesorabilmente anche un istituto che fino a qualche tempo fa pullulava di gente in uniforme”.

“Rivolgiamo quindi nuovamente l’invito alla Direzione Generale del Personale e delle Risorse, oltre che agli uffici per l’Edilizia Penitenziaria, affinché determinino in merito attivando immediatamente il cantiere.  Ne va come si diceva della sicurezza di uno dei carceri più in vista d’Europa e della dignità di persone che più che “bastonati sugli stinchi” gli venga garantito quel minimo di supporto utile a mantenere accesa quella fiammella pilota che, non si sa ancora per quanto, manterrà sufficientemente attiva una motivazione che sta sempre più scendendo sotto le suole delle scarpe”, conclude Nardella.

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