VASTO – Si fa fa più acuto, a Vasto (Chieti), lo scontro in seno alla maggioranza di centrosinistra.
A determinare lo strappo è stata la seduta di ieri del Consiglio comunale, che, sulla progettata centrale elettrica a biomasse, ha visto il centronistra andare in ordine sparso, con due distinte mozioni approvate.
Oggi manifestano il loro dissenso i capigruppo di Prc, Paola Cianci, di Sel, Maurizio Vicoli e il consigliere dell’Idv, Elio Baccalà, appoggiati dai rispettivi segretari sezionali, Fabio Smargiassi, Sante Cianci e Alfredo Bontempo.
Ecco il loro documento: “In riferimento al consiglio comunale di ieri, 10 gennaio 2012, in cui l’assise civica era chiamata a discutere nuovamente della centrale a biomasse da 4 mw nella Z.I. di Punta Penna, il Centro-Sinistra ha approvato un documento (con l’astensione dei consiglieri Forte e Sabatini) in cui si ribadisce la contrarietà alla centrale a biomasse e impegna il sindaco, in via precauzionale e nell’interesse della salute pubblica, a chiedere alla Regione Abruzzo un riesame dell’autorizzazione, a tenere costantemente sotto osservazione i dati di monitoraggio dell’aria nella zona industriale di Punta Penna e di intervenire a livello provinciale e regionale, per modificare il piano regolatore della zona industriale di Punta Penna”.
“Un importante risultato – si legge ancora – che fa ulteriore chiarezza sulla linea politica di questa maggioranza e che si aggiunge al ricorso al Presidente della Repubblica che il comune di Vasto sta intraprendendo, come da delibera di giunta del 13 dicembre scorso”.
“Peccato però che all’interno della maggioranza è purtroppo mancata un’unione di intenti che non può passare inosservata. La cosa, a parere degli scriventi – prosegue – e considerato l’impegno e la documentata buona volontà di tutti gli altri esponenti della maggioranza, non può che essere oggettivamente attribuita al comportamento politico irresponsabile dei vari Forte, Molino, Amato, Barisano e Sabatini”.
“Tali consiglieri infatti, per delegittimare le segreterie cittadine del Pd e dell’Idv – continua – in barba agli accordi della sera precedente tra i partiti della coalizione e tra tutti gli altri consiglieri di maggioranza, hanno presentato un ordine del giorno alternativo dal contenuto chiaramente contrastante con il primo e pertanto inaccettabile, sia nel merito che nel metodo, ottenendo il risultato di minare con efficacia l’unità della maggioranza”.
“Non si può condizionare e strumentalizzare la politica di una coalizione – conclude – a maggior ragione se stiamo parlando del futuro di Vasto, delle sue attività produttive, del futuro parco della costa teatina e, ancora più importante, della salute dei suoi cittadini. Non siamo più disposti ad accettare altri colpi bassi. I dichiarati dissidenti ci dicano apertamente quali altri fini politico-amministrativi perseguono, se appartengono ancora a questa maggioranza e se si riconoscono ancora nelle posizioni ufficiali e maggioritarie dei partiti con cui sono stati eletti”.
- COMUNE VASTO: SI ACUISCE LO SCONTRO IN MAGGIORANZA
VASTO - Si fa fa più acuto, a Vasto (Chieti), lo scontro in seno alla maggioranza di centrosinistra.
A determinare lo strappo è...