ELEZIONI AVEZZANO: I CIVICI SARANNO DECISIVI, NEL CENTRODESTRA SPUNTA LA MAZZOCCHI

di Marco Signori

8 Novembre 2016 07:20

L'Aquila - Politica

AVEZZANO – Si dice pronto a restare in campo il sindaco di Avezzano (L'Aquila) Giovanni Di Pangrazio, mai abbastanza “metabolizzato” dalla parte sinistra della coalizione che lo sostiene ma comunque ritenuto unica chance per confermare la guida del centro marsicano, mentre punterà su un professionista “non digiuno di politica” il centrodestra, consapevole della forza trasversale del primo cittadino uscente, anche se il senatore Filippo Piccone pensa alla consigliera provinciale dell'Ncd Felicia Mazzocchi.

Puo' essere questa la sintesi del quadro politico in vista delle elezioni amministrative di primavera, dove saranno determinanti i raggruppamenti civici, non a caso corteggiati da destra e sinistra.

Il Partito democratico non ha mai avuto un particolare feeling con il sindaco, ma da quanto trapela alla fine un po' per l'assenza di altre carte da potersi giocare, un po' perché in molti tra i dem legano al suo impegno anche il futuro del fratello, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe, gli sarà chiesto di restare.

“Ad Avezzano tutti vogliono me, alternative non ce ne sono”, dice il diretto interessato, che per ora non si espone ma gongola: “Mi piace far sfogare i contendenti, gli altri non quelli della mia coalizione, che è compatta. Io ho fatto sempre il trasversale per il bene della città”.

D'altra parte, ragionano molti democratici, “il centrosinistra non ha costruito niente”, e non ricandidare il sindaco uscente rappresenterebbe di per sé una sconfitta.

Certo, Di Pangrazio ha almeno due ostacoli da superare, entrambi legati alla sua professione di dirigente della Provincia dell'Aquila: il processo in corso che lo vede imputato per utilizzo improprio dell'auto blu dell'Ente, e proprio la presunta incompatibilità tra l'incarico di sindaco e quello di dirigente.





E se in molti ammettono che se ragionasse in termini personali non avrebbe buone ragioni per restare in Comune, ammesso che venisse rieletto, altri tra i democrat sono consapevoli dell'inconsistenza del partito in città che impedirebbe scelte diverse.

Debolezza comune anche ad altri partiti “tradizionali”: è per questo che l'area del centrodestra guarda con attenzione alle esperienze civiche.

È intorno al “No” al referendum costituzionale che i maggiorenti di Forza Italia e Nuovo centro destra stanno provando a mettere insieme esperienze partitiche e non, cercando di coagulare quella parte di città che non si riconosce nell'amministrazione uscente.

Con la consapevolezza che, come confida qualcuno, “non esistono partiti ma solo capibastone”, giorni fa convocati dal consigliere regionale azzurro Emilio Iampieri si sono ritrovati Ezio Stati, tornato nell'alveo del centrodestra dopo la breve esperienza della figlia Daniela nella Giunta Di Pangrazio, Gabriele De Angelis e Lorenzo De Cesare, i consiglieri comunali Mariano Santomaggio, Vincenzo Ridolfi, Alessandro Barbonetti, Vincenzo Pissino Gallese, Alberto Lamorgese, Stefano Chichiarelli, Emilio Cipollone e Claudio Tonelli.

C'erano anche il senatore Fabrizio Di Stefano e il coordinatore territoriale di Noi con Salvini Tiziano Genovesi.

Alla riunione c'era anche la consigliera Felicia Mazzocchi, alla quale il senatore Filippo Piccone starebbe pensando come candidato sindaco.





L'ex coordinatore regionale e uomo forte del Popolo delle libertà in Abruzzo, da tempo scomparso dai “radar”, secondo i bene informati, complice anche l'imbarazzo di stare in un partito che è al Governo con il Pd e all'opposizione in Regione, ultimamente sarebbe concentrato sull'attività imprenditoriale, trascorrendo più tempo negli Stati Uniti che in Italia.

Assente dalla riunione avezzanese, Piccone ha poi ricevuto a Roma Iampieri aprendo all'ipotesi di un raggruppamento civico senza la presenza dei simboli di partito.

Nel centrodestra si guarda però con scetticismo alle indicazioni di Piccone, ritenuto responsabile della sconfitta del 2012 dopo la scelta di Italo Cipollone, considerata inadeguata e da non ripetere. Escluso, in virtù di questo ragionamento, qualsiasi coinvolgimento dell'avvocato Antonio Milo, al quale molti ancora rimproverano di averci ripensato all'ultimo minuto, nel 2012, lasciando la coalizione senza candidato sindaco. 

Nel caso in cui dovesse esserci il niet di Di Pangrazio, intanto, sul fronte centrosinistra c'è chi ragiona sul coordinatore del Pd della Marsica e presidente dell'Aciam Lorenza Panei o sul presidente del Consiglio comunale Domenico Di Berardino.

Non sembra destare preoccupazione nei tradizionali schieramenti la forza del Movimento cinque stelle, considerato marginale nonostante sia risultato primo partito in città alle ultime elezioni politiche e il pienone registrato nei giorni scorsi con la presenza del vice presidente della Camera Luigi Di Maio. Tra le ipotesi in campo c'è quella del portavoce cittadino Giorgio Fedele.

Ha già da tempo ufficializzato la propria candidatura a sindaco, infine, Leonardo Casciere, sostenuto dal movimento dell'ex ministro Corrado Passera Italia Unica, già disciolto dopo un paio d'anni di vita.

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