ROMA – La lotta agli incendi non si realizza solo con la repressione dei reati, ma anche con adeguate azioni di prevenzione e formazione di tutti gli attori coinvolti unite a corrette campagne di comunicazione.
Così facendo, le ingenti risorse che attualmente vengono spese in emergenza, nell’estinzione e ricostituzione, potrebbero essere drasticamente ridotte se accompagnate da una pianificazione del territorio forestale.
A dirlo sono il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali (CONAF), e la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF ) che insieme presentano 8 proposte per affrontare la piaga degli incendi.
– Rimboschimenti solo in situazioni specifiche, dove serve ripristinare più rapidamente i servizi ecosistemici fondamentali (es. protezione dalla caduta di massi, fenomeni erosivi). La ricostituzione naturale dà origine a boschi più resilienti alla crisi climatica e ai futuri incendi, mentre il rimboschimento produce popolamenti più fragili e infiammabili e con alti costi di gestione.
– Iniziare a lavorare da subito per mitigare gli impatti degli incendi che si verificheranno con maggiore frequenza e intensità nei prossimi anni.
– Progettare l’agricoltura per mitigare il danno: campi, orti, vigneti, pascoli, se progettati in modo coerente con la prevenzione del rischio incendi, possono ridurre l’infiammabilità e rendere più efficaci le attività di estinzione.
– Formare alla prevenzione tutti gli attori coinvolti, dai professionisti qualificati, quali dottori agronomi e dottori forestali, ai cittadini e chiunque giochi un ruolo sulla manutenzione del territorio o preposto ad intervenire nelle fasi di emergenza.
– Coordinamento tra i livelli operativi. La competenza deve rimanere alle Regioni ma va potenziato il dialogo e la condivisione di obiettivi strategici tra i diversi livelli operativi individuando un organo di coordinamento nazionale, che potrebbe essere la Direzione Foreste del MIPAAF, che lavori in stretto contatto con le regioni, il CUFA e i vigili del fuoco.
– Coinvolgere le comunità locali è un altro passaggio indispensabile.
– Incendi, foreste e futuro delle aree interne: i fondi del PNRR potrebbero essere una grande opportunità per valorizzare e mettere in sicurezza il territorio, favorire lo sviluppo sostenibile, la bioeconomia e la nascita di green community e rappresentare un investimento per questa e per le future generazioni.
– Conservazione o creazione di un legame tra le popolazioni locali e il bosco come strumento principale di prevenzione, lotta e ricostituzione.
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