L’AQUILA – Vetrine in frantumi, tracce di sangue lungo le scale, il tutto per portare via centinaia di euro di fondo-cassa.
È il bilancio del furto con spaccata messo a segno due notti fa al piano superiore del centro commerciale Gallucci, nei pressi dell’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila.
Secondo una prima ricostruzione – riporta Il Centro -, ignoti avrebbero fatto irruzione all’interno dello stabile passando dalla porta a vetri del bar, al piano terra dell’edificio.
Un tentativo di irruzione riuscito però solo a metà, forse a causa del ferimento di uno dei malviventi. Di qui le tracce di sangue poi rinvenute lungo il muro della scalinata di accesso al secondo piano.
Quindi le spaccate, con le vetrine tutte “bucate” presumibilmente per mezzo di un blocchetto di cemento e l’irruzione all’interno di cinque dei sette negozi presenti, tra cui un ottico, una parafarmacia, un centro fitness, una tavola calda e una libreria.
Le uniche attività ad essersi salvate sono una copisteria e una postazione del Cup, risparmiate dai malviventi forse solo a quel punto costretti a dileguarsi in seguito al ferimento, con le tracce di sangue quindi lasciate sulle scale percorse invece in discesa.
“Il furto più stupido che si possa commettere in un posto dove non c’è nulla da rubare”, commenta al Centro Alfredo Murgo, storico titolare del “Cercalibro”, la cui porta a vetri non è stata sfondata come tutte le altre: gliel’hanno proprio tirata giù. Ci saranno almeno diecimila euro di danni tra tutti quanti, solo per rubare poco e niente. E si sono fatti pure male”.
L’AQUILA: SPACCATE AL CENTRO COMMERCIALE, “UN FURTO STUPIDO” TRA TRACCE DI SANGUE E DANNIL'AQUILA - Vetrine in frantumi, tracce di sangue lungo le scale, il tutto per portare via centinaia di euro di fondo-cassa. È il bilancio del furt...









