GIULIANOVA – A Giulianova, famosa e briosa località turistica della provincia di Teramo, la nuova frontiera mondiale del ‘Fare Bar’, trend fondata sull’arte della mixology e caratterizzata tra le altre cose da indicazioni al cliente sul buon bere: si chiama ‘Seta’ che, nato come caffetteria, pasticceria e gelateria in poco tempo ha cambiato format diventando uno dei cocktail bar più importanti d’Italia. E già con un respiro e una immagine a livello internazionale.
La svolta si deve all’avvento del barmanager aquilano Carmelo Licata, proprietario di ‘Seta’ insieme alla compagna, Federica Feriozzi, il quale ha ‘riportato’ in Abruzzo la sua notevole esperienza maturata nel corso degli anni.
Il progetto è molto ambizioso: infatti, oltre al lancio di un locale che può essere considerato un vanto a livello internazionale, grazie alle ottime relazioni di Licata, è stato programmato un ambizioso calendario di eventi denominato “The Wall of Fame”: presenti i migliori della lista dei World 50 Best e tutte le più grandi stelle del panorama internazionale della mixology.
Il primo evento è andato in scena il 7 febbraio scorso con special guest Diego Ferrari, autore del libro ‘low Alcohol cocktails’ e proprietario della community di cocktail art, la più grande di foto del mondo del bar: ma soprattutto Anthony Poncier, fondatore della lista dei 500 migliori bar del mondo e co-fondatore di ‘le cocktail conoisseur ‘ nel quale ha intervistato più di 250 bartender da tutto il mondo.
Nei prossimi tempi altri eventi e personaggi di caratura nel settore sfileranno a Giulianova.
“Oltre ad ospitare le stelle del panorama internazionale – spiega Licata -, ‘Seta’ rappresenterà l’Abruzzo nei migliori bar del pianeta con un un progetto che nasce per incentivare la crescita delle piccole realtà situate in provincia, anche in ambito internazionale con tante cose da interessanti da raccontare – continua il barmanager aquilano – Insomma, vogliamo essere portavoci delle piccole realtà di provincia dove si possono trovare buone pratiche. ‘Seta’ sarà nel mondo per presentare in ogni evento e fiera un seminario nel quale propagandare l’immagine dell’Abruzzo, con le sue bellezze storiche, culturali ed architettoniche passando per le tragedie, come il terremoto, dalle quali la nostra terra si è rialzata. Tutto questo per incentivare il turismo e per far capire che i localismi regionali non sono solo pasta e pizza. Ma anche altri tipi di eccellenze enogastronomiche. Vogliamo rappresentare le identità dei territori”.
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