AVEZZANO – “Ho tantissimi amici, Gianni Di Pangrazio è uno di loro. Ma sono al tempo stesso un assessore di Fratelli d’Italia, il più votato in Regione, che fa parte del primo partito a livello nazionale. Cesareo è persona di altissimo profilo che ha ricoperto importanti e nodali ruoli sul nostro territorio, ha indubbiamente la mia stima ed il mio apprezzamento”.
Amici come prima, ma la politica ha le sue logiche e le sue epoche: nell’intervista esclusiva ad Abruzzoweb l’assessore regionale al Bilancio e al Personale, Mario Quaglieri, 54enne medico chirurgo e recordman di preferenze, circa 12mila, alle regionali dello scorso anno, ed ex sindaco di Trasacco, in provincia dell’Aquila, il suo paese di origine e dove abita, annuncia di fatto una clamorosa rottura politica del sodalizio con il sindaco civico bipartisan, Gianni Di Pangrazio, che correrà alle comunali di primavera 2026 per il suo terzo mandato.
Una decisione choc destinata a scuotere il dibattito, già molto acceso, in questo periodo pre campagna elettorale in vista delle elezioni della prossima primavera; è destinato a far discutere e ad incidere favorevolmente al ricompattamento di un centrodestra che per oggi ancora appare fragile come coalizione e nell’appoggio al candidato sindaco indicato, l’ex questore Alessio Cesareo, di origini aquilane e residente a Celano, molto conosciuto nella Marsica dove ha ricoperto il ruolo di capo del commissariato di polizia, rimasto gravemente ferito dall’esplosione di un pacco bomba che gli è stato recapitato proprio all’interno del Commissariato di Avezzano, nel luglio del 2001.
Quaglieri, a sorpresa e forse dovendo rispondere ad un richiamo dall’alto da Roma, chiude così l'”alleanza” trasversale che lo ha portato ad appoggiare Di Pangrazio alle elezioni comunali del 2020, attraverso una civica, che ha eletto il suo collaboratore politico in Giunta Nello Simonelli, beccandosi le accuse di aver “tradito” FdI, in buona compagnia per la verità, visto che anche altri big, tra cui il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’allora assessore regionale al Bilancio Guido Liris, ora senatore, hanno appoggiato Di Pangrazio, non facendo votare l’allora candidato a sindaco di un centrodestra spaccato, Tiziano Genovesi, ai tempi leghista, ora in Forza Italia, questo ultimo partito nel 2020 fuori dal centrodestra e in corsa solitaria ed oggi, con il segretario provinciale, Gabriele De Angelis, ex sindaco di Avezzano ed attuale presidente della società pubblica di trasporti Tua, tra i più convinti oppositori del primo cittadino uscente.
In questa storia, emerge anche che Di Pangrazio si è sdebitato con il potente medico di Trasacco, dando un suo pesante contributo a fare di Quaglieri il più votato in assoluto in Abruzzo, con 11.754 preferenze, alle elezioni del marzo 2024. Non a caso, corre voce in questi giorni che anche Simonelli sia pronto ad uscire dalla maggioranza vicina bipartisan al Comune di Avezzano.
Quaglieri insomma torna nei ranghi del suo partito e formula di fatto anche lui un endorsement alla candidatura dell’ex questore, il 65enne Cesareo, lanciato in primis da quello che finora è stato considerato il suo grande rivale, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, avezzanese e altro big delle preferenze, con 7.761 voti alle regionali, e come già detto dal forzista De Angelis, con l’avallo del segretario provinciale di Noi Moderati, Marianna Scoccia, vice presidente del Consiglio regionale e sindaco di Prezza, e al consigliere comunale Alfredo Mascigrande.
Altra prova del ritorno nei ranghi del big della politica regionale, è il suo pensiero su Verrecchia con il quale gli scontri sono stati fino a pochi mesi fa all’ordine del giorno. Quaglieri coglie l’occasione della chiacchierata con Abruzzoweb per negare ogni conflittualità, anzi assicura: “abbiamo un rapporto buonissimo, contrariamente a quanto molti malfidati e detrattori possono pensare. Siamo i più votati del nostro partito in Marsica e nell’intera provincia aquilana, che grazie ai nostri voti ha ottenuto 6 seggi su 7 assegnati al centrodestra”.
Aggiungendo sardonico: “un assessore ed un capogruppo, ventimila voti in due, capisco che in tanti hanno il desiderio di vederci disuniti, anche perché sapete quanti consiglieri di minoranza che siedono in Consiglio regionale necessitano per arrivare a ventimila voti? Fate voi il conto! Una cosa è sicura, il nostro impegno è massimo per far crescere sempre più il nostro territorio, che ha una propria identità dal valore inestimabile”.
Una precisazione non da poco, visto che Quaglieri aveva fatto asse con il sindaco dell’Aquila Biondi, presidente regionale Anci e coordinatore nazionale Enti locali del partito, nella lotta per le tessere contro appunto il sodalizio tra Verrecchia e il senatore e vice coordinatore regionale Liris, capogruppo in Commissione Bilancio, i quali hanno vinto la disfida interna piazzando all’esito dei congressi i loro uomini nelle segreterie dell’Aquila, Avezzano e Sulmona, le tre principali della provincia.
Tornando dunque al suo nuovo posizionamento politico, spiega Quaglieri: “se essere amico dell’attuale sindaco di Avezzano significa avere colpe, allora me ne assumo la responsabilità. Da quando sono in Regione, ancor più da quando sono assessore, ho potuto dimostrare concretamente la vicinanza al mio territorio, la Marsica, formato da tanti Comuni guidati da primi cittadini amici, appartenenti non solo al centrodestra”.
Detto questo, “sono, però, al tempo stesso un assessore di Fratelli d’Italia, il più votato in Regione, che fa parte del primo partito a livello nazionale. Credo che l’espressione del candidato a sindaco di centrodestra non spetti ad un partito o all’altro, ma all’intera coalizione, quindi, è errato dire che Cesareo sia solo una espressione di Fdi. Ovviamente parliamo di una persona di altissimo profilo che ha ricoperto importanti e nodali ruoli sul nostro territorio, ha indubbiamente la mia stima ed il mio apprezzamento”.
Si rafforza dunque la convergenza del centrodestra verso un candidato di centrodestra purosangue, per dire basta alla lunga stagione del civismo e del trasversalismo politico.
Ma non ci sarà unità dell’intera coalizione: l’Udc appoggerà infatti Di Pangrazio, come annunciato da Federica Collalto, consigliera di maggioranza e coordinatrice cittadina, con la benedizione del coordinatore provinciale Carlo Giolitto e “in piena coerenza” con la linea tracciata dal segretario nazionale Antonio De Poli. Ma del resto, da tempo Di Pangrazio si era avvicinato all’Udc e si era anche concretizzata l’ipotesi che potesse essere lui il candidato del centrodestra, imposto dal tavolo nazionale. Ipotesi oramai cestinata.
A defilarsi è stata poi la Lega, che ha in maggioranza il suo unico consigliere Antonio Del Boccio, vice segretario provinciale, e l’assessore Cinzia Basilico, annunciando l’appoggio a Di Pangrazio per voce del coordinatore regionale abruzzese, il pescarese Vincenzo D’Incecco, capogruppo in Consiglio regionale e presidente della commissione Bilancio, in linea con quanto espresso dal suo predecessore, il sottosegretario all’Agricoltura, l’aquilano Luigi D’Eramo, con allineato il commissario della Lega per la sezione di Avezzano, Andrea Longo.
Una scelta di “coerenza”, hanno spiegato i salviniani, “visto che siamo una forza importante della maggioranza che amministra Avezzano”. È accaduto però che la coordinatrice dell’area Marsica, Lorella Parisse, non condividendo questa decisione, se ne è andata via sbattendo la porta.
Intanto Di Pangrazio ha perso un pezzo: Ernesto Fracassi, che è anche consigliere provinciale, passato all’opposizione aderendo formalmente a Fratelli d’Italia. Era stato eletto nel 2020 nella lista Patto per la Marsica con 278 voti. Ma il sindaco ed i suoi professano tranquillità e ottimismo avendo già pronte otto liste.
- “DI PANGRAZIO UN AMICO, MA STO CON FDI E CESAREO”, CLAMOROSO: QUAGLIERI SI SMARCA DA SINDACO CIVICOAVEZZANO - "Ho tantissimi amici, Gianni Di Pangrazio è uno di loro. Ma sono al tempo stesso un assessore di Fratelli d'Italia, il pi...