PESCARA: APPROVATO IL BILANCIO DELL’ACA, A PESARE SUI CONTI LA CARENZA IDRICA

31 Luglio 2021 13:50

PESCARA – Approvato, questa mattina, il bilancio 2020 dell’Aca la soceità che gestisce il ciclo idrico nel pescarese, con 31 voti favorevoli, un astenuto e nessun contrario: le amministrazioni comunali hanno apprezzato la gestione tecnica di Aca che, nonostante la seconda crisi idrica consecutiva, ha evidenziato un bilancio assolutamente positivo.

Il presidente Giovanna Brandelli, ha invitato “ad abbandonare il modello di mantenimento per passare a quello dell’investimento: continuare a trovare soluzioni con le risorse finanziarie interne di Aca diventa insostenibile per un’azienda in concordato pertanto si è evidenziata la necessità di finanziamenti terzi”.





Anche nel 2020 Aca ha operato all’interno del binario del concordato pagando le rate previste per 48 milioni di euro e al 30 luglio liquidando una ulteriore rata pertanto al 31 luglio 2021 e coprendo il 78% del piano concordatario, in una combinazione di emergenza sanitaria ed emergenza idrica.

L’emergenza sanitaria ha bloccato il reclutamento del personale con un organico già carente di 40 unità, ma è venuto fuori il vero capitale umano dell’azienda mettendo in evidenza quanti fossero aderenti alla mission aziendale, ha rallentato i cantieri, ha imposto uno sforzo per la digitalizzazione di Aca, per lo smart working e costringendo a diversificare anche gli uffici con ulteriori investimenti.

La crisi idrica ha ridotto la produttività di Aca, ovviamente: se questa risorsa viene meno, viene meno la produzione e, dunque, anche i ricavi, ha imposto incremento di costi di manutenzione e investimenti sull’idrico. Nel 2020 l’impoverimento della sorgente per mancanza delle precipitazioni e la maggiore richiesta per l’emergenza sanitaria ha prodotto un gap di 200 lt/s, ma sono iniziati finalmente i lavori sul Tirino, intervento pensato nel 2020, per aumentare la dotazione dell’acquedotto Giardino, valutando possibili allacci emergenziali.





“Nel bilancio 2020 ovviamente ci sono gli effetti della carenza della risorsa idrica – spiega Brandelli -: il servizio di soccorso idrico che abbiamo pensato già lo scorso anno e messo in atto, le manutenzioni preventive con il check sulle reti attraverso le ricerca di perdite con gli ultrasuoni; abbiamo acquistato l’acqua dal Ruzzo, abbiamo speso di più per l’energia elettrica. Affrontiamo la seconda crisi idrica consecutiva resa ancora più insostenibile per i cambiamenti climatici effettivi e per lo stato delle reti: in precedenza sono stati fatti investimenti sulle reti fognarie e depurative e pochi sull’acquedotto: negli ultimi anni stiamo investendo in maniera concreta su questi interventi. Aca si è attivata per attingere al piano Invasi nazionale e al PNRR.
Nel Bilancio 2019 era presente una partita straordinaria sui ricavi extra morosità da parte di Ersi, quindi si parla di ricavi teorici che non abbiamo ancora potuto incassare. Quindi i numeri, se li andiamo a confrontare sono molto positivi nonostante la crisi idrica e sanitaria.

“Dunque approvato un bilancio positivo, che descrive lo sforzo di ristrutturazione dell’azienda, la tensione collettiva al miglioramento di quello che abbiamo trovato, l’adesione rinnovata delle nostre risorse umane alla missione del servizio di pubblica utilità, nonostante il COVID e l’emergenza idrica. Abbiamo ancora davanti il 22% del Concordato, la sfida della riduzione delle perdite idriche e dei cambiamenti climatici, un percorso di potenziamento quantitativo e qualitativo delle risorse umane, il miglioramento ambientale. Vogliamo continuare a recuperare credibilità e fiducia degli utenti, abbiamo chiuso una serie di contenziosi, portando maggiore confidenza nelle voci di bilancio, stiamo migliorando il recupero crediti come da impegno giudiziale, sono iniziati i lavori per aumentare la presa idrica a Bussi, sono ripresi i lavori del potenziamento del depuratore di Pescara, sono iniziati i lavori per il Parco Depurativo, sono stati approvati i modelli idraulici per Valle Anzuca di Francavilla”, prosegue Brandelli.

“Ora aspettiamo l’accoglimento di due progetti nella dotazione finanziaria del piano Invasi e PNRR, inoltre la prossima settimana firmeremo lo scambio d’uso di infrastrutture demaniali con il Consorzio di bonifica, secondo la LR 16 2020 nell’ottica sia dell’efficientamento d’uso dell’acqua potabile che del miglioramento ambientale del litorale di Montesilvano, che deve poter arrivare alla bandiera blu come Pescara”, conclude Brandelli.

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