FILOVIA PESCARA: CONSIGLIO DI STATO DA’ RAGIONE A TUA: CON SOSPENSIVA LAVORI POSSONO RIPRENDERE

24 Marzo 2023 11:18

PESCARA – “Nella contrapposizione degli opposti interessi occorre dare priorità all’interesse pubblico e al celere compimento dell’opera pubblica, che dovrebbe contribuire ad abbassare il livello di congestione del traffico stradale, e dunque ad un miglioramento dello stato di inquinamento ambientale”.

Con questa motivazione il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza della Tua, la società regionale dei trasporti, di sospensione della esecutività della sentenza del Tar di Pescara, che aveva accolto tre mesi fa il ricorso presentato dall’agguerrito comitato Strada parco bene comune, contro la realizzazione della filovia da Pescara a Montesilvano.

Non solo, per il Consiglio di Stato, legittimo è l’appello della Tua,  sia  nella legittimazione a sia sotto il profilo del merito. E nel merito il Consiglio di Stato entrerà a luglio.

Intanto i lavori possono però proseguire, per realizzare dopo anni di battaglie legali contro i comitati dei residenti, una filovia totalmente elettrica e di ultima generazione. Una opera da 31 milioni, pensata dal 1992 ma non ancora pronta. ll primo lotto, quello bloccato, di circa 8 chilometri, va dai Grandi alberghi di Montesilvano alla stazione di Pescara centrale.

Il Tar aveva bloccato i lavori a causa della presunta sicurezza a rischio con il filobus in marcia, elencando i presunti pericoli che residenti, pedoni e ciclisti potrebbero incontrare lungo la strada parco con la filovia in transito, per cui sarebbe necessaria una “rielaborazione progettuale”.

La Tua, assistita dall’avvocato Carlo Montanino, ha chiesto dunque sospensiva  di questa sentenza del Tar,  per poter riprendere i lavori.

Assicurando che la filovia “costituirà il principale collegamento tra la zona nord e quella sud dell’area pescarese e, in quanto linea portante per gli spostamenti dei passeggeri, influenzerà l’intera rete urbana e l’area metropolitana del trasporto pubblico locale”.





E secondo la Tua la filovia porterà “immediati benefici nell’intera area metropolitana pescarese congestionata dal traffico e afflitta da cronici problemi di superamento dei livelli di guardia delle polveri sottili”.

La Tua ha contestato dunque le valutazioni ambientali, visto che i lavori da ultimare sarebbero “piccole lavorazioni riguardanti il superamento delle barriere architettoniche nel solo tracciato ricadente in Montesilvano”, per consentire ai mezzi acquistati, gli Exqui.City18T di transitare.

Inoltre il comitato ricorrente non è iscritto “nello speciale elenco delle associazioni rappresentative di utenti e consumatori”, ma un “ente di diritto privato a base associativa di rilievo locale privo di qualsiasi storia e creato proprio per ottenere il nulla osta del ministero” e dunque “privo di un adeguato grado di rappresentatività e stabilità”.

Ma non solo: nel ricorso  la Tua chiede al comitato “un’idonea cauzione pari ad almeno 2 milioni di euro da tener ferma fino alla definizione del giudizio d’appello”.

Secondo la Tua, durante il tempo necessario a chiudere il caso giudiziario con una sentenza definitiva, infatti, i 6 filobus già acquistati e consegnati potrebbero subire deterioramenti certi in ragione del fermo imposto, a partire dalla dotazione delle batterie quantificata in 1,4 milioni e delle gomme per 30mila euro. Il conto si allunga, poi, con i “prevedibili danneggiamenti ai semafori”, stimati in altri 80mila euro e il “deprezzamento della parte elettrica e meccanica dell’impianto”, per 120mila euro.

Ha poi  evidenziato il rischio concreto di perdita del finanziamento, già paventato dal ministero per le Infastrutture in tempi non sospetti, con la nota del 9 maggio 2018, con la quale venne rappresentata l’estrema urgenza di dover definire la questione

SINDACO MASCI: “NON NE AVEVAMO DUBBI”

“Con grande soddisfazione, ma noi non avevamo dubbi, oggi possiamo dire che finalmente il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare presentata dal Comune di Pescara, dal Comune di Montesilvano, dalla Regione Abruzzo e dal Ministero contro la sentenza del Tar di Pescara sulla ‘strada parco’ e dunque i lavori per la filovia potranno proseguire e proseguiranno velocemente”.





Lo ha detto questa mattina il sindaco di Pescara Carlo Masci a margine di una conferenza stampa sulle nuove piste ciclabili in città per 12 km.

“Abbiamo già parlato con Tua perché i cittadini di questo territorio molto ampio hanno diritto a una mobilità pubblica che funzioni e sia all’avanguardia. Abbiamo messo fine a un’avventura durata troppo, una pagina nera che durava da troppo tempo. Ora finalmente potremo realizzare questo progetto e sono certo che prima della fine della nostra consigliatura vedremo transitare i filobus lungo la strada parco e nelle altre zone di Pescara”.

 SOSPIRI, “ORA AVANTI CON I LAVORI”

“Il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza del Tar sulla filovia, consentendo la ripresa dei lavori, rappresenta una decisione logica, puntuale e che tutela il pubblico interesse. Ora basta con i ‘no’ pregiudiziali a qualunque opera si tenti di realizzare per lo sviluppo di Pescara. E soprattutto consideriamo il pronunciamento odierno come la spinta ad andare avanti per ottenere i fondi necessari per i lotti di completamento. La filovia si farà, e sono anche convinto che riusciremo a portare a termine l’iniziativa prima della scadenza del mandato del centrodestra che ha sempre difeso un progetto dettato non da interessi di parte, ma dal semplice buonsenso di chi della parola ‘sostenibilità ambientale’ sta facendo una regola di vita, e non un semplice riempitivo privo di sostanza”.

Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando la sospensiva decisa dal Consiglio di Stato rispetto alla sentenza del Tar che, in attesa del merito fissato per luglio, permetterà la ripresa dei lavori della filovia.

“Sono trascorsi più di trent’anni da quando Pescara ha iniziato a sognare la sua filovia – ha ricordato il Presidente Sospiri -, ovvero la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico di massa su linea elettrica a impatto zero, che, grazie all’intuizione del sottosegretario alle Infrastrutture Nino Sospiri, avrebbe goduto anche di un percorso dedicato e riservato, sfruttando l’ex tracciato ferroviario dismesso da decenni e che comunque rappresentava una ferita che divideva la città. Quell’intuizione si è tradotta, all’epoca, in finanziamenti Cipe che hanno permesso di riqualificare il tracciato, dando vita all’odierna via Castellamare, da qualcuno ribattezzata ‘strada-parco’ perché al percorso lineare riservato alla filovia si affiancano aiuole e percorsi ciclabili e pedonali, ma di fatto quell’asse non è nato né è mai stato, né tantomeno mai sarà un parco”.

E aggiunge. “La sua destinazione è quella di collegare in modo veloce due città, Montesilvano e Pescara, permettendo di abbattere la percorrenza dei mezzi pubblici, senza inquinare, e di rappresentare una valida alternativa alle auto private, peraltro anche consentendo di alleggerire e sgravare altre strade parallele, come viale Bovio-via Nazionale Adriatica nord e la stessa riviera nord, dal passaggio degli autobus di vecchia generazione. Sul tema si sono aperti dibattiti, contese, polemiche, tentativi di bloccare le procedure, nel frattempo il cantiere è andato avanti, e il centrodestra che ha sempre difeso l’opera e la sua validità hanno tentato anche di trovare punti di incontro con il ‘Consiglio di guerra alla filovia’, procedendo anche con gli adeguamenti di cantiere, come la costruzione di nuove pensiline, l’abbattimento di barriere architettoniche legate all’altezza dei marciapiedi, per rendere pienamente e collettivamente fruibile la filovia”.

“Dettagli su cui anche e soprattutto il Ministero alle Infrastrutture e Lavori pubblici ha dato l’ok definitivo. Nel frattempo – ha aggiunto il Presidente Sospiri – è cambiato anche il clima tutt’attorno al tema della mobilità sostenibile di cui la filovia di Pescara è un simbolo di lungimiranza: oggi il transito dei filobus, così come il sistema del Bus Rapid Transport-BRT, non è più oggetto di discussione, ma sono, entrambe le opere, unanimemente considerate necessarie in una città che punta a garantire qualità della vita ai propri cittadini. Abbiamo sempre creduto nella possibilità di ribaltare la sentenza del Tar e oggi la decisione del Consiglio di Stato è una spinta ad andare avanti e a chiedere e ottenere anche i fondi necessari per i lotti di completamento”.

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