INCHIESTA PESCARA: LE SOCIETA’ “SCHERMO” DI DE LEONIBUS

14 Giugno 2023 20:01

Pescara - Cronaca

PESCARA  – L’ex dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara, Fabrizio Trisi, usava gratificare “con commesse di lavoro, anche di rilevante importo, una stretta cerchia di imprenditori con i quali intrattiene rapporti “diretti e confidenziali, spesso a scapito delle corrette procedure di gara”.





In questa premessa della Pubblica Accusa, nella corposa documentazione di quasi 300 pagine di richiesta delle misure cautelari, nell’ambito dell’operazione “La Tana delle Tigri”, si colloca la posizione dell’imprenditore edile Vincenzo De Leonibus il quale fa il pieno di affidamenti diretti ed indiretti, anche attraverso la somma urgenza, ricorrendo, sempre secondo l’accusa, anche al sistema delle società schermo, su suggerimento, per altro, dello stesso Trisi, allo scopo di non destare sospetti.

Almeno una decina i lavori assegnati a De Leonibus nel giro di un anno e quando si paventava il timore che tutte queste commesse avrebbero potuto destare sospetti, è lo stesso Trisi che chiede a De Leonibus di segnalargli una ditta alla quale aggiudicare, figurativamente, un appalto per complessivi 100 mila euro per lavori che, poi, effettivamente – come recita l’ordinanza – avrebbe svolto lo stesso De Leonibus.





A corredo il frammento d’intercettazione di un colloquio tra Trisi e De Leonibus: “Ma non te lo prendere tu!…fallo prendere a qualcuno a nome tuo!…dammi un nome…dammi un nome e domani lo chiamo… Gli faccio l’affidamento di tutto quanto!”.

Il ricorso alle società schermo, da questo momento in poi, diventa per De Leonibus consuetudine, lì dove il sistema dei sub-appalti, precisano i magistrati, è sì previsto dalla legge, ma nel caso specifico, per ogni altra società coinvolta, è palese lo scopo di continuare a lavorare, quasi in una sorta di rapporto di esclusiva, per il Comune di Pescara e non solo, come nel caso dei lavori di manutenzione delle reti idriche per conto dell’ACA, attraverso la Sa.To. Srl.

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