SANITA’ ABRUZZO: PERDITE PER OLTRE 122 MILIONI, SERVE PIANO RIENTRO, RISCHIO COMMISSARIAMENTO?

6 Maggio 2024 18:50

Regione - Sanità

L’AQUILA – Come riportato dai conti economici allegati ai bilanci di esercizio al 31 dicembre, risulta che la Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila, ha fatto segnare una perdita d’esercizio pari -46.115.868 euro, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti -41.951.118 euro, la Asl di Pescara -26.663.882 euro e la Asl di Teramo -7.749.991 euro. In totale una perdita di esercizio di 122.480.858 euro.

Sono questi i numeri oggi portati dai tecnici della Regione, al tavolo di monitoraggio interministeriale a Roma che dovrà valutare la proposta di manovra correttiva del disavanzo”.

A pesare in particolare l’esplosione dei costi per le medicine con un incremento di 40 milioni rispetto all’anno precedente e che ha sfondati 400 milioni. La mobilità passiva vale poi 186 milioni.





Senza misure per il riequilibrio dei conti, da presentare entro il 31 maggio, la legge 311 del 2004 prevede una diffida, con la nomina del presidente, Marco Marsilio, a commissario ad acta, che dovrà trovare il modo di riequilibrare i conti entro un mese, e se ciò non sarà, scatterà l’innalzamento automatico delle aliquote fiscali di Irap e addizionale regionale Irpef ai livelli massimi, nonché e il divieto di effettuare spese non obbligatorie. Ovvero di fatto al regime commissariale, da cui dopo anni di lacrime e sangue l’Abruzzo era uscito nel 2016.

Ad aver paventato la peggiore delle ipotesi era stato il consigliere regionale del Partito democratico, Sandro Mariani, presidente commissione Vigilanza, in una intervista ad Abruzzoweb, a cui ha subito replicato, sempre da questa testata, il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia, per il quale “non si possono fare affermazioni del tutto prive di fondamento, e far passare messaggi distorti: al collega Mariani dico che non c’è nessun rischio di commissariamento della sanità abruzzese, e se c’è qualche deficit nelle Asl, questo è dovuto principalmente agli investimenti effettuati per nuove tecnologie e il personale” .

Ora però Mariani torna all’attacco, e ha scritto al presidente della quinta commissione Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro, Paolo Gatti, per chiedere che venga inserita all’ordine del giorno della prima seduta utile della suddetta Commissione l’audizione dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, ex Lega, rieletta con la lista del presidente, riconfermata alla decisiva delega, e del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio,  per riferire “circa la precaria situazione economico-finanziaria della gestione sanitaria abruzzese”.





“La sanità abruzzese è sull’orlo del disastro con perdite pari a 122 milioni di euro, ho chiesto l’audizione dell’assessore Verì in Commissione e, se il passivo sarà confermato, esigeremo le sue dimissioni dopo cinque anni di malgoverno che rischiano di far ripiombare l’Abruzzo nel commissariamento”.

E incalza: “considerato che le aziende sanitarie abruzzesi hanno registrato perdite di esercizio per complessivi 122.480.858,93 euro vogliamo sapere dall’Assessore Verì quali azioni la Regione intende intraprendere al fine di procedere all’approvazione del bilancio consolidato della gestione sanitaria della Regione Abruzzo, Qualora le risposte dell’Assessore alla Sanità non dovessero convincerci siamo pronti a chiedere le sue immediate dimissioni dopo cinque anni a dir poco “balbettanti” nella gestione della sanità regionale. Parliamo di un deficit importante, e che suscitano grandi perplessità considerato che la Regione dovrà programmare adeguate misure a copertura dello stesso che avrebbero sicura rilevanza sul bilancio 2024 della Regione Abruzzo e immediate ripercussioni sui già precari servizi offerti ai cittadini”.

“Dopo cinque anni di “malagestione” della sanità abruzzese a firma della confermata Nicoletta Verì non vorremmo che i nodi stiano venendo purtroppo al pettine e che l’Abruzzo rischi un nuovo commissariamento della sua sanità che gli abruzzesi pagherebbero sulla propria pelle. È ora che Marsilio ed i suoi, smaltita la “sbornia” dei festeggiamenti per la loro riconferma, inizino seriamente a lavorare per ridare dignità ed un futuro alla sanità abruzzese per troppi anni ostaggio dei personalismi di pochi”, conclude Mariani.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    [mqf-realated-posts]

    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: