TRASFERIMENTO PAZIENTI COVID, VERI’: “DECIDE REGIONE ABRUZZO, NO FUGHE IN AVANTI DELLA ASL L’AQUILA”

9 Febbraio 2021 16:04

L’AQUILA – “In Abruzzo l’emergenza Covid, fin dall’inizio, è stata affrontata in un’ottica di rete regionale sovra-aziendale e la mobilità dei malati è organizzata a livello centrale dal referente regionale per le maxi emergenze sanitarie. Trovo dunque una stonatura, probabilmente frutto della tensione degli ultimi giorni causata dalla recrudescenza della pandemia, l’iniziativa autonoma della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila di scrivere alle altre Asl regionali richiedendo report e monitoraggi sull’occupazione dei posti letto. Ricordo, semmai ce ne fosse bisogno, che la Regione Abruzzo, come tutte le Regioni italiane, è inserita nel sistema nazionale che ogni giorno certifica l’occupazione dei posti letto ospedalieri”.

La precisazione dell’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, della Lega, arriva il giorno dopo la notizia dello stop ai trasferimenti in blocco dei pazienti covid da Pescara all’Aquila. Una decisione comunicata dalla direzione aziendale della Asl 1, dopo i numerosi trasferimenti dei pazienti della costa al capoluogo di regione, a causa dell’esplosione dei contagi dell’area metropolitana che si è tradotta in un considerevole aumento di ricoveri, con il Covid Hospital di Pescara al collasso.





La nota della Verì aggiunge una ulteriore puntata allo scontro, diventato un caso politico, tra il direttore generale della Asl aquilana, Roberto Testa, in quota Fratelli d’Italia, e la Lega, con il coordinatore regionale, il deputato Luigi D’Eramo, che oggi è tornato ad attaccare l’operato del manager sottolineando i “gravi ritardi per i lavori di potenziamento della rete Covid”.

L’assessore Verì ricorda che il 9 marzo dello scorso anno “è stata firmata una specifica ordinanza regionale (la numero 3/20) che detta precisi criteri, e contestuali limiti all’autonomia gestionale singola, a cui le Asl devono attenersi per far fronte all’emergenza Covid”.

“Un’organizzazione – puntualizza l’assessore – che ci ha permesso di far fronte a tutte le fasi della pandemia, compreso il picco dei mesi scorsi, quando il numero dei posti letto occupati in ospedale era di gran lunga superiore ad oggi: in area medica eravamo arrivati ad oltre 700 ricoverati e in terapia intensiva sono state sfiorate le 80 unità. In quell’occasione tutte le aziende fecero la loro parte, senza fughe in avanti e attenendosi alle indicazioni della Regione, riempiendo concretamente di contenuti il concetto di rete che spesso rimane solo sulla carta per logiche territoriali incomprensibili”.





L’ordinanza 3 del 9 marzo 2020 introduce, tra altro, quel principio di flessibilità nell’organizzazione sanitaria che consente alle Asl di attivare nuovi posti in emergenza, riconvertire e rimodulare interi reparti per far fronte alla pandemia, e appunto trasferire i pazienti in altre strutture del sistema sanitario regionale.

“Sistema sanitario – ricorda ancora l’assessore – che è unico e a disposizione dell’intera comunità abruzzese, come è stato dimostrato sempre negli ultimi mesi, al di là delle polemiche politiche. Invito piuttosto i vertici della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila a concentrarsi sui tanti compiti e progetti che sono stati loro affidati. Un lavoro già molto gravoso e impegnativo, che non consente sicuramente di perdere tempo in ulteriori questioni che attengono ad altri”.

 

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