GOVERNO: MELONI, ”PER MANIFESTAZIONE ADESIONI ANCHE DA EX ELETTORI PD E M5S”

6 Settembre 2019 15:44

Italia - Politica

ROMA – “Per la manifestazione contro il governo truffa stiamo avendo adesioni anche da ex elettori del M5S e del PD”.

A parlare è Giorgia Meloni. ledaer di Fratelli d'Italia, intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus per parlare della manifestazione di lunedì contro il governo giallorosso.





“Non è vero che Mattarella deve per forza fare il notaio di qualunque maggioranza che si formi in Parlamento, i manuali di diritto costituzionale dicono altro – sottolinea Meloni – Questo non solo è il governo più a sinistra della storia d’Italia, ma temo sarà anche il più eterodiretto da parte della grande finanza speculativa e delle consorterie europee che hanno iniziato a festeggiare ancora prima che noi conoscessimo la lista dei ministri. Salvini ha sbagliato a gestire la crisi, ha fatto scelte incomprensibili”.

E sull'evento in programma lunedì spiega: “Sarà una manifestazione per dire che il governo nascente è un’enorme truffa, un inganno sulla pelle degli italiani, ai quali viene impedito di scegliere un proprio governo. Questo è un esecutivo che nasce proprio sapendo che se  gli italiani se potessero votare sceglierebbero sicuramente altre politiche rispetto a quelle che questo governo porterà avanti”.

“Se ne fregano totalmente della democrazia, della sovranità e della libertà degli italiani, ecco perché abbiamo chiesto ai cittadini di scendere in piazza, non solamente a quelli che votano FDI ma a tutti gli italiani schifati da un Parlamento che si chiude in se stesso e che rinnega tutti i principi basilari della democrazia, tant’è che la manifestazione si svolgerà unicamente con bandiere tricolori e senza bandiere di partito”.





Meloni ribadisce che “stiamo avendo adesioni anche da ex elettori del M5S e del PD. Quello che sta accadendo è, sul piano costituzionale, tecnicamente possibile ma rimane democraticamente sbagliato. Non è vero che il Presidente della Repubblica ha solo quella scelta, non è che il notaio di qualunque maggioranza che si formi in Parlamento, anzi di recente abbiamo tirato fuori dei manuali di diritto costituzionale che spiegano che l’istituto dello scioglimento anticipato delle Camere e l’indizione di nuove elezioni è proprio lo strumento che il Capo dello Stato ha quando si rende conto che la maggioranza che è nata nel Palazzo è troppo distante dalla volontà popolare”.

“E siccome lo sanno tutti che l’Italia vuole assolutamente altro, il presidente della Repubblica aveva un’altra scelta. I partiti che oggi si mettono d’accordo hanno preso i voti che hanno preso dicendo durante la campagna elettorale che si sarebbero combattuti. Quindi quello è un voto che è stato truffato. Prendere i voti dicendo che sei l’alternativa al PD di Renzi e poi farci l’alleanza è una truffa, non è democrazia parlamentare. Questo non solo è il governo più a sinistra della storia d’Italia, ma temo sarà anche il più eterodiretto da parte della grande finanza speculativa e delle consorterie europee che hanno iniziato a festeggiare ancora prima che noi conoscessimo la lista dei ministri”.

E su Salvini: “io avrei aperto la crisi dopo le elezioni europee perché sarebbe stato molto più difficile trovare scuse per evitare il voto. Poi ha sbagliato Salvini a tentennare una volta aperta la crisi, tornando sui suoi passi e offrendo la premiership a Di Maio. E’ stata una cosa incomprensibile che ha indebolito il fronte che chiedeva il voto. Alle consultazioni al Quirinale gli unici che hanno chiesto di tornare al voto in maniera decisa siamo stati noi di FDI. Però adesso bisogna rimboccarsi le maniche perché non mi rassegno al fatto che dobbiamo tenerci questi per 3 anni e mezzo”.

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