COVID NERETO: SINDACO DISPONE CHIUSURA DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DALLE 18

27 Ottobre 2020 21:13

Teramo - Sanità

NERETO – “Oggi ho firmato l’ordinanza relativa alla chiusura, dalle 18 alle 5 del giorno seguente, dei distributori automatici di alimenti e bevande sul territorio comunale, fatta eccezione per le “casette dell’acqua”, i distributori automatici presenti presso le farmacie nonché quelli presso i tabaccai”.

Ad annunciarlo il sindaco di Nereto Daniele Laurenzi.

“Tali attività oltre al possibile rischio di assembramenti poco controllabili così come la consumazione sul posto o in altre aree pubbliche, con l’incertezza interpretativa del DPCM, rischiavano di essere privilegiate rispetto alle altre che dovranno rispettare i nuovi orari.”

“Visti i numeri, in generale, deduco che il contagio non si può fermare e in attesa del vaccino e/o di terapie certe, possiamo solo frenarlo e contenerlo attraverso i nostri comportamenti” dice il sindaco spiegando che “le scelte della maggior parte dei governi in tutto il mondo, conducono a nuove restrizioni, chiusure per gradi e se i numeri non si fermeranno, ahimè si chiuderà di nuovo tutto.”





“In generale il sistema sanitario nazionale è in grande difficoltà, in tutte le regioni, di fronte al moltiplicarsi dei contagi, la corsa al tampone è una delle principali cause di congestione dell’iter di tracciamento che se non è completamente saltato poco ci manca.”

“Se è vero che anche la nostra Asl fa registrare ritardi su tamponi e tracciamento – prosegue Laurenzi- dobbiamo ritenerci fortunati, almeno al momento, se nei nostri ospedali si possono ancora assistere tutti i pazienti Covid e non Covid.”

“Ringrazio tutto il personale sanitario, i medici compresi quelli di famiglia, per l’enorme lavoro e responsabilità a cui sono chiamati in silenzio ogni giorno.”

Continua il primo cittadino “se la stragrande maggioranza delle persone positive è asintomatica o con sintomi lievi e in proporzione ai contagi si muore molto meno dobbiamo pensare che ci sono persone che continuano a morire non soltanto anziani e con patologie pregresse.

Ci sono persone, anche relativamente giovani, che dalla mattina alla sera sono passate dall’isolamento domiciliare all’ospedale per l’acutizzarsi di problemi seri non solo respiratori ma sistemici.”





“Se il sistema sanitario salta, pensiamo non solo i reparti Covid -19 ma a chi soffre di altre patologie, che succederà? Faremo la selezione negli ospedali come in Svizzera? Conteremo il numero dei morti ogni giorno? Non abbiamo bisogno della paura per comprendere che razza di situazione stiamo vivendo ma ho capito che c’è ancora molta sottovalutazione della realtà” chiosa Laurenzi.

Ed aggiunge che “durante il lockdown sono stato molto attento nel non adottare ordinanze ulteriormente più restrittive ad esempio sulle passeggiate etc. perché ritenevo allora e ritengo tutt’ora che i provvedimenti devono essere calati sui territori in maniera adeguata e proporzionata agli stessi.”

“Quest’estate con la riapertura e il calo generale dei contagi ho deciso di garantire, in sicurezza e nel rispetto dei protocolli sanitari, il cartellone estivo con eventi in Piazza Cavour.

Lo rifarei. Ora però che il contagio si è diffuso e il sistema ospedaliero può andare in tilt, per renderlo sostenibile c’è bisogno di nuovo della nostra responsabilità prima ancora dei DPCM e delle ordinanze.”

“Adesso occorre remare da una sola parte poi ci sarà il tempo per le valutazioni politiche sulle scelte compiute dal governo e dalle regioni”, conclude.

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