L’AQUILA – “È singolare come si possa reclamare con una certa alterigia la proprietà di un bene, attualmente privato, che già dal 2005 doveva essere pubblico”.
A tornare sulla questione del parcheggio di via Amiternum all’Aquila, la cui proprietà è contesa tra pubblico e privato, è il Comitato dei residenti che nei giorni scorsi ha raccolto circa 200 firme per chiedere al Comune di chiarire definitivamente il caso, stabilendo una volta per tutte a chi appartenga l’area che improvvisamente, dopo anni, è stata interdetta con delle sbarre automatiche.
In sede di Commissione Vigilanza è stata poi stabilita la pubblicazione dell’apposita ordinanza per la rimozione delle sbarre ma la ditta Aldo Del Beato & C. Costruzioni Edili Soc. A. R. L., a sua volta, ha dichiarato che l’area non è pubblica, di esserne proprietaria, smentendo quindi la possibilità della rimozione.
E così, nel mezzo di una battaglia che si preannuncia lunga e impegnativa, il Comitato dei cittadini torna sul tema: “A dichiarare il passaggio alla collettività non sarebbe solo un atto politico-amministrativo come quello della Delibera di Giunta Comunale del 2005, non solo l’atto d’intenti che la stessa ditta ALDO DEL BEATO & C. COSTRUZIONI ricorda e cita nell’articolo (qui il link), ma soprattutto la relazione tecnica e il progetto presentato per ricevere il rilascio del permesso a costruire nei quali la stessa Ditta dichiara di voler cedere l’area adibita a parcheggio a titolo gratuito, senza alcun titolo di rivalsa e unitamente alle opere di urbanizzaione”.
“La stessa Ditta avrebbe quindi dovuto cedere l’area già al momento della riconsegna dei lavori e se tale cessione non si dovesse formalizzare si potrebbe addirittura presupporre una situazione di decadenza del permesso a costruire che invece era fondato proprio su questa volontà di cessione. Forse – osservano – con il passare del tempo molte cose sono state dimenticate ma, fortunatamente, come dicevano i latini, ‘verba volant scripta manent’, sarebbe pertanto opportuno rileggere le carte prima di parlare di atti ablativi, minacce o illegalità”.
“Nessuno ha invece voluto sottolineare la legalità dei lavori effettuati con la Cila, che se correttamente eseguiti non avrebbero avuto bisogno di una Cila a sanatoria, ma si sta solamente sollevando un discorso di cessione dell’area e di conseguenza di acquisizione della stessa al patrimonio comunale”.
PARCHEGGIO VIA AMITERNUM L’AQUILA, COMITATO RESIDENTI: “PARLANO DOCUMENTI, AREA E’ PUBBLICA”L'AQUILA - "È singolare come si possa reclamare con una certa alterigia la proprietà di un bene, attualmente privato, che già dal 2005 doveva esser...









