PICCHETTO DEI LAVORATORI ACA DAVANTI ALLA SEDE DI PESCARA

17 Marzo 2017 12:31

Pescara - Cronaca

PESCARA- Picchetto e otto ore di sciopero dei dipendenti dell'Aca e di altre società del settore acqua-gas dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. 

Per l'Azienda comprensoriale acquedottistica, sono 180 i lavoratori interessati dalla vertenza. 





“Con questo sciopero nazionale vogliamo protestare contro FederGasAcqua che alle nostre richieste – ha spiegato Domenico Ronca di Filctem Cgil Pescara – ha risposto con proposte inaccettabili. A una richiesta di aumento di 60 euro in busta paga, che serve appena a recuperare l'inflazione, hanno risposto con una riduzione di diritti e competenze, come quella dello straordinario che vogliono portare dal 35% al 10% di maggiorazione, e modifiche che vanificherebbero anche i 60 euro di aumento”. 

“Oggi ci sono lavoratori di varie aziende, fra cui Aca e Italgas, che aspettano risposte come i colleghi delle altre regioni” ha detto il segretario Femca Cisl Stefano Di Crescenzo.

“C'è una grande compattezza delle tre sigle sindacali – ha dichiarato Giovanni Cordesco della Uiltec – in questa protesta che riguarda lavoratori di un settore importante del Paese che devono fare oggi i conti con controproposte molto pesanti delle aziende che ledono i diritti dei lavoratori”.





“Ormai aspettiamo da quindici mesi il rinnovo del contratto nazionale del settore Gas-Acqua – ha spiegato Di Crescenzo – con tanti lavoratori che aspettano risposte. Dopo aver rinnovato contratti anche di settori più in crisi, come il tessile, aspettiamo che la controparte capisca che si devono dare risposte alle maestranze sia dal punto di vista economico sia normativo”. 

“Chiediamo che, come per tutti gli altri nove contratti già chiusi, si vada verso una risoluzione di questa vertenza per il bene dei lavoratori” ha concluso Giovanni Cordesco. 

 

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