FUNIVIA: INNOCENZI, “INSUFFICIENTE PEZZA BUS NAVETTE, INVASIONE AUTO A CAMPO IMPERATORE”

8 Maggio 2024 19:25

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Il Comune dell’Aquila e il Centro Turistico del Gran Sasso hanno prima minimizzato e ora davanti allo stop della funivia di Fonte Cerreto, continuano a mostrare pressappochismo ed è una cosiddetta ‘pezza’, e neanche tanto a colori, quella del servizio sostitutivo di bus navette, attivo dal primo maggio, che non risolverà il problema, perché di fatto potranno essere trasportate a Campo Imperatore appena massimo un centinaio di persone nei giorni festivi”.

Ad affermarlo è Rita Innocenzi, candidata alle regionali del 10 marzo scorso per il Partito Democratico, tra i promotori dell’Assemblea pubblica “Il futuro del Gran Sasso” del 7 maggio svoltasi presso il Centro Polifunzionale di Camarda, frazione dell’Aquila, che ha registrato il pienone di cittadini e operatori della montagna.

Incontro che tra i temi al centro dei dibattito ha ovviamente avuto lo stop alle corse della funivia che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore, dal primo maggio e per i prossimi mesi. Chiusura resa necessaria dalla sostituzione delle quattro funi, per un costo di 4 milioni di euro, come imposto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), a seguito di ulteriori controlli sollecitati da un esposto. Il Comune dell’Aquila e il Ctgs hanno fatto ricorso al Tar contro lo stop, che è stato però respinto, ed ora si attende l’esito dell’appello al Consiglio di Stato. A rischio ora i 21 posti di lavoro, e i conti del Ctgs, che senza funivia prevede una perdita dai 306.000 euro ai 450.654 euro fino a dicembre, e come ha evidenziato l’amministratore unico, Dino Pignatelli, sarà fondamentale ottenere, anche senza funivia, 920mila euro che dovrebbe versare il Comune per la gestione in house providing del servizio di trasporto pubblico della funivia.





Entrando dunque nel merito del servizio del bus navette garantito dall’Ama per una spesa di oltre 200.000 euro fino a fine settembre, osserva Innocenzi: “Appare evidente a tutti che due corse al mattino e due al pomeriggio dal lunedì al venerdì e cinque corse totali per il sabato, la domenica e i festivi sono a dir poco insufficienti. Ogni corsa infatti ha la capienza di 21 posti, essendo sicuramente impossibile viaggiare in piedi per una percorrenza di quel tipo e della durata di circa un’ora in condizioni ideali e quindi in assenza di traffico, e dunque potranno essere trasportate al massimo dalle 80 alle circa 100 persone totali al giorno, a fronte invece delle centinaia e centinaia che nelle giornate estive salivano a Campo Imperatore con la funivia”.

Corse tra l’altro a pagamento, 8 euro nei feriali, e 9 euro nei festivi, più 3 euro se si porta anche la bicicletta con un prezzo assolutamente non competitivo rispetto all’uso del proprio mezzo di trasporto.

“Me lo vedo già il povero autista che nel partire per l’ultima corsa dovrà spiegare ai turisti in attesa alla fermata di Fonte Cerreto, di non poter salire perché i posti sono al completo. Il risultato sarà che di fatto a Campo Imperatore ci si arriverà con le auto, che saranno parcheggiate ovunque, ci saranno ingorghi e disagi, e la destinazione turistica sarà meno attrattiva, come del resto hanno ben spiegato gli operatori che ne hanno piena contezza e che, in base alla loro esperienza, hanno ben delineato lo scenario che ci attende”.

Inoltre, l’amministratore unico Pignatelli nel suo report economico ha spiegato come sia fondamentale, per evitare il tracollo del Ctgs, il poter continuare a ricevere i 920 mila euro del contributo di trasporto pubblico locale e incalza Innocenzi, “c’è da chiedere proprio a Pignatelli se ci si è resi conto come con queste scelte questo provvidenziale contributo non possa che andare da un’altra parte…”.





All’incontro di Camarda hanno preso parte Stefano Ardito, giornalista e scrittore, Emanuele De Simone, libero professionista del turismo, Igor Antonelli, fondatore di Live Your Mountain, Federico Ciocca, tra i fondatori del Cammino del Gran Sasso, Ilaria Ianni di VadoLibera Asd e mediante un suo contributo scritto Emanuele Valeri, co-fondatore di NeveAppennino, il portale dedicato agli amanti degli sport invernali. A moderare il giornalista Alessio Ludovici.

“Sarà solo il primo di altri appuntamenti – assicura Innocenzi -, e l’aver registrato una altissima partecipazione, è già un’ottima notizia. Non si è parlato solo di funivia, ma dei tanti modi di vivere la montagna, uscendo un po’ dalla discussione classica che si incentra solo ed esclusivamente sugli impianti sciistici e sullo sci tradizionalmente inteso, uno sport diventato anche elitario e difficile da praticare per tante famiglie per i costi da sostenere e non solo per i cambiamenti climatici che lo hanno reso certamente diverso da come era anni fa. Nel dibattito non si può continuare a non tener conto delle tante attività diverse che funzionano e creano lavoro, ma delle quali non si parla mai. Non possiamo più consentire che si continui con decisioni e posizioni assunte senza avere contezza dei problemi, senza ascoltare chi opera in montagna e quella cittadinanza attiva che la vive quotidianamente”.

 

.

Commenti da Facebook
RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    [mqf-realated-posts]

    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: