IL GIORNALE CONFERMA L'ATTACCO A BIONDI, ''PRONTI A FORNIRE PROVE AI GIUDICI''; ENNESIMO SEGNALE DI TENSIONI E SPACCATURE NEL CENTRODESTRA

PERDONANZA: ASSESSORE SMENTISCE ACCUSE A SINDACO, DI COSIMO MINACCIA QUERELE CONTRO ABRUZZOWEB

8 Maggio 2018 06:30

Regione - Politica

L'AQUILA – Dall’assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila Sabrina Di Cosimo riceviamo e pubblichiamo.

Non ho mai accusato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi per i presunti ritardi nell’organizzazione della Perdonanza e nella nomina del relativo Comitato né, tantomeno, ho mai reso dichiarazioni alla stampa di questo tono e con questi contenuti.

Le affermazioni in tal senso che mi vengono attribuite dalla stampa sono pertanto destituite di ogni fondamento e del tutto fuorvianti. I fatti, per come si sono realmente svolti, sono ben lontani da questa ricostruzione.

Sono infatti stata contattata da una giornalista che mi ha chiesto notizie circa la nomina del Comitato Perdonanza, chiedendomi come mai i componenti dell’organismo non fossero stati ancora designati.

Dal canto mio, mi sono limitata a rispondere, semplicemente e senza alcuna polemica, che non spetta a me, ma al primo cittadino, come peraltro ben noto, procedere alla designazione del Comitato e, dunque, non potevo rispondere a domande su una materia che non è di mia competenza.

Ho voluto tuttavia ricordare, dal momento che si parlava di presunti ritardi nell’organizzazione della manifestazione che, già da tre mesi, abbiamo provveduto alla nomina del direttore artistico, nella persona, di grande spessore e specchiato curriculum, del maestro Leonardo De Amicis, dandone notizia attraverso una conferenza stampa, aggiungendo che siamo già al lavoro con lui per la programmazione dei grandi eventi, comunque di sua competenza.

Nessuna inerzia, dunque, da parte dell’Amministrazione. Prendo quindi atto, con estrema amarezza, di come mi siano state attribuite, virgolettandole, dichiarazioni che non ho mai reso, riservandomi di intervenire nelle sedi opportune a tutela della mia persona.





Ribadisco, al contrario, la perfetta sintonia e la serena collaborazione con il sindaco Biondi, in un clima di unità e condivisione che vede la sottoscritta, e il gruppo politico cui appartengo, in atteggiamento di assoluta lealtà e costante collaborazione con il primo cittadino, nell’interesse della nostra comunità.

Forte di questa certezza non consentirò alcun tentativo di strumentalizzare la mia persona e il mio ruolo per colpire il sindaco e la maggioranza che gli aquilani hanno scelto alla guida della città.

Dunque, il giovane assessore alla Cultura smentisce di avere attaccato duramente il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sui ritardi nell’organizzazione della Perdonanza celestiniana dovuti anche alle mancate nomine dei componenti del Comitato promotore, peraltro annunciate in una conferenza stampa datata primo febbraio scorso dallo stesso primo cittadino.

E lo fa con una nota condita da una serie di luoghi comuni e passaggi standard per dimostrare un clima di compattezza, rispetto e condivisione in seno alla maggioranza di centrodestra, che nulla hanno a che fare con la realtà vera e con i disagi e le spaccature interne che vive l’amministrazione comunale di centrodestra.

Addirittura, per apparire più credibile, la forzista Sabrina Di Cosimo minaccia querele nei confronti di Abruzzoweb, anche se nella nota si parla in generale di stampa, al fine di tutelare la sua persona “che non ha mai reso dichiarazioni alla stampa di questo tono e con questi contenuti”.

Il giovane assessore, però, almeno conferma di essere stata intervista “da una giornalista” sulla stallo della Perdonanza, ma di essersi limitata a sottolineare che non poteva rispondere a domande su tematiche che non sono di sua competenza.

Ebbene, in prima battuta anche da Abruzzoweb arriva una conferma: nell’intervista rilasciata alla collega Alessia Centi Pizzutilli, il giovane assessore si scaglia contro il sindaco con toni e contenuti riportati puntualmente e senza artifizi dal nostro giornale.





Quindi la smentita la rispediamo al mittente, sottolineando che se chiamati a difenderci in Tribunale, Abruzzoweb tirerà fuori le prove dell’attacco al sindaco.

Abbiamo in queste poche righe, non casualmente, più volte accennato alla giovane età di Di Cosimo: ci riferiamo sia all'aspetto anagrafico sia quello politico-amministrativo, in quanto l’assessore mostra di non sapere, fatto da ricollegare al “poco mestiere” o all'ingenuità, che smentire notizie vere, provoca un effetto contrario, anzi un acceleratore di comunicazione sulle tante cose che non vanno in seno alla coalizione di centrodestra che dopo 10 anni di centrosinistra, governa L’Aquila.

Ci permettiamo di segnalare questo elemento risaputo universalmente, nonostante il giovane assessore, come lei stessa ha sottolineato, di mestiere faccia il manager e in tal senso si presume conosca il basilare principio di lavoro.

Ci permettiamo di sottolineare che la smentita è un’altra conferma che anche sulla Perdonanza il centrodestra non ha trovato il bandolo; nel merito, ci permettiamo poi di raccontare come sono andate le cose e cioè che Di Cosimo nei giorni scorsi, subito dopo la pubblicazione dell’articolo sui ritardi nelle nomine e nell'organizzazione della Festa, si è arrabbiata molto con Biondi, perché tirata in ballo su un argomento di competenza del suo assessorato, sul quale però non poteva fare nulla in quanto il sindaco ha avocato a sé la decisione sulle nomine.

Come fatto del resto anche con quelle sulle municipalizzate, ancora al palo, adottando un comportamento accentratore che fa da tempo arrabbiare Forza Italia e Lega, alleati di Fratelli d’Italia, attuale partito di Biondi.

E quindi al telefono con la giornalista di Abruzzoweb ha attaccato il sindaco.

Stamani, di fronte al disappunto del suo “superiore” prima ha chiamato la redazione del giornale, poi con il goffo comunicato ha smentito un fatto vero innescando altri dubbi e altre perplessità sull'andamento e sui risultati di un’amministrazione comunale al centro della bufera ad appena dieci mesi dall'insediamento. Inutile elencare i casi che portano coloro che sono neutrali a definire caotica, confusa e conflittuale la situazione del centrodestra. (b.s.)

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