BANCAROTTA EX CONCESSIONARIA FORD L’AQUILA: GIUDICE CHIEDE AL PM CHIARIMENTI SU PERIZIA CONTABILE

di Gianpiero Giancarli

9 Giugno 2023 08:21

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Slitta al 10 ottobre l’udienza preliminare sul fallimento della vecchia gestione della concessionaria Ford dell’Aquila. Il gup, Marco Billi, infatti, ha chiesto al pm dei chiarimenti sulla complessa perizia contabile ordinata su questo caso, e in quella data si farà chiarezza. Poi, forse nella stessa udienza, si entrerà nel merito.

Nel fascicolo dieci persone sono imputate, a vario titolo e con diverse posizioni, per una presunta bancarotta fraudolenta in relazione alla vecchia gestione della concessionaria aquilana Piemme auto spa della Ford fallita nel 2019 (nulla a che fare con la nuova compagine societaria): una vicenda portata alla ribalta  nazionale dalle Iene  su Mediaset: nel servizio intervenne come protagonista l’ex pugile Clemente Russo dopo che due anziani  marsicani si lamentarono per una  macchina pagata e non consegnata, controversia poi oggetto di un  loro esposto alla procura aquilana.





La denuncia ebbe un seguito con uno specifico processo parallelo per truffa finito di recente con l’assoluzione in tribunale con formula piena dei tre imputati nelle vesti di liquidatori della concessionaria: Stefania Pannaccio, Stefano Pannaccio,  Paolo Giulivi.

Sotto accusa nel procedimento principale, con contestazioni tutte da provare per la bancarotta, ci sono Dino Pannaccio di 77 anni, Stefano Pannaccio 51 anni, Stefania Pannaccio di 52, Paolo Giulivi 54 anni, Elisa Sabatini, 40 anni, tutti di Spoleto, coinvolti come amministratori di fatto  e soci del sodalizio, accusati di aver distratto beni aziendali destinati ai creditori.

Ci sono poi dei tecnici  coinvolti solo  nelle vesti di  presidenti o componenti del collegio sindacale soprattutto per omessa denuncia delle irregolarità gestionali sulle quali non ci sarebbe stata una adeguata vigilanza. Il collegio sindacale è  solo un organo  di controllo nelle società di capitali o cooperative. quindi, a  scanso di equivoci,  i componenti non  potevano avere ruoli attivi nella gestione diretta.





Si tratta di  persone  ben qualificate nei loro ambiti: Vincenzo Merlini,  di 77 anni aquilano, già presidente del locale Ordine dei dottori commercialisti, in qualità di presidente del collegio sindacale dal 2018 al 2019,  Nunzio Buzzi di Concerviano (Rieti), 74, anni, presidente del collegio sindacale dal 2014 al 2018, e poi membro dell’organismo,  Enrico Benedetto  Coluzzi di 50 anni, di Irsina (Matera), componente del collegio sindacale dal 2014 al 2018, Riccardo Vespa di 63, aquilano, membro del collegio sindacale dal 2011 al 2019, Alessandro Selim Ramon 52 anni,  svizzero, componente del collegio sindacale dal 2011 al 2012. Si tratterebbe, quindi, di posizioni più defilate quanto ai tecnici.

Di fronte alla richieste di rinvio a giudizio  gli ex amministratori  hanno deciso il rito abbreviato con sconto di pena in caso di condanna, mentre gli altri andranno per quello ordinario. Per alcuni ci potrebbe essere anche una possibile prescrizione.

Gli imputati sono  difesi dai legali Paolo Gemelli, Beatrice Maria Merlini, Federico Porfirio, Ubaldo Lopardi, Pierluigi Pezzopane, Francesco Pezzopane, Danilo Iannarelli, Enrico Orlandi.  

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