DIFENSORE CIVICO: BRAGHINI, “RINGRAZIO PER I VOTI, IO INDIPENDENTE E SENZA TESSERE PARTITO”

31 Gennaio 2024 11:21

Regione - Politica

AVEZZANO – “In una delle votazioni in cui occorreva la maggioranza qualificata, pari a due terzi dei componenti il Consiglio regionale, il sottoscritto è stato votato da 10 consiglieri. Ringrazio pubblicamente chi ha voluto esprimere il suo gradimento alla mia persona e ringrazio la direzione di Abruzzoweb per avermi presentato come ‘avvocato marsicano’. L’unica qualifica che mi si poteva attribuire è quella di ‘avvocato’, non essendo coordinatore di alcuna lista, e quella di ‘marsicano’, la terra che amo”.





Lo afferma l’avvocato Salvatore Braghini, a commento dell’articolo di Abruzzoweb che ha riferito dell’esito del consiglio regionale di ieri, in particolare sulla nomina dell’avvocato Umberto Di Primio, ex sindaco di Chieti, in quota Fratelli d’Italia, con 17 voti.

“Chi mi ha accordato la sua preferenza – sottolinea Braghini -, si è basato sul mio curriculum e sul profilo indipendente che ne emerge, non già sull’appartenenza a un partito, visto che non ho mai avuto una tessera. Purtroppo, le logiche della lottizzazione sono ancora imperanti nella mentalità politica regionale e quanto accaduto nel consiglio regionale dello scorso dicembre, con l’abbandono dell’aula da parte di alcuni consiglieri al momento della votazione del difensore civico, ne è una chiara dimostrazione. Ieri, una stretta maggioranza, 17 su 30, si è imposta, perdendo l’ennesima occasione per un consenso più largo e condiviso, che dovrebbe essere perseguito con tenacia nella nomina del titolare di un’amministrazione indipendente come quella del Difensore civico”.





“Un’altra occasione persa per uscire fuori dall’agone spartitorio e convergere su una persona, chiunque essa sia, svincolata dal sistema delle quote e dei diktat delle segreterie. Non posso che auspicare una rapida evoluzione verso una cultura politica alta, capace di esprimere, almeno in occasione di nomine istituzionali indipendenti, dialogo e condivisione. Mi piace però pensare chi ha votato la mia persona abbia anche considerato che appartengo al foro del Tribunale di Avezzano, ancora formalmente soppresso, e ha così inteso dare forza a un candidato che ne è espressione, onde rafforzarne la presenza nelle istituzioni regionali. Se è cosi, i 10 voti ricevuti sono per me motivo di orgoglio e, unitamente all’attestazione di stima, annoto che il territorio in cui vivo e opero, spesso ai margini delle dinamiche decisionali, merita di essere valorizzato, con tutte le aree interne, con pari dignità. Soltanto così potrà uscire dal declino cui, ahimè, sembra essere stato già condannato!”, conclude Braghini.

 

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