ELEZIONI: LE ROCCAFORTI DI DESTRA, SINISTRA E M5S, GEOGRAFIA DEL VOTO NEI COMUNI ABRUZZESI

FOCUS RESPONSO URNE NEI PICCOLI CENTRI, RISULTATI SORPRENDENTI: FRATELLI D'ITALIA SOPRA IL 50% A COLLEPIETRO E NAVELLI, DOGLIOLA PREMIA FORZA ITALIA CON IL 53%, LEGA SOPRA AL 30% A GAMBERALE, MOVIMENTO 5 STELLE PRIMO PARTITO A GAGLIANO ATERNO E A BELLANTE, VERDI E SINISTRA SBANCANO A ROSELLO, PARTITO DEMOCRATICO STRAVINCE A TORREVECCHIA TEATINA, LETTOMANOPPELLO E CASTEL DEL MONTE. TERZO POLO AL 30,9% AD ARIELLI. ITALEXIT SOPRA LA SOGLIA DI SBARRAMENTO A ROIO DEL SANGRO E SECINARO.

di Filippo Tronca

29 Settembre 2022 08:18

L’AQUILA – Il Movimento 5 stelle primo partito a Gagliano Aterno e a Bellante, come ai tempi d’oro del grillismo. Verdi e Sinistra che sbancano a Rosello. Forza Italia al 53% a Dogliola, come nemmeno nel berlusconismo trionfante, all’alba della seconda Repubblica. La marea irresistibile di Fratelli d’Italia nell’Aquilano, con le onde onde più alte a Collepietro e Navelli, sopra abbondantemente al 50%. Il Partito democratico  che mantiene le sue roccaforti a Torrevecchia Teatina, Lettomanoppello e Castel del Monte. I sovranisti di Italexit ben sopra la soglia di sbarramento a Roio del Sangro e Secinaro.

Sono solo alcuni dei numeri che emergono andando a spulciare i risultati del voto nei piccoli comuni abruzzesi di domenica a focalizzando l’attenzione su quelli minori, visto che per le città sono necessarie altre valutazioni, distinte e di dettaglio, tenuto conto del quadro politico più articolato e strutturato. In questa analisi, va poi premesso, ci si limita alle percentuali prese alla Camera dei deputati, che comunque non divergono da quelle del Senato.

I risultati segnati con l’evidenziatore si differenziano in modo anche assolutamente clamoroso rispetto a quelli regionali e nazionali, con la netta vittoria del centrodestra, trainato da Fratelli d’Italia, la sconfitta del centrosinistra, il risultato ben sopra le attese del Movimento 5 Stelle, e quello tutto sommato accettabile del Terzo polo.

I risultati sorprendenti dei piccoli centri sono dovuti a una molteplicità di fattori. Come la presenza e la capacità di trascinamento di amministratori locali di un determinato colore politico, dal sindaco all’assessore al consigliere regionale, in carica od ex. Incide  l’appartenenza territoriale dei candidati o dei loro fedelissimi e portatori di voti.  Ed anche, ci mancherebbe, una tradizione, una cultura  politica, una preminenza ideologica, radicata e sedimentata nel tempo. Infine l’efficacia e la capillarità della campagna elettorale dell’ultimo mese e mezzo.

I dati che seguono, non sono però solo una mera curiosità statistica. Sono infatti già oggetto di attenta analisi e valutazione da parte di tutti i partiti politici, anche in vista delle elezioni regionali della primavera 2023, dove la battaglia si vincerà comune per comune, in ogni fazzoletto di territorio, conquistando se possibile le roccaforti dove garriscono oggi le bandiere dei feudi rivali.

Cominciamo da Fratelli d’Italia, che ha preso su base regionale il 27,8% alla Camera  e il 27,5% al Senato.

Le roccaforti del partito della futura premier, salvo clamorose sorprese, Giorgia Meloni, eletta nel collegio plurinominale della Camera L’Aquila- Teramo, si rivelano essere Collepietro, con il 59,7%, Navelli con il 54%, dove è sindaco Fdi Paolo Federico, Castelvecchio Calvisio con il 52,1%. Tutti comuni nella provincia dell’Aquila, che grandi soddisfazioni ha dato a Fdi, si pensi  al 49,5% di Castellafiume, al 48% di Molina Aterno, al 46% di Scurcola Marsicana, al 45,7%, di Ovindoli, al 44% di Rivisondoli, al 42% di Fontecchio, al 41,4% di Trasacco, al 40% o giù di lì di Cappadocia, Lecce dei Marsi, Magliano dei Marsi e Ofena, al 39% di Barrea, al 38% di Calascio.

Spicca poi in provincia di Pescara, il 50,7% di Brittoli, in provincia di Chieti, il 51% di Fara San Martino.

Passiamo al secondo partito del centrodestra, Forza Italia, con l’11,1% alla Camera, e il 12,1% al Senato in Abruzzo.

Comune più azzurro  è Dogliola in provincia di Chieti, con un clamoroso 53,5% e nella stessa provincia spiccano Liscia con il  46,3%, Pietraferrazzana con il 43,5%, Palombaro col 42,2%, Casalanguida con il 37,1%.

In provincia dell’Aquila Fi mette a segno un ottimo 24% ad Ovindoli e un 23,8% a Civita D’Antino.

Al top in provincia di Teramo Crognaleto, con il 32,4%. In provincia di Pescara ottimo risultato a Carpineto della Nora, con il 20,9%.





Ed eccoci alla Lega, che anche in Abruzzo, seppure meno che altrove, si lecca le ferite, con l’8,7% alla Camera, e 8,2% al Senato.

Comuni più “verdi” di tutti  sono Gamberale, in provincia di Chieti, dove la Lega il primo partito con il 30,4%, Quadri, con il il 26,4%, sempre in provincia di Chieti, Pietranico con il 23%, in provincia di Pescara.

Spicca poi in provincia dell’Aquila, il 15,3% di Barisciano che è il paese di origine del candidato e segretario regionale Luigi D’Eramo, non rieletto per poco, il 17,3% di Bisegna il 15,2% di Capestrano.

In provincia di Pescara va menzionato poi Corvara col 18,5%, Farindola col 16,9%, in provincia di Teramo Castel Castagna con il 13,5%.

Noi moderati, per completare il quadro della coalizione di centrodestra, ottiene come miglior risultato quello di Miglianico in provincia di  Chieti dove raggiunge il 7,7%, di Corfinio, in provincia dell’Aquila, con 6,9%, di Monteferrante, in provincia di Chieti, con il 4,7%.  Ben al di sopra del deludente 0,6% ottenuto sia alla Camera e Senato.

Veniamo dunque al Partito democratico, che alla Camera ha preso il 16,6% e al Senato il 16,1%.

Roccaforte “rossa” si rivela essere Torrevecchia teatina, con un rotondo 50%, in provincia di Chieti, seguita da Lettomanoppello, in provincia di Pescara, con il 48,8%.Nulla di cui stupirsi, nel secondo caso,  è il paese di Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione senatore uscente e rieletto deputato. C’è poi in provincia di Chieti, San Giovanni Lipioni, con un clamoroso 46%, Montelapiano con il 39,3%, Palmoli con il 38,2%,  il 32% di Fraine e Gessopalena, in provincia di Teramo il 34,3% di Castiglione Messer Raimondo.

Resistono anche le roccaforti  in provincia dell’Aquila, come Castel del Monte con 37,3%, Aielli con il 32%, Prata d’Ansidonia con il 31,9%.

In provincia di Pescara spiccano il 35,9% di Villa Celiera,  il 29,1% di Scafa, il 29,2% di Serramonacesca.

Miglior risultato per Sinistra e Verdi, in Abruzzo al 2,7% alla Camera e il 2,6% al Senato, è invece  a Rosello, in provincia di Chieti, dove è addirittura primo partito con il 36%,  a Torrebruna con il 6,9% e a Civitella Alfedena, in provincia dell’Aquila, con il 6,2%.

Impegno civico di Luigi Di Maio, che ha racimolato in Abruzzo un misero 0,6%, ottiene il miglior risultato a Montebello sul Sangro, in provincia di Chieti, con il 3,3% e a Castellafiume, in provincia dell’Aquila, con il 2,2%.

Infine +Europa, che supera il quorum del 3% a Rocca San Giovanni, con i 3,5% e Castelguidone, con il 3,4%, in provincia di Chieti.

E’ la volta del Movimento 5 stelle, che in Abruzzo ha preso un buon 18,4% alla Camera e 18,7% al Senato, ben al di sopra delle previsione della vigilia.





Comuni più pentastellati d’Abruzzo sono in particolare in provincia di Chieti, con al top Tufillo, con il 33,7%, Pizzoferrato, con 32,7%, Celenza su Trigno con il 30,6%, Gessopalena con il 29,9%,  Palena il 29,6%.

A Castellalto in provincia di Teramo, il M5s ha preso il 25,8%, a Bellante, a Castelli il 24,7%. In provincia dell’Aquila a Gagliano Aterno è al 28,4%.

Passiamo al terzo Polo di Azione e Italia viva, che ha preso in Abruzzo il 6,2%.

Miglior risultato alla Camera, quello di Montefino in provincia di Teramo con il 22,5%, di Arielli con il 19,4%, di Bomba con il 15,9%, in provincia di Chieti. Ma se andiamo a vedere al Senato,  ad Arielli, il Terzo polo ha preso ben il 31,9%, non a caso, essendo il paese del candidato capolista al proporzionale al Senato, Camillo D’Alessandro, non rieletto, segretario regionale di Italia viva.

I sovranisti no euro e no Nato di Italexit, partito fondato dal giornalista ex M5s Gianluigi Paragone, che hanno raccolto un magro risultato alle urne  – appena dell’1,8% -, possono consolarsi in Abruzzo con il 7% di Roio del Sangro, in provincia di Chieti, con il 5,9% di Secinaro, con il 5,3% di Villalago e il 4,8% di Oricola, in provincia dell’Aquila, il 4,8% di Cermignano in provincia di Teramo, il 4,7% di Pianella, in provincia di Pescara.

Veniamo ad Unione popolare di Luigi De Magistris che non ha superato la soglia del 3%.

Può vantare però avamposti abruzzesi come Palombaro, in provincia, dove ha preso l’8,5%, come Campo di Giove, con il 5%, Pescasseroli, con il 4,8% e come Anversa degli Abruzzi, con il 4,1%, in provincia dell’Aquila.

Italia sovrana e popolare, che ha preso solo 1,1% a livello regionale, ha ottenuto come migliori risultato quello di Fossa con il 3,6% e di Cocullo con il 2,9% , in provincia dell’Aquila.

Per gli ultra cattolici anti-abortisti di Alternativa dell’Italia spicca il 2,4% di Carapelle Calvisio, l’1,8% di Gagliano Aterno e l’1,4% di Tione degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila.

Sorprendente per Sud chiama nord, il  13,7% di Scontrone e l’11,1% di Alfedena, in provincia dell’Aquila, tenuto conto che il partito del neodeputato siciliano Cateno De Luca in Abruzzo ha preso un insignificante 0,3%.

Infine Vita, il partito della no vax  e no green pass Sara Cunial, in decisa controtendenza rispetto al dato regionale dello 0,3%, ottiene il  5,6% ad Acciano e il 2,2% di Villa Sant’Angelo, in provincia dell’Aquila.

 

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