MANUTENZIONE FIUMI E DISASTRI DELLA DELRIO, CARUSO, “PROVINCE PRONTE A RIPRENDERE COMPETENZA”

7 Maggio 2024 08:48

Regione - Politica

L’AQUILA – Paradossi della legge Delrio, la grande riforma lasciata a metà che voleva abolire le Province, tacciate di essere enti inutili e costosi: dal 2015 e per anni, è rimasta, è il caso di dire nel guado, la fondamentale funzione di manutenzione dei fiumi, per prevenire esondazioni ed emergenze idrauliche. Abolito infatti il Genio civile provinciale che se ne occupava, non si è mai realizzato l’ulteriore passaggio previsto, ovvero il trasferimento della competenza ai Comuni, che tranne pochissime eccezioni hanno risposto picche, non avendo soldi e personale, e così tutto è rimasto in capo al Genio civile regionale, che ha fatto quello che ha potuto, anche alla luce della scarsità di risorse ad hoc.

Ad Abruzzoweb interviene ora il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, che è anche sindaco di Castel di Sangro e vicepresidente nazionale dell’Upi, che non da ora sollecita una legge regionale che ridefinisca le competenze, e già si è fatto promotore della riclassificazione delle aste fluviali da parte degli uffici regionali, ovvero della completa mappatura, senza la quale non si può stabilire chi e dove faccia cosa.





“Questo è un tema delicato e importante –  spiega ad Abruzzoweb Caruso -, perché non solo implica la qualità delle acque e lo stato di salute dei nostri fiumi, ma anche la sicurezza delle comunità, delle popolazioni che gravano sui bacini idrografici, come ci hanno purtroppo ricordato le recenti emergenze, con effetti tragici, avvenuti in Emilia Romagna e nelle Marche. E’ fondamentale dunque intervenire con tempestività, stabilendo chi fa cosa, e dove, le competenze dei vari livelli di governo e delle varie istituzioni”.

Il progetto di legge, negli auspici delle province, dovrebbe prevedere la seguente articolazione, già concordata in un vertice del giugno scorso, tra Upi Abruzzo, la Regione Abruzzo, e l’Associazione nazionale dei Comuni italiani: la Regione Abruzzo sarà titolare delle competenze relative alla gestione dei fiumi di primo livello, le Province abruzzesi riacquisiscono le competenze per i fiumi di secondo di livello nei territori provinciali, a Comuni e Consorzi di bonifica spetteranno invece  canali e fossi. Insomma, marcia indietro rispetto alla mai attuata abolizione delle Province e conseguente trasferimento di competenze.

“Questa è una vicenda che purtroppo è rientrata nell’incaglio della legge Delrio e poi della legge attuativa regionale che è la 32 del 2015, una legge che aveva in qualche modo
definito i passaggi di competenza tra regioni – spiega Caruso -, province e comuni, i quali comuni che si sono tutti sostanzialmente rifiutati di accogliere questo trasferimento, per le ragioni immaginabili. Ora però il nuovo assetto delle competenze sarà possibile grazie al lavoro egregio svolto dalla Regione,  sulla rilevazione di tutto il reticolo fluviale”.





Intanto in questi anni, prosegue Caruso, “abbiamo convenuto, affidandoci un po’ al buon senso, che la Regione si occupasse delle aste più importanti, che determinano maggiori preoccupazioni e rischi, da parte nostra abbiamo ottenuto un finanziamento che la Regione ci ha concesso di un milione di euro andando a individuare in tutte le aste fluviali di competenza eventualmente provinciale, per gli interventi più urgenti, in fase di progettazione”.

E la Provincia dell’Aquila, come le altre tre province sono ora pronte a riprendere in capo la gestione diretta, ma questo tiene a precisare Caruso, “sarà possibile solo con risorse finanziarie adeguate, e con la ricostituzione degli uffici dedicati, che avevamo prima del 2015, e  che poi ci hanno costretto a smantellare. Le competenze in materia idraulica non si improvvisano, e non è nemmeno facile trovarle, occorre poi formare di nuovo il personale, e dotarci di mezzi e strumenti”.

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    [mqf-realated-posts]

    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: