MINISTRO VALDITARA IN VISITA A SCUOLE AQUILANE, “CON DIMENSIONAMENTO 88 MILIONI DA REINVESTIRE”

8 Giugno 2023 13:45

L'Aquila - Politica

L’AQUILA  – Bandiere tricolore, sorrisi e applausi dei bambini della scuola primaria e della scuola media, nell’Istituto comprensivo ‘Teofilo Patini’ ad accogliere il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in visita all’Aquila per un sopralluogo in una serie di scuole dell’Aquilano, sia nel capoluogo, sia nelle aree interne.

Una visita inizialmente prevista ad aprile, a ridosso del 14/o anniversario del sisma, ma poi riprogrammata.

Prima di raggiungere la scuola primaria per una cerimonia di benvenuto, il ministro ha fatto visita alla sezione scolastica allestita all’interno del reparto di Pediatria, insieme al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e al direttore sanitario Asl, Ferdinando Romano. Ad attenderlo a scuola una delegazione di dirigenti scolastici dell’Aquila, a partire dalla dirigente dell’istituto ospitante, Gabriella Liberatore.

Presenti, il presidente della Regione, Marco Marsilio, all’assessore regionale all’Istruzione, Piero Quaresimale, e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Massimiliano Nardocci.





Nella palestra della scuola, un’orchestra musicale diretta da Gianluca Pio ha suonato l’inno nazionale, insieme ad altri componimenti classici.

“Il momento più bello della mia attività di ministro – ha detto Valditara – è quello in cui ho la fortuna di incontrare i ragazzi. Troppo spesso si sente parlare di loro in chiave di bullismo, quando invece mi trovo spesso davanti il loro volto migliore. Rivolgo un pensiero anche agli insegnanti in cui rivedo l’immagine di mia madre che mi ha trasmesso una passione”.

“Sulla questione del dimensionamento credo ci sia stato un grande equivoco, nessuna scuola (intesa come struttura, insegnanti, banchi) chiuderà”, ha spiegato  Valditara.

“Si tratta di una riforma obbligata, anche in linea con quanto definito dal precedente governo in accordo con la Commissione Europea – ha ribadito il ministro -. Noi in Italia abbiamo qualcosa come 866 reggenze, nell’arco di 9 anni avremo un dimensionamento che interesserà circa 700 autonomie in tutta Italia. Ma questo ci consegnerà di dare dignità a quelle reggenze, trasformandole in unità giuridiche dotate alla dirigenza a tutti gli effetti”.

“I dirigenti – ha aggiunto – non dovranno più stilare più bilanci relativi alle reggenze e cadranno i vincoli minimi di studenti per istituire un’autonoma scolastica. In particolare, per le scuole di montagna ci potrà essere un’autonomia scolastica con solo 100 studenti. Spetterà alle singole Regioni la decisione di come compensare. Quindi non c’è chiusura di plessi ma eliminazione progressiva delle reggenze. Grazie ai risparmi che otterremo in nove anni in un percorso che avrà inizio nel 2024-25 – ha concluso – avremo 88 milioni di euro di risparmio da reinvestire, specie nel personale. Per la prima volta non rinunceremo a risorse della scuola in favore del merito”.





Il ministro ha poi visitato  l’asilo nido ‘Parco del Vera’ a Tempera, prima dell’incontro finale a San Demetrio ne’ Vestini, sede dell’istituto comprensivo ‘Cesira Fiori’ San Demetrio-Rocca di Mezzo.

“Ritengo che sia necessario investire sulla scuola in ospedale anche in dotazioni infrastrutturali”, ha detto ancora il ministro dell’Istruzione a margine della visita al reparto di Pediatria dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove è è stata allestita un’unità che garantisce l’erogazione di lezioni a bambini e ragazzi recuperati.

“Importante – ha ribadito il ministro – consentire il collegamento e il contatto sempre costante e continuo i ragazzi e la loro struttura scolastica, i loro compagni, i loro insegnanti soprattutto per quello che riguarda le lungodegenze. Dobbiamo lavorare – ha aggiunto – per far sì che le scuole, che stanno comunque facendo un grandissimo ed eccezionale lavoro”.

“L’attenzione del governo nazionale verso L’Aquila e l’Abruzzo è sempre molto alta testimoniata da questa visita che giunge proprio alla chiusura dell’anno scolastico. Abbiamo riconosciuto e confermato oggi al Ministro, infatti, che stiamo assistendo ad un cambio di passo nel processo di ricostruzione delle scuole post sisma sbloccando finanziamenti e progetti fermi da troppo tempo che si rimpallavano da un ufficio all’altro. Insieme al sindaco e al nuovo capo della struttura tecnica di missione, abbiamo collaborato in maniera costruttiva e oggi siamo in grado di far partire gli appalti che concluderanno il processo di ricostruzione nei prossimi tempi. Il Ministro ha toccato con mano alcuni degli esempi di ricostruzione ben fatta, dove gli studenti tornano a vivere in una scuola sicura, moderna e attrezzata”,  ha detto il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio.

“È in gioco una partita importante per il futuro delle scuole abruzzesi con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati all’edilizia scolastica – ha commentato l’assessore regionale Pietro Quaresimale – Possiamo così avviare una serie di progetti importanti per far fronte alle esigenze dei Comuni, interventi che vanno dagli asili alle scuole, alle palestre, alle mense e alla manutenzione straordinaria. La presenza del Ministro oggi in Abruzzo è particolarmente significativa in chiusura dell’anno, un segnale importante dell’attenzione di questo governo verso la nostra regione, verso le esigenze legate ad un modello di istruzione che ponga sempre maggiore attenzione sullo studente, sulla realizzazione di edifici nuovi e sull’ammodernamento di quelli già esistenti, specie sotto il profilo ambientale e della connettività”.

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