SONDAGGI, PAOLUCCI: “MARSILIO E MASCI SGRADITI”; VERRECCHIA: “SINISTRA NON PERVENUTA”

10 Luglio 2023 19:07

Regione - Politica

L’AQUILA – Tempo di sondaggi e in Abruzzo il clima si fa rovente alle porte dell’importante appuntamento elettorale che vedrà, la prossima primavera, il rinnovo della Giunta regionale.

Ad animare il dibattito i dati del Governance Poll 2023, realizzato per il diciannovesimo anno consecutivo dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore, secondo cui tra i presidenti di Regione Marco Marsilio, di FdI, è in terzultima posizione, quattordicesimo sulle 17 regioni censite, al 45%, in calo di diversi punti rispetto al risultato elettorale del 2019.





Per il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci: “Il quotidiano economico più autorevole del Paese ha cristallizzato più che il gradimento, lo ‘sgradimento’ dei cittadini”; ma risponde il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia: “Il gradimento del presidente Marco Marsilio resta alto ed invariato a differenza di quanto accadeva nelle passate legislature dove i presidenti uscenti erano testati con crolli”.

Paolucci ha scritto: “Marsilio al terzultimo posto tra i presidenti di Regione, Carlo Masci sestultimo tra i sindaci d’Italia: un ottimo viatico in previsione delle elezioni del prossimo anno”. E ancora: “Gli abruzzesi hanno capito che questa classe dirigente ha fatto poco e male, in qualche caso non ha fatto proprio nulla e che rimarrà nella memoria solo per le passerelle con gli abiti firmati e le picconate a qualche vecchia fontana. Ma questa regione ha bisogno di altro e, soprattutto, ha voglia di concretezza, quella che è mancata all’Amministrazione regionale e al governo della città di Pescara di centrodestr”a.

“Il disastro della sanità abruzzese, le nomine fatte per la sola fame di poltrone, il mancato decollo delle infrastrutture e la situazione di precarietà in cui versa la Saga, priva di un direttore generale ormai da un anno, sono soltanto alcune delle ‘eredità’ lasciate dal presidente in scadenza Marsilio. Quanto alla città di Pescara, la devastazione operata sulla viabilità urbana e l’incapacità di gestire la macchina comunale, che ha avuto la sua punta dell’iceberg nel caso Trisi, sono le due ciliegine che guarniscono la torta indigesta confezionata dall’amministrazione Masci. La classifica dimostra che la propaganda del centrodestra non basta: tra meno di un anno saranno gli elettori a dare un giudizio su questo modus operandi, lustrini e paillettes non riusciranno più a giustificare il vuoto pneumatico di un’azione politica inesistente”, ha concluso Paolucci.





Per Verrecchia, invece, si tratta di un dato sostanzialmente invariato: “Un dato, a nostro avviso, che sarà incrementato nelle intenzioni di voto dopo che le opposizioni decideranno il loro candidato e la loro coalizione che – ci piace ricordare – portano molto bene al centrodestra. Paolucci e le sinistre abruzzesi stiano sereni: come accaduto in Molise accadrà in Abruzzo”.

 

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