L’AQUILA – “È quantomeno singolare che la bozza di decreto del governo sulle concessioni balneari sia stata presentata e circoli ancor prima di essere portata a conoscenza, quanto meno in via ufficiosa, alle Regioni che su quel decreto devono esprimere l’intesa”.
Lo afferma il coordinatore nazionale degli assessori al Turismo, Mauro Di Dalmazio, che su quanto sta accadendo afferma: “su una questione così delicata, che riguarda il futuro del comparto balneare e di oltre 30 mila imprese occorre la massima chiarezza e linearità”.
Per quanto riguarda poi i contenuti del decreto, “se rispondono al vero le anticipazioni che circolano – aggiunge Di Dalmazio – posso dire che la bozza contiene delle evidenti criticità”.
Sulla notizia secondo cui il governo avrebbe deciso di avviare l’interlocuzione con l’Ue, il coordinatore ribadisce che “se è cosi, possiamo dire che finalmente il governo si è determinato a fare ciò che da lungo tempo si chiedeva, e cioè interloquire con l’Unione europea per individuare i margini di tutela per le oltre 30 mila piccole e medie imprese del comparto balneare”.
“Le Regioni da subito hanno spinto in tal senso considerando che senza un intervento diretto governativo qualsiasi iniziativa sarebbe stata depotenziata. Ora bisogna essere molto decisi nell’interlocuzione – prosegue – tenuto conto anche che novità normative e provvedimenti assunti da altri Paesi su questioni similari hanno aperto nuovi scenari e margini di intervento e discussione”.
“Il settore del turismo balneare – conclude Di Dalmazio – è fondamentale per l’intero comparto turistico del Paese e lo stato di incertezza e disorientamento che grava sulle imprese del settore rappresentano una penalizzazione pesantissima dello stesso”.
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