”QUELLA NOTTE FINO ALLE 3 A PARLARE DI TUTTO” ADDIO JANNACCI, IL RICORDO DI MARCELLO SCHILLACI

di Roberto Santilli

1 Aprile 2013 07:24

Teramo -

TERAMO – I grandi uomini si capiscono senza bisogno di frequentazione.

Così è andata a Enzo Jannacci, che da qualche giorno ha smesso di ubriacare musica e poesia per un vecchio male, e Marcello Schillaci, anima e corpo della Cantina di Porta Romana, locale d’eccezione nel centro storico di Teramo.

Marzo 2007, Jannacci il milanese passa in Abruzzo a stonare come solo lui sapeva.





Applausi, applausi, solo applausi, una ‘chicca’ teatrale per palati sopraffini. A fine serata, il dottore dalle guance rosse per il vino cerca quella cantina di cui gli avevano parlato in molti. La trova, entra e si accomoda.

Ad accoglierlo c’è Schillaci, un pezzo di storia teramana e abruzzese. Meno di uno sguardo e i due si capiscono. Nel profondo.

“Ho capito immediatamente di avere a che fare con un uomo di grande umiltà – racconta Schillaci – è stata una serata molto, molto confidenziale. Abbiamo parlato fino alle 3 del mattino, come due vecchi amici che si chiudono in una cantina per dire della vita, del tempo che è passato, di quello che deve ancora venire”.

Il ristoratore ammette che “la sua morte mi ha colpito, è come se fosse andato via un amico di sempre. Jannacci non era solo un grande artista – afferma – Jannacci era soprattutto una persona straordinariamente semplice. La sua grandezza, la sua semplicità”.





“Quella notte ho dovuto dirgli tutti i nomi delle persone nelle fotografie sulle pareti della cantina – continua nel suo racconto Schillaci – più le storie di quelle persone. Evidentemente le pennette ai gamberi di fiume e il vino lo avevano rimesso a nuovo dopo una serata faticosa in teatro”.

“Gli piaceva la cantina, si capiva, per lui era naturale starsene ore e ore in un locale a parlare di qualsiasi cosa con una persona mai incontrata prima”, va avanti Schillaci.

“Non dimenticherò mai quell’incontro. Ciao Enzo, grazie per avermi fatto fare tardi insieme a te”, conclude.

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