L’AQUILA – Anche quest’anno, come ogni anno, il gruppo Tracturo3000 ha raccolto l’adesione di diversi appassionati camminatori accorsi da tutta Italia e dall’estero, e suscitato l’interesse di ricercatori impegnati nello studio delle transumanze contemporanee che si sono uniti al cammino lungo il Tratturo Magno. Insieme, hanno ripercorso l’intero Tratturo e camminato lungo gli oltre 244km che caratterizzano il percorso da L’Aquila a Foggia attraversando le aree interne di Abruzzo, Molise e Puglia.
Qui di seguito il racconto dell’origine dell’iniziativa, dell’intero percorso fatto dai camminatori e un appello alle tre regioni di Abruzzo, Molise e Puglia affinché “si stipuli un accordo di programma per la pianificazione integrata e partecipata che renda il Tratturo Magno di nuovo fruibile da tutti per tutto l’anno.
LA XIX EDIZIONE DEL CAMMINO LUNGO IL TRATTURO MAGNO
Transumanza, da trans (oltre, al di là) e humus (terreno), cambiare suolo, terreno: è questo il nome della pratica millenaria dei pastori che d’inverno muovevano le loro greggi dai pascoli ghiacciati di montagna a quelli verdi a fondo valle, e, in primavera, dai pascoli a fondovalle a quelli verdi di montagna. Esistono due tipi di transumanze: la transumanza verticale, che comporta lo spostamento delle greggi e altri capi di bestiame per brevi tratti dalle montagne alle valli circostanti (e viceversa), e la transumanza orizzontale, che invece prevede lo spostamento delle greggi per centinaia di chilometri attraverso intere regioni.
In Italia la pratica della transumanza orizzontale è stata realizzata fino ai primi anni del 1970, ed era una vera e propria epopea di migliaia di pastori e milioni di pecore, che a Settembre, attraverso 5 grandi vie verdi, i cinque regi tratturi (il regio Tratturo Magno, il Cinturelli-Montesecco, il Celano Foggia, il Pescasseroli – Candela e il Casteldisangro – Lucera), dai pascoli ghiacciati dell’Abruzzo montano scendevano verso i pascoli verdi del Tavoliere delle Puglie. I cinque regi tratturi istituiti dagli Aragonesi durante il regno di Napoli oltre cinque secoli fa, sono tuttora beni comuni demaniali inalienabili, larghi 111 metri (60 passi napoletani) e costellati di un immenso patrimonio paesaggistico, architettonico e storico-culturale che a tutt’oggi rappresenta una testimonianza straordinaria del passaggio millenario dei pastori in transumanza, transumanza che dal 2019 è divenuta patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.
IL TRATTURO MAGNO E TRACTURO 3000
Il Tratturo Magno è il più lungo dei 5 regi Tratturi e l’unico che tocca e costeggia il mare. É tutt’ora un bene comune inalienabile costellato di un patrimonio paesaggistico e storico culturale magnifico che rappresenta una risorsa straordinaria per le tante comunità locali che vivono le aree interne attraversate dal cammino e che oggi sognano un futuro più sostenibile e si impegnano per la rigenerazione e il rilancio dei propri territori, da troppo tempo afflitti da abbandono e mala gestione.
È con dedizione, passione e amore per la propria terra che, da ormai 19 anni, seguendo l’intuizione e gli anni di impegno profusi per i beni comuni e il mondo rurale del compianto dott. veterinario Pierluigi Imperiale, il gruppo Tracturo3000, – composto da amici e appassionati di Abruzzo (L’Aquila, Vacri, Lanciano, Vasto), Molise (Petacciato e San Martino in Pensilis) e Puglia (Serracapriola e San Paolo di Civitate) ripercorre a piedi il Tratturo Magno da L’Aquia a Foggia, in un cammino di rievocazione della Transumanza e di rivalorizzazione del mondo rurale e della sua cultura e delle aree interne attraversate dal percorso.
LE DIECI TAPPE DEL CAMMINO DA L’AQUILA A FOGGIA
I camminatori della XIX Edizione del Cammino di rievocazione della transumanza lungo il Tratturo Magno, sono partiti anche quest’anno, come ogni anno, il 29 settembre dall’Aquila e sono arrivati a Peltuinum nel tardo pomeriggio, dove sono stati salutati e accolti dal sindaco di Prata D’Ansidonia e dalla pro loco del paese che ha offerto loro un aperitivo tratturale. Questa prima giornata di cammino è stata caratterizzata da uno spirito di allegria, condivisione e conoscenza reciproca sotto un sole splendente e di buon auspicio, attraverso i paesaggi più selvaggi e suggestivi del territorio montano aquilano.
Il 30 settembre, i camminatori sono poi ripartiti da Peltuinum alla volta di Capodacqua. Questa seconda tappa è la più breve ma tra le più ardue a causa di una discesa con una pendenza importante. I camminatori, in numero ridotto rispetto alla prima giornata, sono stati uniti, affiatati e hanno affrontato il percorso con tenacia e ardore, sempre accompagnati dal sole.
La terza tappa, da Capodacqua a Rosciano, il primo Ottobre, è stata invece la più lunga e la più ardua, segnata da pioggia battente soprattutto a metà percorso, e caratterizzata dal dislivello più duro di tutto il cammino che ha messo a dura prova i transumanti, i quali, arrivati a Forca di Penne, nei pressi della Torre Tratturale, il punto più alto e tra i più suggestivi del Tratturo Magno, hanno incontrato il pastore Giovanni Luciani con il suo gregge di oltre 500 pecore. All’arrivo della terza tappa, i camminatori sono stati accolti dalla cantina Marramiero, che ha offerto loro un copioso aperitivo di benvenuto e un tour delle cantine nelle quali il maestro Mario Canci ha deliziato il pubblico suonando dei brani pastorali con zampogna e piffero.
Il 2 ottobre, quarta tappa del cammino, i transumanti sono poi ripartiti da Rosciano per arrivare a Vacri. Investiti da una bomba d’acqua in mattinata hanno trovato rifugio e accoglienza presso il circolo ippico abruzzese. Giunti a Vacri, sono stati accolti dal comitato di San Vincenzo che ha offerto loro come ristoro dell’ottimo pane olio e pomodoro, in pieno stile tratturale.
La quinta tappa del 3 Ottobre, è ripartita da Vacri ed è arrivata a Lanciano. I camminatori, dopo la colazione offerta dal comitato di San Vincenzo e i saluti del Consiglio comunale del paese, sono ripartiti di buona lena accompagnati dagli amici del CAI di Lanciano, passando per i territori di Canosa Sannita, Frisa e Arielli e accolti dalle pro loco e dalle amministrazioni locali di questi paesi, e raggiunti dai pastori Ennio e Manuel Di Francesco e dal loro gregge. Sono poi arrivati a Costa di Chieti dove la famiglia Di Caro li ha omaggiati con un ricco aperitivo in quella che diventerà la casa museo della Transumanza. A Lanciano gli amici del CAI hanno poi organizzato la prima notte della Transumanza che è stata allietata dalle musiche del gruppo le Terre del Sud dell’amico Mimmo Spadano con canzoni tipiche abruzzesi.
Il giorno successivo, per la sesta tappa del 4 Ottobre, i transumanti sono ripartiti da Lanciano e diretti a Vasto, hanno oltrepassato il fiume Sangro e deviato leggermente dal tracciato per fermarsi al cimitero inglese dove si son concessi qualche minuto di riflessione sull ‘assurdita della guerra, per dire no a tutte le guerre. All’arrivo a Casalbordino Lido, sono stati poi accolti dagli amici del CAI di Vasto e, in serata, hanno potuto gustare il famoso brodetto alla vastese.
La settima tappa da Vasto a Petacciato del 5 Ottobre è stata segnata dall’allerta meteo: pioggia e vento estremi hanno costretto gli organizzatori dell’accoglienza all’arrivo a Petacciato a soccorrere i camminatori che comunque hanno voluto percorrere l’ultimo tratto a piedi, accolti poi nel Salotto Culturale di Petacciato dal calore e dal sorriso della proprietaria.
il 6 Ottobre, durante l’ottavo giorno di cammino da Petacciato ai territori tra Cliternia Nuova e San Martino in Pensilis, al 10’km, una tromba d’aria ha riversato sui camminatori pioggia, grandine e vento che li ha costretti a una battuta di arresto fino all’ora di pranzo. Ripartiti, nel pomeriggio, hanno attraversato i territori di Guglionesi e, colpiti da una seconda bomba d’acqua, sono stati prontamente soccorsi dagli amici di San Martino in Pensilis che hanno offerto loro un aperitivo di benvenuto prima della cena in un locale tipico del paese dove, insieme agli amici di Vasto, San Martino in Pensilis e Serracapriola hanno potuto mangiare la tipica pampanella Molisana.
Il 7 ottobre, giorno della nona tappa, i camminatori sono poi ripartiti da san martino in Pensilis per raggiungere i territori di Serracapriola in località passo san Giacomo. Qui gli amici della Pro loco di serracapriola hanno accolto i camminatori offrendo loro mozzarelle, caciocavallo torte rustiche e taralli. i camminatori sono poi arrivati presso la dogana delle pecore di san paolo di Civitate e terminato la tappa presso la Masseria Difensola.
L’8 ottobre i camminatori, dopo oltre 244km di cammino, sono infine arrivati a Foggia, presso la storica piazza dell’epitaffio, dove l’Ufficio tratturi della regione puglia e il sindaco con l’intera amministrazione comunale di Foggia hanno accolto i transumanti con un evento all’insegna di musiche e danze tradizionali legati alla transumanza.
Il cammino non sarebbe stato possibile se non grazie al supporto delle amministrazioni dei vari comuni attraversati dal Tratturo Magno, e all’impegno e al supporto delle tante organizzazioni e pro loco locali che hanno partecipato all’iniziativa accompagnando i camminatori lungo tutto il percorso, organizzando eventi di accoglienza e supportando gli organizzatori con la logistica legata a pranzi, cene e pernottamenti lungo tutto il cammino.
L’APPELLO ALLE TRE REGIONI DI ABRUZZO, MOLISE E PUGLIA PER IL RIPRISTINO, LA CURA E LA RIVALORIZZAZIONE DEL TRATTURO MAGNO
A conclusione di questa XIX Edizione del cammino lungo il Tratturo Magno, organizzata in memoria del dott. Imperiale, i componenti del gruppo Tracturo3000 e tutte le organizzazioni e le amministrazioni locali che hanno supportato l’organizzazione di questo cammino, lanciano un appello alle regioni di Abruzzo, Molise e Puglia perché si realizzi un accordo di programma tra le tre regioni. Questo dovrà unire in un lavoro congiunto gli uffici regionali competenti intorno alla realizzazione di un piano di azione locale che sancisca tra le tre regioni unità di intenti per uno sviluppo sostenibile dei territori attraversati dal Tratturo Magno, e stabilisca conformità di segni, strumenti e interventi lungo l’intero percorso del Regio Tratturo. questo piano di azione dovrà individuare micro-interventi infrastrutturali eco-socio sostenibili che garantiscano la percorribilità e fruibilità dell’intero tracciato, perché il Tratturo Magno torni a essere percorribile e fruibile da tutti per tutto l’anno.
L’accordo di programma e il piano di azione locale dovranno essere accompagnati da protocolli di ‘intesa da far sottoscrivere agli oltre 50 comuni interessati dal cammino, e relative pro loco e organizzazioni locali, perché tutti aderiscano all’accordo di programma, e partecipino alla realizzazione e alla manutenzione degli interventi sui tratti specifici di loro competenza, definiti ed elaborati dal piano di azione locale all’interno dell’accordo di programma che le tre regioni dovranno impegnarsi a stipulare.
Il gruppo tracturo3000, composto da appassionati e professionisti di varie discipline, resta a disposizione e a supporto delle tre regioni per la definizione dell’accordo di programma, dei protocolli di intesa e del relativo piano di azione locale e dei necessari interventi di segnaletica e micro-infrastrutturazione del cammino.
Solo con il coinvolgimento delle comunità locali attraversate dal Tratturo Magno saranno possibili una governance inclusiva e una pianificazione integrata inter-regionale che permetta la realizzazione di interventi congiunti di ripristino e rivalorizzazione del tracciato, perchè il Tratturo Magno torni ad essere un cammino fruibile da tutti per tutto l’anno, uniti, verso un futuro piú sostenibile da riscoprire camminando.
- CAMMINO DEL TRATTURO MAGNO: CONCLUSA 19ESIMA EDIZIONE DA L’AQUILA A FOGGIA, IL RACCONTO DEL VIAGGIOL'AQUILA - Anche quest'anno, come ogni anno, il gruppo Tracturo3000 ha raccolto l'adesione di diversi appassionati camminatori accorsi da tutta Italia...