L’AQUILA – Comincia per davvero, al di là degli annunci, la battaglia legale contro rumori molesti e musica alta durante la movida aquilana in centro storico. Infatti c’è una citazione in tribunale per danni di 300mila euro da parte di una coppia di residenti i quali avrebbero patito danni alla salute per due anni di fracasso e hanno chiamato in causa la società aquilana che gestisce un locale vicino alla fontana luminosa, “Essoquissi”, citato in via diretta per i rumori, mentre il Comune dell’Aquila è stato citato “sull’assunto che l’Ente sarebbe corresponsabile, per omissione di controlli, dei danni asseritamente subìti dagli attori a causa dei rumori molesti provenienti dai locali e dagli spazi utilizzati dalla s.a.s. “Essoquissi””.
Il locale citato in questione è “Bottiglieria Lo Zio” a fronte di contestazioni tutte da provare davanti al giudice in questa causa che è una sorta di apripista a fronte di un disagio generale.
Il Comune, con una delibera di giunta, ha deciso di opporsi alla richiesta dando mandato all’ufficio legale dell’ente contro il ricorso presentato dall’avvocato Fausto Corti il quale ha confermato il quadro giuridico di questo contesto. A fronte di questa causa civile ci sono comunque tanti altri residenti del centro che segnalano fatti simili con giovani che vomitano e orinano presso le loro abitazioni.
Una richiesta molto pesante che poggia sul venir meno della possibilità di riposare nelle ore notturne ma ci sono state proteste anche per altri comportamenti molesti in barba alle più elementari regole per la tutela dell’igiene come bisogni fatti per strada. Il comportamento di alcuni clienti, va detto, non è certo attribuibile alla gestione del locale, che gode di buone recensioni, ma rende l’idea del degrado delle notti aquilane.
Nel mirino, più in particolare, il Comune per non essere intervenuto in maniera decisa “a fronte dell’evidente superamento dei limite di 50 decibel”, per rumori di qualunque natura previsto dalla legge nonostante i solleciti. Limite che dopo mezzanotte si abbassa ancora.
Il limite può essere superato, infatti, solo con una deroga che il Comune dell’Aquila ha predisposto solo in occasione delle manifestazioni della Perdonanza come i Cantieri dell’immaginario scelta che deve essere motivata con il valore culturale o religioso dell’evento. Per il resto non sembrano esserci altre deroghe.
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