TERAMO – Dopo tanta attesa e grandi ritardi accumulati nell’iter, si sono svolti lunedì e martedì i colloqui del concorso pubblico per titoli ed esami per i nuovi direttori generali di Teramo e di Pescara, dove intanto i titolari uscenti, rispettivamente Maurizio Di Giosia e di Vincenzo Ciamponi, sono già scaduti entrambi dall’incarico. L’obiettivo della Regione Abruzzo è quello di chiudere la partita in tempi stretti, entro il mese.
Hanno risposto al bando indetto il 22 maggio e scaduto il 12 giugno, ben 48 candidati, tutti nomi pesanti della sanità abruzzese e nazionale, ma parte di essi non si sono presentati al colloquio. Il bando, va rimarcato, è valido per tutte e quattro le Asl, ovvero anche per quelle di Chieti, e L’Aquila, ma l’urgenza è ora quella di dare una guida alle aziende sanitarie di Pescara e Teramo.
Spicca intanto il fatto che non si è presentato al colloquio, fissato ieri alle 11, il dg uscente di Pescara Ciamponi, scaduto il 20 luglio, e rimpiazzato provvisoriamente dal direttore sanitario, Antonio Caponetti. Del resto Ciamponi aveva pubblicamente annunciato di voler fare un passo indietro, e a pesare sulla scelta anche il suo essere coinvolto in due indagini della Procura di Pescara sugli appalti della sanità.
Altro aspetto eclatante è che non ha nemmeno fatto domanda il direttore generale della Asl provinciale dell’Aquila, Ferdinando Romano, il cui esame di metà mandato era previsto per giugno, ma in merito non si hanno avute ancora notizie. E ciò conferma le insistenti voci che lo volevano con la valigia in mano, in una fase in cui subisce attacchi furenti delle opposizioni di centrosinistra e dei sindacati, per i tanti problemi della Asl dell’Aquila, vittima dell’attacco hacker con il blocco del sistema informatico, e con il furto di oltre 550 giga di dati sensibili di medici e pazienti.
In corsa invece Di Giosia, che ha sostenuto il colloquio lunedì alle 14, e che punta alla riconferma a Teramo, potendo esibire buoni risultati della sua gestione, terminata l’8 luglio, con subentro come facente funzione del direttore amministrativo Franco Santarelli.
Punta alla riconferma anche il direttore generale della Asl provinciale di Chieti, Thomas Schael, il cui mandato termina a settembre, e che ha sostenuto il colloquio ieri alle 14.
A seguire dunque i nomi degli altri candidati: Angelo Aliquò, Paolo Anibaldi, Domenico Antonelli, Maria Carmen Azzolina, Riccardo Baci, Angelo Barbato, Valeria Brambille, Maria Capalbo, Franco Caracciolo, Emanuele Ciotti, Simona Dei, Pietro Derrico, Carlo Di Giambattista, Gerardo Di Martino, Raffaele Di Nardo, Maria Bernadette Di Sciascio, Laura Figorilli, Maria Anna Fiocco, Oreste Florenzano, Valterio Fortunato, Enrico Frisone, Riccardo Giammanco, Vincenzo Giugno, Giovanni Gorgoni, Vincenzo Carlo La Regina, Salvatore Lopresti, Antonello Maraldo, Francesco Marchitelli, Isabella Mastrobuono, Vero Michitelli, Nicola Nardella, Mauro Palmieri, Raimondo Pinna, Joseph Polimeni, Sabrina Pulvirenti, Pietro Quinto, Francesca Rancitelli, Flavio Maria Roseto, Mario Sanò, Fabio Sebastiano, Antonella Siragusa, Stefano Spadano, Giovanni Stroppa, Giuseppe Antonio Torzi e Roberta Volpini
La commissione d’esame, nominata con un decreto del 10 luglio dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, anche qui in sensibile ritardo, è composta, nel ruolo di presidente, da Emanuela Grimaldi, direttore del Dipartimento di Presidenza Regione Abruzzo, da Marta Branca, componente designato da Agenas, dal professor Claudio Ferri, componente indicato dall’Università degli Studi dell’Aquila, e dal professore Tommaso Staniscia, componente indicato dall’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti-Pescara.
Terminate le procedure di valutazione, la Commissione deve ora predisporre quattro rose di
idonei, da pubblicare in ordine alfabetico, una per ogni Azienda sanitaria, trasmettendole, unitamente ai verbali dei lavori, al Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, che procederà alla nomina per decreto dei direttori generali.
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