FRANCAVILLA AL MARE – Omesso versamento dei canoni enfiteutici, nei guai nove ex assessori del Comune di Francavilla al Mare (Chieti).
Il nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Chieti ha depositato al sostituto procuratore Giuseppe Falasca l’informativa conclusiva relativa all’omessa riscossione dei canoni da parte dell’Ente.
L’attività fa seguito a precedenti indagini che hanno evidenziato gravi irregolarità relative all’illecito ricorso a operazioni di factoring e all’affidamento della piscina comunale a una società privata senza alcun corrispettivo con ingenti danni erariali per un importo complessivo di oltre 1,1 milioni.
Le indagini hanno fatto emergere una grave e ripetuta inerzia da parte del Comune di Francavilla che a oggi non avrebbe mai intrapreso le previste attività di accertamento dei canoni enfiteutici dovuti da quei cittadini che nel tempo hanno avuto in uso aree territoriali di proprietà dell’amministrazione comunale limitandosi in casi sporadici ad accertare solo gli importi dei censi inerenti istanze di affrancazione prodotte da singoli utenti, comportando di fatto la prescrizione dell’attività di riscossione delle somme dovute le annualita’ dal 2001 al 2005.
Per abuso d’ufficio sono stati denunciati nove componenti la giunta municipale i quali, con alcune deliberazioni del 2005, avrebbero procrastinato senza monito l’avvio delle attività di accertamento e riscossione.
La segnalazione è stata inoltrata anche alla Procura della Corte dei Conti per il rilevante danno erariale nei confronti del Comune di Francavilla.
I CHIARIMENTI DELLA FINANZA
Nell’ambito dell’indagine sui canoni enfiteutici non versati al Comune di Francavilla al Mare, la Guardia di Finanza di Chieti ha reso noto, questo pomeriggio, che il danno erariale segnalato, ovvero oltre 1,1 milioni di euro, è riferibile agli anni 2005 e 2006 per circa 350 mila eruo mentre la restante parte, già prescritta, è stata calcolata in via equitativa.
Inoltre le delibere di Giunta comunale che hanno evidenziato precise responsabilità nei confronti dei nove ex amministratori denunciati per abuso d’ufficio, sono riferibili all’anno 2005.
Al vaglio dell’autorità giudiziaria, fa poi sapere la Finanza, è finita anche la posizione dei successivi amministratori comunali che con la loro inerzia non si sono di fatto attivati a tutt’oggi per accertare e riscuotere i canoni.
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