MALTEMPO: MORTE DI SABATINO, PROCURA TERAMO APRE INCHIESTA

4 Marzo 2011 19:06

Teramo - Cronaca




TERAMO – Il collaudo del sottopasso e la segnaletica posizionata dall’Anas a impedimento del transito verso il tunnel dove è morto annegato l’automobilista teramano Pietro Di Sabatino, sono al centro dell’inchiesta aperta dalla Procura di Teramo. Il sostituto procuratore Davide Rosati ha incaricato il nucleo di polizia giudiziaria della Polstrada di Teramo di acquisire tutta la documentazione relativa alla realizzazione del cavalcavia del raccordo alla statale 80 Teramo-Giulianova dove si è verificata la tragedia. In particolare, il magistrato vuole chiarire gli aspetti progettuali, se sono state eseguite tutte le prove tecniche al completamento e soprattutto se sono state sottoposte a collaudo le due pompe di sollevamento presenti e che in queste ore sono sotto accusa per malfunzionamento.





Sull’incidente che ha provocato il decesso del noto gallerista di 75 anni, la Procura vuole capire se la segnaletica fosse visibile e chiara e se ci fossero, in uscita dal casello autostradale di Giulianova-Mosciano dell’A14 barriere di sicurezza a chiusura del senso di marcia verso il tunnel. Si tratta di dettagli utili a spiegare come Pietro Di Sabatino, la notte tra mercoledì e giovedì, ventiquattro ore dopo l’allagamento, abbia potuto imboccare per errore la strada che conduce al sottopasso. Intanto l’autopsia, eseguita nel pomeriggio, ha stabilito che l’automobilista è deceduto per asfissia da annegamento: la melma nell’acqua, che aveva raggiunto un livello superiore ai 4 metri, gli ha impedito di venire fuori dal muro d’acqua, nonostante fosse riuscito a scendere dal mezzo.

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