MARIA ROSARIA, MISSIONARIA AQUILANA IN BURUNDI: ”L’AFRICA TI METTE IN GINOCCHIO, MA TI DA’ FORZA”

di Marianna Galeota

8 Novembre 2013 07:56

L'Aquila -




L’AQUILA – “L’Africa fa male. Ti mette in ginocchio e, spesso, ti spezza”.





È il racconto di Maria Rosaria Del Boccio, insegnante aquilana originaria di Trasacco e missionaria della onlus del capoluogo ‘Helpsenzaconfini’ che, da oltre 10 anni, opera in Burundi per portare medicinali, cibo e sementi alle popolazioni del posto.
 
La Del Boccio e i volontari dell’associazione volano a Bujumbar due volte l’anno, in aprile e in agosto, per sostenere l’orfanotrofio di Gitega, diretto da don Leonardo, missionario italiano che da molti anni aiuta gli orfani della cittadina a 100 chilometri dalla capitale.
 
“Il primo impatto, quando arrivi in Burundi, è una sensazione forte che ti pervade dal profondo – racconta la Del Boccio – Non è un’esperienza che resta lì, ma è l’inizio di un incontro con se stessi”.
 
Un’esperienza dalla quale non si torna indietro, quella del missionario, che ti cambia irreversibilmente e ti rende migliore, spostando il baricentro di tutta la vita vissuta fino a quel momento. 
 
“Quando sono entrata per la prima volta in quell’orfanotrofio dove c’erano non solo bambini senza famiglia, ma anche piccoli affetti da gravi handicap, mi sono messa in ginocchio – afferma –  Mi sentivo impotente ma, contemporanemente, trovavo la forza per  fare tutto ciò che era nelle mie possibilità”. 
 
La Helpsenzaconfini onlus, presieduta da Francesco Barone, docente dell’Università dell’Aquila, raccoglie fondi e donazioni tramite il suo sito http://www.helpsenzaconfinionlus.net/ e per mezzo delle quote annuali dei suoi tesserati.
 
Grazie a Filippo Castelluccia, inoltre, professore di inglese presso l’ateneo aquilano, organizza seminari per gli studenti per una viva sensibilizzazione alla solidarietà.
 
“L’anno scorso abbiamo realizzato un laboratorio e una scuola di cucito per le donne del posto – dice la Del Boccio – Ma il nostro impegno non si ferma mai: aiutiamo tre orfanotrofi e ogni anno cerchiamo iniziative nuove da realizzare. Portiamo medicinali, sementi e compriamo mucche da latte per poter nutrire i bambini che hanno stomaci delicati e non tollerano il latte in polvere”. 
 
Piccoli gesti e azioni che, giorno dopo giorno, possono contribuire a cambiare un mondo che vede ancora milioni di bambini fare chilometri e chilometri a piedi per bere acqua potabile.
 
“Li vedi camminare a bordo strada portando sulle spalle altri bambini, con le borracce tra le mani e il sorriso sul viso. È incredibile vedere la loro gioia, nonostante la disperazione che li circonda – conclude – Sorridono, cantano, ballano e si mettono in fila solo per avere in dono una caramella. Sanno apprezzare il poco che hanno, mentre noi siamo alla continua ricerca di quel poco che ci manca che, spesso, è il superfluo”. 
 
Per contribuire a portare un nuovo sorriso sui visi di quei bambini, oltre alle donazioni tramite il sito, si potrà partecipare a una cena benefica, organizzata per il prossimo 20 novembre al ristorante Woki Woki dell’Aquila, dal costo di 20 euro. Il ricavato della serata andrà alla onlus Helpsenzaconfini.
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