MIGRANTI: GIORDANO PRESENTA LIBRO A PESCARA, ”PROFUGHI RENDONO PIU’ DROGA”

15 Maggio 2016 16:59

Pescara - Politica

PESCARA – “Il business degli immigrati rende più della droga, lo dicevano quelli di Mafia Capitale ed è vero. E parliamo di un business che determina l’invasione continua del nostro paese, un’invasione che non si risolve perché c’è troppa gente che ci guadagna sopra e in questo modo ci stiamo facendo portare via il paese”.

Lo ha detto il giornalista Mario Giordano, direttore del Tg4, che ha presentato a Pescara, nel Museo delle Genti d’Abruzzo, nella strapiena Sala Barberini, il suo libro Profugopoli, quelli che si riempiono le tasche con il business degli immigrati, incontro promosso dal capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, citato nel libro di Giordano per le sue battaglie in Abruzzo, alla presenza del presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo, del presidente della Commissione speciale Immigrazione Emilio Iampieri, con la partecipazione del capogruppo comunale di Forza Italia Marcello Antonelli, del vicecapogruppo Vincenzo D’Incecco e del consigliere Fabrizio Rapposelli.





Ad aprire i lavori è stato il capogruppo Sospiri, che ha ricapitolato con i numeri la situazione in Abruzzo: “Pensate che solo per il 2016 lo Stato ha previsto di riversare sull’Abruzzo poco meno di 3mila nuovi presunti profughi, poi in realtà saranno il doppio con la chiusura della rotta balcanica; 3mila persone di cui in realtà solo il 2-3 per cento ha realmente diritto all’asilo politico, perché il resto sono migranti economici, sempre povera gente, ma non è detto che possiamo ospitarli tutti. Ora, lo Stato ha stanziato, per mantenere questi 3mila presunti profughi, 30milioni di euro, una torta enorme, sproporzionata se pensiamo che in Abruzzo ci sono 150mila corregionali in stato di assoluta povertà, gente che non inizia neanche il mese, che non ha neanche gli spiccioli per fare la spesa, e noi abbiamo a disposizione appena 16milioni di euro per assisterli. Dunque 16milioni di euro per 150mila persone abruzzesi contro i 30milioni di euro per meno di 3mila immigrati. E se lo diciamo ci accusano di essere razzisti, e invece assistiamo a un razzismo al contrario, dove ci impediscono anche di parlare del problema. E intanto la situazione esplode, come sta accadendo a Penne dove c’è una casa di riposo per anziani, che pagano una retta, destinata anche a persone indigenti; la Asp che la gestisce decide di tuffarsi nel business degli immigrati, imponendo una convivenza impossibile tra anziani e immigrati, i Nas chiudono una parte dello stabile. E il risultato è che la Asp decide di sbattere fuori gli anziani, trasferiti a Guardiagrele e si tiene gli immigrati. E l’assessore Sclocco si è offesa perché ho definito tutto ciò una vergognosa deportazione, che è la verità”.

Forza Italia nel corso dell’incontro ha anche presentato la sua proposta per contenere il fenomeno, “oggi le procedure per l’esame delle richieste di asilo politico sono lunghissime perché fanno tutte capo ad Ancona – ha illustrato il presidente Iampieri -. Noi abbiamo proposto di istituire una sotto-commissione in Abruzzo per raddoppiare il lavoro”. “Profugopoli è tutto questo – ha detto Giordano -, l’Abruzzo è una delle poche zone in cui avete dei consiglieri regionali, soprattutto Sospiri, che si stanno battendo ed è raro. Noi oggi siamo di fronte a un sistema che fa arricchire le cooperative sociali, ci sono gruppi che fatturano, grazie all’accoglienza dei presunti profughi, anche 100milioni di euro, a fronte di imprese italiane che fatturano meno di 2milioni di euro, e sono gruppi giganteschi che muovono appalti, lavori, voti. E in questo assetto si inseriscono gli avventurieri, pensate che in Sicilia, a Salemi, il business degli immigrati è gestito dall’Associazione Folkloristica Salemi Bedda che è specializzata in mandolino, tamburello, tarantella e ora nella gestione degli immigrati. Cominciamo a chiamare quelle persone con il loro nome, non sono immigrati, ma sono clandestini con la clausola italiana del ‘richiedenti asilo’, una condizione che permette loro di presentare domanda, poi passano 8-12 mesi, anche due anni prima che la domanda viene esaminata, e per stabilire che un senegalese non scappa dalla guerra perché in Senegal la guerra non c’è, ma ci vogliono due anni per dirlo. Se la domanda viene respinta, allora si può presentare ricorso, primo grado, secondo grado, passano intanto 5 anni, durante i quali quell’immigrato vive con i soldi degli italiani, e seppure viene respinta definitivamente l’istanza, l’immigrato viene comunque lasciato libero di girovagare nelle nostre città. Poi succede come a Pescara e Montesilvano, dove gli immigrati vengono accolti in strutture sul mare, e dietro queste scelte c’è la speculazione immobiliare. Gli italiani sono disposti a ospitare, ma nella misura in cui ne abbiamo le possibilità; se poi lo diciamo diventiamo i ‘cattivi’. E Pescara è un modello che si replica in tutto il paese, con alberghi trasformati in centri di accoglienza solo per fare business”.

“Dinanzi agli arrivi continui di presunti profughi – ha ricordato poi Sospiri – abbiamo chiesto all’assessore Sclocco perché non si frapponeva a scelte sconsiderate. Questo finchè non abbiamo capito che oggi il business riguarda anche la Regione che sta rispondendo ai bandi, la Regione Abruzzo è diventata la cooperativa che partecipa ai bandi delle prefetture utilizzando i nostri asili e le case di riposo, ossia il nostro patrimonio, dunque l’Abruzzo è la regione in cui lo sfruttamento del dramma degli immigrati lo fa  l’Ente pubblico, e spero che a breve il Presidente Cantone cominci a togliere la polvere sulle istanze che gli abbiamo mandato”.





“La cosa non riguarda solo Cantone – ha aggiunto Giordano – perché da un anno c’è una Commissione d’inchiesta parlamentare che dovrebbe indagare sugli abusi dell’accoglienza e invece dopo un anno ha solo acquisito il mio libro. Oggi si sta portando avanti l’invasione del nostro paese, nel momento storico peggiore, ossia in piena guerra dichiarata dal terrorismo islamico”.

 

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