CASTELLUCCIO DI NORCIA – Le imprese aquilane Dava e Taddei spa in ati con la Edil Moter saranno protagoniste della ricostruzione post sisma di Castelluccio di Norcia in Umbria, gioiello degli Appennini, celebre nel mondo per le lenticchie e le fioriture che colorano l’altopiano, devastato dal terremoto del 2016.
Un progetto all’avanguardia, da 60 milioni di euro complessivi, che prevede la realizzazione di una grande piastra di 6.500 metri quadrati che poggerà su circa 300 isolatori sismici al di sopra dei quali saranno poi ricostruiti gli immobili privati e gli spazi pubblici, ovvero ben 17 aggregati edilizi e 144 unità immobiliari, la chiesa di Santa Maria Assunta, l’oratorio del Santissimo Sacramento, nonché le opere pubbliche primarie e i sottoservizi.
La consegna dei lavori è avvenuta ieri, alla presenza del commissario straordinario alla costruzione post sisma Centro Italia, Guido Castelli, e il progetto è stato di nuovo illustrato alla cittadinanza di Castelluccio che ha partecipato numerosa all’appuntamento. Tra i presenti, oltre agli amministratori comunali di Norcia, anche il Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e il direttore del territorio regionale, Stefano Nodessi Proietti. Alla firma della consegna lavori, l’aquilano Danilo Taddei, titolare Dava e Taddei spa.
“Realisticamente, a iniziare da oggi, penso che fra tre anni potremmo rifotografare Castelluccio di Norcia come era prima, meglio di prima e soprattutto abitato – ha assicurato l’ingegnere Massimo Conti della Enarconti, uno dei progettisti. “Tra il 2027 e il 2028 – ha aggiunto il professionista – riteniamo che sia una data congrua per avere tutto completato per quanto concerne il nostro intervento. Poi la rifinitura esteriore degli edifici sarà demandata ai privati che giustamente vorranno personalizzare le loro abitazioni”.
“Si avvia la vera ricostruzione di Castelluccio di Norcia che renderà questo posto uno dei luoghi più sicuri del mondo – ha commentato Castelli. Vengono consegnati i lavori del primo applicativo, vale a dire si inizierà a intervenire sui muri di contenimento, sulle strade e sui sottoservizi, opere propedeutiche per passare poi alla realizzazione delle piastre antisismiche sulle quali sarà ricostruito il centro storico del borgo”.
“Qui a Castelluccio di Norcia il livello istituzionale, tecnico e antropologico hanno dato il meglio di sé – ha detto ancora il commissario Castelli – La comunità, ben 117 proprietari, ha saputo lavorare insieme, con uno splendido esempio di connubio tra pubblico e privato, che ci consente oggi di celebrare l’avvio del cantiere che riporterà questo splendido borgo a rinascere in piena sicurezza. Diamo inoltre dimostrazione che è possibile innovare ricostruendo e ricostruire innovando. Castelluccio non è un posto come gli altri: l’Italia intera ci guarda. Quello che stiamo realizzando non è solo un progetto unico e all’avanguardia, ma anche la proposizione per cui la vera tutela di un patrimonio naturalistico come quello del ‘piccolo Tibet’ dei Sibillini, passa necessariamente attraverso il presidio umano”.
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