FESTA RIVOLUZIONE: SOSPIRI, ‘150 MILA EURO PER EVENTO 10 GIORNI E’ COSTO CONGRUO, E GRANDE SUCCESSO’

9 Ottobre 2019 13:55

Pescara - Politica

PESCARA – “Penso che l'Abruzzo e non solo abbiano apprezzato questa iniziativa. Ho ancora nelle orecchie il rumore scrosciante degli applausi di migliaia e migliaia di cittadini e ho ancora gli occhi stanchi per la lettura di tutti i quotidiani nazionali e la visione di tutti i tg nazionali e di decine di spettacoli di approfondimento che hanno ricollocato l'impresa di Fiume che è stata un grande evento del secolo scorso con al centro un uomo eccezionale come Gabriele D'Annunzio che in tutta Italia e in tutto il mondo viene studiato, analizzato e approfondito”. 

Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, nel tracciare un bilancio di chiusura della “Festa della Rivoluzione – D'Annunzio torna a Pescara”, che si è svolta nel capoluogo adriatico.
 
All'iniziativa, nella sede pescarese del Consiglio regionale, hanno preso parte, oltre a Sospiri, i consiglieri regionali Guerino Testa e Vincenzo D'Incecco, il sindaco di Pescara Carlo Masci, Franco Pomilio titolare della società Pomilio Blumm e alcuni degli ospiti che hanno preso parte alla rassegna. 

La conferenza stampa arriva all'indomani della divulgazione dei bilanci dell'evento, pubblicati sul sito del Consiglio regionale di circa 150 mila euro, in cui spiccano tra le voci, i 39.850 euro a Pomilio Blumm, per il piano di comunicazione, più 20 mila euro alla collegata Blummfor, per il piano di comunicazione sui social, i 12 mila euro a Vittorio Sgarbi, gli 11 mila a Giordano Bruno Guerri per la direzione artistica,, i 25 mila euro a Edoardo Sylos Labini.





Rispondendo ai cronisti, Sospiri ha sottolineato che “non mi sono accorto delle polemiche e non mi sono accorto neanche dei motivi alla base di esse. Penso che sia stato approfondito in tutti gli aspetti ciò che è stata Fiume e continueremo a farlo nell'edizione dell'anno prossimo, con i cento anni della Carta del Carnaro – aggiunge il presidente – E' bene che si approfondiscano e si analizzino quei fatti perché è la storia della nostra nazione e del nostro continente”. 

Sul fronte risorse Sospiri sottolinea che “come abbiamo speso i soldi si può vedere nella sezione Amministrazione Trasparente della Regione Abruzzo. L'ente ha speso 150mila euro per dieci giorni di manifestazioni e 30 iniziative, ovvero una media di 5-6mila euro al giorno, inclusi i piani della sicurezza e l'Iva”. Sospiri nega dunque che ci sia stato uno sforamento di spesa a 267 mila euro, e ritiene il costo dell'evento del tutto congruo. 

“Gabriele D'Annunzio è attuale – aggiunge – L'esperienza di Fiume è stato un momento in cui popoli che si sentivano oppressi da grandi potenze economiche si ritrovavano a Fiume che era vista come una piazza di libertà in cui discutere. Era un luogo di cui si parlava di come migliorare la condizioni degli uomini e delle donne. Se si continuasse a fare così anche oggi non faremmo nulla di male”. 
“Se poi vogliamo riposizionare D'Annunzio in una polemica ideologica, ormai siamo fuori, siamo trent'anni indietro – dice, riferendosi alle polemiche – So che migliaia di cittadini contribuenti alla fine di dieci giorni di iniziative, con oltre 30 manifestazioni di vario tipo, hanno solo chiesto perché dovesse terminare e non continuare”. 





Per la prossima edizione il presidente del Consiglio regionale ha parlato dei cento anni della “Carta del Carnaro, una delle costituzioni più innovative del secolo scorso, strumento da analizzare, dibattere e portare a conoscenza dei più giovani”. 

Nel commentare i risultati dell'iniziativa, il sindaco Carlo Masci sottolinea che “Pescara ha la Casa D'Annunzio, ma non ha un museo di D'Annunzio. Altre città più piccole – sostiene il primo cittadino – hanno costruito delle fortune su personaggi minori rispetto a D'Annunzio e invece noi non abbiamo un museo che metta in evidenza la sua vita grandiosa e meravigliosa. Penso che dopo la manifestazione, che ha avuto un incredibile successo nazionale ed internazionale, noi dobbiamo iniziare a pensare ad un museo di D'Annunzio che faccia in modo che Pescara possa essere proiettata a livello nazionale e internazionale con questa figura che è nata nella nostra città, noi siamo la sua città e nessuno può fregiarsi di questo titolo”, conclude.  

“L’intera manifestazione – ha detto Franco Pomilio – ha totalizzato oltre 30milioni di contatti, un numero elevatissimo. Pensiamo all’attenzione ricevuta dal Telegraph, il quotidiano più importante dell’Olanda, che vende 450mila copie. Ora dobbiamo pensare a quanto sia futuribile d’Annunzio in una città come Pescara che poggia la sua economia sul terziario e che deve puntare sulla promozione culturale. Lo ha fatto una città come Bilbao, 350mila abitanti, che stava perdendo generazioni di giovani che, finita la vocazione industriale metallurgica del territorio, cercavano lavoro fuori. L’investimento sulla realizzazione del Guggenheim ha rivalutato il territorio fermando il salasso di ragazzi. Per Pescara l’idea di d’Annunzio ha un potenziale straordinario che può restituire un senso alla città”. 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: