'REGALO' DI ABRUZZOWEB ALLE LETTRICI PER LA FESTA DELLE MIMOSE

OTTO MARZO, LA FORZA DI NOI DONNE ”I CINQUE SEGRETI DEL NOSTRO SUCCESSO”

di Cristina Alexandris

8 Marzo 2013 08:07

Regione -

L’AQUILA – Non basta avere un sogno nel cassetto. Per fare strada nella vita è indispensabile conoscere quel che si vuole e come fare per prenderselo.

Per celebrare la Donna questo 8 marzo AbruzzoWeb ha deciso di non parlare del fenomeno commerciale che si inscena a cadenza annuale, caratterizzato da immancabili spogliarelli maschili in obbligate serate agguerritamente neofemministe, che si sta prepotentemente imponendo nella società attuale.

Vogliamo raccontare una storia diversa: quella di noi donne di oggi, emancipate, intraprendenti e determinate, che hanno saputo dare seguito ai loro desideri.

Abbiamo così deciso di regalare ai nostri lettori (con un occhio di riguardo per le donne) cinque “segreti” per il successo snocciolati a questa testata da alcune tra le più note personalità di spicco nate in Abruzzo che sono riuscite a realizzarsi e a esportare in tutta Italia il loro essere in un modo o nell’altro speciali.

<span style='I CINQUE “SEGRETI”


5 – FORZA D’ANIMO, E PIANO ‘B’ A PORTATA DI MANO

Pensare agli obiettivi porta subito alla mente qualcosa di bello, ma iniziamo subito con il dire che il successo non è solo quello. Ha infatti a che vedere con competizione, difficoltà, sacrificio, sconfitte, “rospi da ingoiare”, critiche e momenti bui. Per questo bisogna avere grande forza d’animo e un piano ‘b’ di riserva sempre a portata di mano.

4 – ONESTA’ INTELLETTUALE

Ci vuole una buona dosa di perseveranza, ma ciò non significa sgomitare. Da abolire la concorrenza sleale, che porta solo a peggiorare un clima già pesante, così come la presuzione di essere i più furbi o i migliori nel proprio campo. Bisogna essere onesti e umili.

3 – DETERMINAZIONE INTESA COME RINUNCE E VERA PASSIONE

Passione per quel che si fa che non deve essere un mezzo, ma già di per sé un punto di arrivo. Toccherà fare i conti con delle rinunce, bisogna quindi saper dare priorità alle cose che per noi contano di più.

2 – SAPER COGLIERE LE OCCASIONI





È da sfatare il mito che chi ha successo “ha avuto fortuna” e chi non ne ha “è sfortunato”. La fortuna, così come comunemente la si intende, prima o poi arriva per tutti: il “destino” mette a disposizione di ognuno delle carte buone, bisogna solo saper riconoscerle e giocarle al momento giusto.

1 – PREPARAZIONE

Ovviamente per far ciò c’è bisogno di farsi trovare preparati. È indispensabile avere qualcosa di buono da dare al mondo perché il successo duraturo va meritato. È importante studiare, essere lungimiranti e avere sempre uno sguardo sul mondo.

Vi presentiamo le donne che si sono raccontate ad AbruzzoWeb con le quali ci siamo soffermati, oltre che sui consigli, anche sul ruolo della donna moderna, sull’importanza della fortuna, su ciò che le ha aiutate nel loro percorso individuale.

<span style='LE STORIE


Grazia Scuccimarra
, nata a Teramo nel 1944, scrittrice, ex politica, docente, attrice e regista teatrale.

Ho realizzato molti sogni, ma ne è rimasto uno che ormai è andato: non vivo dove vorrei, nella mia casa a Tortoreto Lido (Teramo) ma a Roma; una rinuncia che ho dovuto fare quando ho deciso di dare la priorià al lavoro prima e alla famiglia poi, che sono qua. Il segreto principale è uno: devi avere qualcosa di particolare, un talento che nessuno ti può insegnare. Io ‘resisto’ da circa quarant’anni anche perché credo che sia fondamentale, oltre il coraggio, l’onestà intellettuale, deteminate in tutti gli ambiti professionali. Devi essere vera, se sei una persona onesta, anche se non hai amicizie, anche se non hai protettori, allora sì che ce la puoi fare! La donna è ancora ammazzata quotidianamente però rispetto al passato c’è molta informazione in più.

Credo abbastanza nella fortuna, mi ha dato le carte da giocare. Naturalmente non è la stessa cosa se nasci a Scampia o nei Parioli, il sostrato è determinante ma poi ognuno è artefice del proprio destino anche se in alcuni casi c’è bisogno di capacità stratosferiche per combattere condizioni iniziali negative e la nostra società non aiuta, non offre pari opportunità. Siccome questo è un momentaccio, consiglierei a chi intende intraprendere la mia carriera di aspettare l’evolversi dei tempi. Questo mondo è stato abbandonato a se stesso perciò è utile affiancare lo studio a questa carriera, così da avere un piano ‘b’ sempre pronto.

Milly Carlucci, nata a Sulmona (L’Aquila) nel 1954, conduttrice televisiva, cittadina onoraria di Capitignano.

Riuscire in qualcosa vuol dire avere un sogno, un obiettivo. C’è però bisogno di preparazione. Nel mio caso è stato fondamentale aver studiato, essermi preparata. Aver saputo resistere ai momenti più difficili. Credo nella fortuna però non basta se non ti accompagna anche la competenza. Alcune circostanze fortunate possono dare le spinta ma poi sta a te aggiungere la determinazione, il lavoro, la forza di carattere. Ci sono dei momenti nodali in cui devono succedere cose e nel mondo dello spettacolo non capitano sempre perciò bisogna saperli riconoscere subito altrimenti si rischia di perdere delle occasioni d’oro. C’è un fil rouge dettato dalle coincidenze ma tu devi essere pronto alla chiamata. Il mio primo consiglio è quello di studiare, studiare, studiare.

Bisogna prepararsi a tutto campo, avere come riferimento il mondo, sapere cosa succede in tutto il globo, guardare lontano. Nel mondo della televisione, per esempio, bisogna avere l’occhio attento sul mondo anglosassone da cui proviene la maggior parte dei programmi da cui prendere spunti. Viviamo in una società dove noi donne stiamo facendo progressi e stiamo pian piano meritandoci delle posizioni migliori, veniamo da una società patriarcale, per cui è difficile ancora per le donne essere immaginate in certi punti nodali di comando. Mi sento di dire a tutte le colleghe donne di non demordere mai, perché poi alla fine se tu ci credi, con la passione ce la fai.

Francesca Cipriani, nata a Popoli (Pescara) nel 1984, showgirl, attrice e conduttrice televisiva.

È un percorso tortuoso, devi essere davvero motivata per intraprendere la strada dello spettacolo o del cinema perché in questi settori ci sono periodi di alti ma anche tanti momenti di bassi con cui bisogna fare i conti. Quando si parla di donne c’è tanta, tanta competizione, ma in questi ambienti è sia maschile che femminile perché i ruoli sono pochi e le persone che vogliono ricoprirli, tantissime. Inutile negare che nella mia carriera la bellezza abbia aiutato: in questo mondo si basa quasi tutto sull’apparenza e sull’immagine. I casting, infatti, avvengono non a caso in bikini. Una preparazione, però, l’ho avuta anch’io anche se nessuno lo sa e non viene mai valutata: ho studiato recitazione a teatro.





Poi anche la motivazione è un altro ingrediente fondamentale così come la serenità mentale, altrimenti diventa difficile affontare psicologicamente i “bassi” di questo mondo spesso difficile e sempre così instabile. Si alternano infatti periodi rosei e poi all’improvviso più niente. Di negativo c’è che è difficilissimo, per non dire impossibile, avere amicizie vere. La gente sparla tantissimo già dal momento in cui volti le spalle, magari davanti ti dice una cosa e l’istante dopo sta già dicendo il contrario. Per quanto riguarda la festa della Donna devo dire che non l’ho mai festeggiata, la storia è ancora molto triste e poi non sono d’accordo con quest’usanza di andare a vedere gli strip di spogliarellisti, però è il giorno del compleanno di mia mamma quindi festeggio lei.

Simona Molinari, nata a Napoli nel 1983 e cresciuta all’Aquila, cantautrice.

Come ogni cosa della vita, il segreto è sempre l’onestà. Bisogna andare avanti con la forza della verità, certo, potresti metterci di più, il cammino è più lento ma potrai sempre guardarti allo specchio, sarai sempre te stessa. A mio avviso non c’è una cosa più bella di questa, di stare a posto con se stessi, soprattutto in un ambiente dove l’apparenza è così diversa da come spesso stanno realmente le cose! Il segreto credo sia né più né meno che il lavoro: al di là di tutto è solo l’impegno che ripaga.

Bisogna tenersi pronte per quando il treno passa, non si sa se e quando sarà il suo momento ma di solito c’è un treno per ognuno. Sarebbe un gran peccato farsi trovare impreparati, si potrebbe sprecare l’occasione di una vita. Perciò credo ci sia bisogno di prepararsi non solo con lo studio ma anche umananamente per essere una persona completa, pronta ad affrontare tutto quello che la vita ha da offrire. Credo nell’impegno più che nella fortuna. Quella delle Donne è una festa in cui credo anche se di solito non la festeggio tranne a volte uscire goliardicamente con le amiche. Viviamo in una società maschilista ma le cose stanno cambiando, la cosa importante è che la donna rimanga tale, è giusto che abbia il suo ruolo specificio, che sia unica senza voler imitare l’uomo.

Rosanna Cacio, nata all’Aquila nel 1972, giornalista e conduttrice radio.

Nel mondo dell’informazione, così come in ogni cosa della vita, ci vogliono determinazione e sacrificio, ma è anche importante non dimenticare mai che i sogni si possono davvero realizzare. Non bisogna meravigliarsi davanti alle cose belle, essere scettici non aiuta. Non serve nemmeno essere titubanti davanti a nuove scelte che sembrano difficili perché la vita continuerà a stupirti. Nella fortuna personalmente credo, mi ritengo abbastanza fortunata, poi ovviamente sta a ognuno costruire la propria strada mettendo a disposizione del percorso che intende iniziare, tutte le qualità che ha.

La nostra società secondo me sta cambiando abbastanza rapidamente, ci sono moltissime donne capaci che vogliono emergere e che lo stanno facendo. Naturalmente la volontà da sola non basta, oltre ad avere delle qualità, devi capire quello che vuoi, quale vuoi che sia la tua strada. Dopodiché devi fare di tutto per assecondare i sogni senza aver paura e senza demordere davanti alle difficoltà che comunque è normale che si presenteranno. Consiglio di avere sempre la testa sulle spalle, solarità e grande determinazione ma non sono capace di dare una ‘formula del successo’ più precisa perché sono pure io ancora in cerca di consigli!
 
Fabrizia D’Ottavio, nata a Chieti nel 1985, ex ginnasta medaglia d’Oro alle Olimpiadi, ex commentatrice di sport, allenatrice.

Ho iniziato a dedicarmi alla ginnastica per caso, senza pensare agli obiettivi, era uno sport che non conoscevo ma che mi incuriosiva, però poi quel gioco è iniziato a diventare sempre di più la mia passione più grande. Ed è stata proprio la passione che mi ha fatto resistere a questa realtà che non ha così tanto rilievo nel mondo mediatico e continuare su questa direzione. Credo che il destino metta a disposizione delle carte e poi sta a ognuno saperle giocare. Non credo nella sorte scritta e non modificabile, lo escludo del tutto, io infatti ho avuto l’opportunità di costruire il mio percorso come volevo.

Anche l’amicizia dal mio punto di vista è una componente fondamentale per il successo, infatti adesso, oltre a allenare e fare stage, lavoro con la mia compagnia di ex ginnaste, con cui ho mantenuto un ottimo rapporto. Siamo nel mondo dello spettacolo, a breve ci sarà la nostra prima esperienza all’estero. Rispetto al passato la condizione delle donne dal mio punto di vista è cambiata molto in meglio anche se ci sono tanti settori, tanti contesti dove questa differenza pesa ancora, basti pensare al lavoro e alla famiglia. Ci sono sicuramente delle problematiche ancora da risolvere, ma siamo sulla strada giusta.

Raffaella Del Vinaccio, nata a Teramo nel 1966, pattinatrice artistica a rotelle, pluricampionessa mondiale.

Il segreto è quello di porsi degli obiettivi e raggiungerli con grande umiltà. Credo nella fortuna e spero che ci sia per tutti ma ci vuole anche grandissima determinazione. Nello sport in particolare poi servono anche le capacità fisiche e l’alleamento, a cui dare sempre la priorità. A coloro che vogliono fare la mia strada consiglio di avere sempre degli obiettivi da raggiungere, servono in qualsiasi cosa che si decide di intraprendere così come serve l’umiltà. Io mi ritengo una persona semplice, non ho mai pensato di ‘essere arrivata’, anzi.

La nostra società è meno maschilista rispetto a prima anche se non mi pare che le donne abbiano raggiunto una vera emancipazione. Nel mondo dello sport, per esempio, si continua a dare più risalto all’ambito maschile che a quello femminile. Basti notare l’importanza che viene data a sport come il basket; questo forse perché fanno più spettacolo, non so, ma anche le donne hanno molto da dare. Nella vita adesso sono madre e lavoro come amministratrice in un’azienda perché mi sono tenuta aperta anche quest’altra porta. Ho insegnato pattinaggio per diversi anni ma poi ho deciso di smettere perché nella vita bisogna fare delle scelte e io ho deciso di dedicarmi a mia figlia a tempo pieno.

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