CIALENTE VA IN PENSIONE DALLA ASL E PUNTA AL PD: ”ERO ARCIVESCOVO, TORNO PRETE PER RIFONDARLO”

di Alberto Orsini

9 Ottobre 2017 13:42

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Ho fatto il deputato, per 10 anni il sindaco, ho una visibilità nazionale e vengo tuttora chiamato a tavoli nazionali su temi importanti: se fossimo nella gerarchia ecclesiastica, non ho fatto il cardinale ma poco ci manca, ho fatto l’arcivescovo, il nunzio. Il fatto che io voglia tornare a fare il curato di campagna è un atto d’amore e generosità”.

Con questa metafora ecclesiale l’ex sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, nell’ultima parte della lunga intervista ai microfoni di AbruzzoWeb, descrive la sua volontà di candidarsi alla segreteria comunale del Partito democratico, annunciata settimane fa sui social.

Cialente che, conferma anche, dal 1° dicembre sarà in pensione dal suo lavoro di medico della Asl.

Se gli scenari saranno confermati, oltre al renziano Maurizio Capri, suo ex assessore, l’ex primo cittadino sfiderebbe anche Stefano Albano, segretario comunale uscente, figlio di Vito, medico che proprio Cialente sfidò nel 2006 alle primarie per la candidatura a sindaco, misurandosi, quindi, con una nuova generazione politica.





“Non sono inossidabile, sto tanto bene a ritagliarmi altri pezzi di vita, altri interessi: ho tante cose da fare, recuperare spazi di vita dopo dieci anni – premette – Sono arrivato a dire che bisogna dare una smossa perché non vedo un’idea di questa città, dove arrivano spalmati più di 10 miliardi”.

“Vedo che neanche all’indomani della sconfitta il Pd si è dato da fare a riflettere. Chiedo 365 giorni per riorganizzare il partito – spiega – Lo feci nel 2002, anche allora facevo altro nella vita. Uscivamo dalla sconfitta pesantissima con Celso Cioni, feci il segretario comunale per un anno circa, rimettemmo insieme le cose, ci fu un nuovo gruppo dirigente e da allora non abbiamo mai perso fino al 2017, quando ancora bisogna capire perché abbiamo perso”.

Cialente qualora ufficializzi la candidatura viene dato per sfavorito perché Albano godrebbe di un consistente pacchetto di tessere che gli garantirebbero quasi certamente la vittoria. Lui nicchia.

“Non entro nella storia delle correnti, delle tessere, delle scalate, dei pacchetti, queste cose non le faccio – dice Cialente – Parlerò con i singoli votanti, dicendo questa è la mia idea, se volete fare diversamente fate voi. Se mi vogliono è bene, se invece qualcuno pensa che dal tavolo comunale si organizzeranno le future elezioni, hanno sbagliato”.





Entrando nei contenuti, “credo molto alle primarie, ma se poi l’ipotesi che siano state avvelenate viene usata da chi le perde, come fu nel caso Pietrucci vs Moroni e poi Pietrucci vs Di Benedetto, non va bene. Una prima operazione? Facciamo l’albo di coloro che chiedono di votare alle primarie del centrosinistra o del Pd riconoscendosi in quello. Alle ultime qualcuno ha sottoscritto di essere di centrosinistra e poi su social si dice di destra, non è possibile!”.

Il suo attivismo post-voto sui social ha attirato critiche. “Qualcuno mi dice che sono un rosicone ma non ho perso io, anzi, mi dispiace non essermi potuto ricandidare e vedere come andava a finire. Non ho potuto o non ho voluto? Non mi hanno voluto – sbotta – Avevo detto mi offro volontario, un sindaco uscente che, senza ambizioni, è disposto a ricandidarsi. Attenzione, candidarsi è un esame perché puoi essere anche trombato. Se prendi 250 voti poi sparisci, come successo al mio vice sindaco (Pietro Di Stefano, ndr), eppure glielo avevo detto”.

Accreditato di mire su un nuovo posto da parlamentare oppure su un inedito approdo in Regione Abruzzo, Cialente tiene le carte coperte sulle sue ambizioni politiche.

“Il mio sogno? Vedere realizzati i miei progetti, poter uscire la mattina, sedermi al bar ai Quattro cantoni, passeggiare sotto i portici tornati a nuovo in una città ricca e dire beh, da aquilano ho fatto una piccola parte – conclude – Non c’è ambizione di tornare a Roma o andare alla Regione, ma di vedere che si realizzano le cose. Con Biondi abbiamo perso già un ventesimo dei 5 anni e non sopporto vedere che non c’è un’idea strategica della città”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: