CINEMATIK: ‘L’EVOCAZIONE’, HORROR NON BANALE BUONA PELLICOLA DAL SAPORE DI ANNI SETTANTA

di Daphne Leonardi

8 Settembre 2013 10:13

L’AQUILA – Ha il sapore degli anni ’70, epoca d’oro del genere horror, consacrato dall’uscita de L’Esorcista nel ’73, sebbene si avvicini di più alla trama di Amityville Horror del ’79, con un piccolo accenno al filone degli anni ’80, quello della bambola assassina.

Sembrerebbe un’accozzaglia di omaggi ai classici del filone ma, a dir la verità, il film L’Evocazione deve il successo di incassi ad una trama ben congeniata e che soddisfa le esigenze di un pubblico vasto, anche non particolarmente amante di questo tipo di cinematografia, che soprattutto può uscire dalla sala con l’idea che esistono margini di controllo sul demoniaco.

Se infatti il trattamento originario prevedeva l’unico punto di vista della famiglia Perron, coinvolta in strani e terrorizzanti manifestazioni paranormali, la sceneggiatura che è andata in produzione abilmente dà spazio anche alla famiglia Warren, ovvero, in particolare, alla coppia di coniugi che divennero molto noti dagli anni ’50 in poi, dopo aver fondato la New England Society for Psychic Research, specializzata nell’investigazione dell’occulto, che segnalava anche al Vaticano la necessità di intervenire con eventuali esorcismi, a cui seguì l’apertura di un museo, come è ben deducibile dalle riprese del film dove si dà risalto alla stanza nella quale venivano conservati i reperti.

La storia trae infatti ispirazione da avvenimenti realmente accaduti negli anni ’70, uno dei casi di cui si occuparono i Warren e la stessa Lorraine Warren, chiaroveggente, che attualmente ha circa 88 anni, ha collaborato con la produzione e figura in una delle scene all’Università.





Molti tengono a precisare che i fatti non corrispondono esattamente a quanto accaduto: il lasso di tempo in cui l’incubo della famiglia Perron degenerò è di circa dieci anni ma qui viene assai ridotto e la storia della strega da cui prendono il via i fatti è acuita da alcuni invenzioni drammatiche e leggendarie, quali l’impiccagione.

Moglie e marito, Carolyn e Roger Perron (Ron Livingston e Lili Taylor), si trasferiscono in un casale nel Rhode Island, con le loro cinque figlie di cui la più piccola che trova un vecchio carillon vicino ad un albero e al cane che rifiuta di varcare la soglia della nuova abitazione.

Il casale presenta fin dalle prime notti una serie di strane caratteristiche: una cantina sprangata, orologi che si fermano alla stessa ora, porte che sbattono ripetutamente per tre volte, la comparsa improvvisa di una disgustosa puzza acre, uccelli che muoiono andando a sbattere contro le mura esterne.

I fenomeni si intensificano e si aggravano nel giro di pochi giorni e, mentre il marito Perron è costretto ad allontanarsi per lavoro, la signora Perron raggiunge i coniugi Ed e Lorraine Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga) durante una delle loro lezione universitarie e li prega di aiutarla.

È così che i Warren scoprono diverse presenze, una fra tutte quella di una strega, vissuta secoli prima e, con le loro attrezzature e i loro assistenti, offrono pieno supporto ai Perron, ovvero la completa assistenza gratuita, così come hanno sempre fatto anche nella vita reale i due cacciatori del paranormale.





Il regista australiano, di origine malese, James Wan, celebre dal 2004 con la pellicola Saw e tra breve di nuovo nelle sale ad ottobre con Insidious 2, gioca con il gioco, il battito di mani, e gli ambienti, l’armadio, l’invisibile, le ombre dietro una porta, il rapido cambio di prospettive e l’ampiezza delle inquadrature regalandoci un elegante evocazione al classico dell’horror senza ricorrere banalmente a scene trucide e scontate.

TRAILER: http://www.youtube.com/watch?v=qmSkwjZkQ3c

GENERE: Horror, Thriller REGIA: James Wan SCENEGGIATURA: Chad Hayes Carey Hayes ATTORI: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Mackenzie Foy, Ron Livingston, Lili Taylor, Hayley McFarland, Shanley Caswell, Joey King, Sterling Jerins, Shannon Kook, John Brotherton, Steve Coulter MONTAGGIO: Kirk M. Morri MUSICHE: Joseph Bishara PRODUZIONE: Evergreen Media Group, New Line Cinema, The Safran Company DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia PAESE: USA 2013 DURATA: 112 Min FORMATO: Colore

CINEBISCOTTINO
da “Non è un paese per vecchi” (2007) di Ethan e Joel Cohen
http://www.youtube.com/watch?v=aYEoJ8ucTfk
Sceriffo Ed Tom Bell: “A 25 anni ero già lo sceriffo di questa contea. Difficile a credersi. Mio nonno faceva lo sceriffo e anche mio padre. Io e lui siamo stati sceriffi contemporaneamente, lui a Plano e io qui. Credo che ne andasse fiero. Io ne andavo fiero eccome. Ai vecchi tempi c’erano sceriffi che non giravano neanche armati. Molta gente stenta a credrci: Jim Carbur non portava mai la pistola, Jim figlio intendo e neanche Gaston Boikens quello della contea di Comanche. Mi è sempre piaciuto sentir parlare di quelli dei vecchi tempi. Non ne ho mai persa l’occasione, uno non può mai fare a meno di paragonarsi a loro, di chiedersi come avrebbero fatto loro al giorno d’oggi. C’è un ragazzo che ho mandato sulla sedia elettrica qui a Hansville un po’ di tempo fa, su mio arresto e mia testimonianza. Aveva ammazzato una ragazzina di 14 anni. Il giornale scrisse che era un crimine passionale ma lui mi disse che la passione non c’entrava niente, che da quando si ricordava aveva sempre avuto in mente di ammazzare qualcuno e che se fosse uscito di galera lo avrebbe rifatto. Sapeva che sarebbe andato all’inferno, da lì a un quarto d’ora ci sarebbe andato. Io non so cosa pensare, non lo so proprio. Con la criminalità di oggi è difficile capirci qualcosa. Non è che mi faccia paura, l’ho sempre saputo che uno deve essere disposto a morire se vuole fare questo lavoro ma non ho intenzione di mettere la mia posta sul tavolo, di uscire per andare incontro a qualcosa che non capisco. Significherebbe mettere a rischio la propria anima. Dire ok, faccio parte di questo mondo”.

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