TUMORI: ONCOLOGI, ”PREOCCUPA RITARDO RIPRESA SCREENING”

28 Maggio 2020 15:45

Italia -

ROMA – Preoccupano i ritardi nel riavvio dei programmi di screening oncologici bloccati totalmente a causa dell'emergenza Covid-19. Solo alcune Regioni si sono infatti attivate e la situazione oggi è a macchia di leopardo.

Ad affermarlo sono gli oncologi dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) che, alla vigilia del Congresso mondiale virtuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO), fanno il punto della situazione sul territorio.

Tra le Regioni, l'Emilia-Romagna ha stabilito in maniera prioritaria la riapertura dello screening mammografico, con l'invio delle lettere di invito di primo livello e la presa in carico e la sorveglianza delle donne definite a rischio elevato secondo il programma per la valutazione del rischio eredo-familiare.

Per quanto riguarda il programma colorettale, nella Regione è prevista la graduale ripresa dei primi livelli, eventualmente anche ridotta sulla base della situazione locale.





Per lo screening cervicale, priorità viene data alla ripresa degli esami di secondo livello e i follow-up che erano stati sospesi, per i primi livelli è prevista invece una ripresa graduale successiva.

In Toscana, un'ordinanza ha stabilito la ripresa progressiva e graduale delle attività sanitarie sia ambulatoriali che chirurgiche.

Le attività di screening oncologico di primo livello sono riattivate con recupero prioritario delle chiamate non eseguite nel periodo di emergenza.

In Veneto, i primi livelli dei programmi di screening sono ripartiti il 4 maggio.





Una delibera dell'8 maggio della Regione Sicilia stabilisce, con esplicito riferimento alle Raccomandazioni dell'Osservatorio nazionale screening, la ripartenza a condizione che venga tutelata la sicurezza di operatori e cittadini.

Con una delibera del 15 maggio, la Regione Lazio ha stabilito la ripresa dei primi livelli di screening e delle attività ambulatoriali a partire dal 28 maggio.

Le singole aziende dovranno stabilire la priorità con la quale contattare le persone con invito sospeso, compatibilmente con gli spazi disponibili.

E, il 22 maggio, la Regione Lombardia ha dato indicazioni per il riavvio dei programmi di screening oncologico, di cui viene richiamata la caratteristica di non differibilità rispetto alla riapertura delle attività di specialistiche ambulatoriali.

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