COVID ABRUZZO: SEGNALI DI MIGLIORAMENTO, VACCINI SFIORANO QUOTA 300MILA, IN ARRIVO J&J

13 Aprile 2021 08:26

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Segnali di miglioramento sul fronte covid-19 in Abruzzo, in base al bollettino di ieri. Seppure con pochi tamponi effettuati domenica, il tasso di contagio scende a 3,1. I ricoveri in terapia intensiva, 64, si confermano al 29% dei posti letto, sotto la soglia critica del 30%. A Teramo si registrano zero contagi. Resta critica la situazione in provincia dell’Aquila, ma la speranza è che le 37 zone rosse istituite potranno frenare e abbattere anche qui la curva dei contagi. ll drammatico bilancio dei pazienti deceduti registra 5 nuovi casi e sale a 2.248, di età compresa tra 63 e 92 anni, uno in provincia di Chieti, uno in provincia di Pescara e 3 in provincia dell’Aquila.

Accelera intanto la campagna di vaccinazione, ma resta il problema delle forniture di dosi. Le somministrazioni  sono a quota 299.854 su 355.340 dosi a disposizione di cui 117 mila agli   over80.

E’ accaduto che L’Aquila i vaccini ieri hanno scarseggiato e sono state fatte arrivare da altre Asl e dalle Marche.

Domani però arriveranno  38mila dosi di vaccino Pfizer, a seguire  3.500 dosi circa di AstraZeneca, e poi l’atteso vaccino di Johnson & Johnson, che è l’unico monodose.





Al via le vaccinazioni a domicilio all’Aquila. A renderlo noto è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a cui è stato comunicato dal direttore generale della Asl, Roberto Testa, e dal direttore sanitario, Alfonso Mascitelli, nel corso del comitato ristretto dei sindaci che si è tenuto questo pomeriggio per fare il punto sul piano vaccinale.

Cinque i medici di famiglia che hanno dato la loro disponibilità e che domani vaccineranno i primi 30 aquilani, persone con fragilità e intrasportabili, ultra 80enni. Venti, ancora, a Sulmona. Mentre ad Avezzano si parte dopodomani.

I casi registrati ieri sono stati 90 nuovi casi  di covid-19 in Abruzzo.

Il dato dei positivi dipende ovviamente dal minor numero di tamponi effettuato nella domenica di ieri: 2.206 tamponi molecolari e 695 test antigenici, ma quello che conta è che il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari al 3.1 per cento, in incoraggiante calo.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche .dimessi/guariti (+134 rispetto a ieri).





Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 10.410 (-50 rispetto a ieri).

569 pazienti (+12 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 64 (-1 rispetto a ieri con 3 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9.777 (-61 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 16.812 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+21 rispetto a ieri), 17.469 in provincia di Chieti (+54), 17.440 in provincia di Pescara (+17), 15.644 in provincia di Teramo (invariato), 543 fuori regione (+1) e 183 (-4) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

L’incidenza settimanale dei casi di Coronavirus per centomila abitanti, nel complesso, scende.

A livello regionale il dato è pari a 114, a fronte di una soglia di allarme fissata a 250. Il territorio con il valore più basso, dopo 40 giorni di zona rossa, al momento è il Pescarese (62), con Pescara città che scende addirittura sotto quota 50. Poi ci sono il Chietino (104) e il Teramano (112). La situazione peggiore è quella della provincia dell’Aquila: l’incidenza settimanale è attorno a quota 180, ma il dato è ancora condizionato dai pochi tamponi eseguiti nei giorni festivi del periodo di Pasqua. Saranno dunque determinanti i dati dei prossimi giorni.

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