CTGS: PIGNATELLI, “OBIETTIVO SALVARE POSTI DI LAVORO,
NECESSARIO CONFERMARE CONTRIBUTO TPL”

7 Maggio 2024 19:32

L'Aquila - Cronaca, Lavoro

L’AQUILA  – “La situazione è in evoluzione, l’obiettivo è ovviamente è quello di uscire da questa condizione, per così dire, di cappio al collo, cercando di salvaguardare i livelli occupazionali e la continuità aziendale. Certo è che senza la conferma del contributo per trasporto pubblico locale, diventerebbe molto grave, perché in questa congiuntura non avremmo altre entrate, e non possiamo in nessun modo rinunciare al nostro core business”.

La situazione viene illustrata da Abruzzoweb da Dino Pignatelli, l’amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso (Ctgs), dopo che è arrivato il salasso dello stop alle corse della funivia che collega Fonte Cerreto agli impianti sciistici di Campo Imperatore, nel versante aquilano del Gran Sasso, dal primo maggio e per i prossimi mesi.

Chiusura resa necessaria dalla sostituzione delle quattro funi, come imposto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), a seguito di ulteriori controlli sollecitati da un esposto al prefetto presentato da un appassionato di montagna, Gianfranco Cocciolone, atto che poi è stato inviato al Ministero dei trasporti. Il Comune dell’Aquila e il Ctgs hanno fatto ricorso al Tar contro lo stop, che è stato però respinto, ed ora si attende l’esito dell’appello al Consiglio di Stato. Intanto il Comune ha trovato i 4 milioni necessari per i lavori e ha attivato un servizio di bus navetta sostitutivo.





In un report redatto da Pignatelli sul rapporto costo e ricavi, senza funivia, da inizio maggio a fine anno, si legge che si registrerà a seconda delle ipotesi,  un passivo di 306.000 euro o 450.654 euro e che “in mancanza del corrispettivo per il servizio di gestione della funivia di Fonte Cerreto, tutti i settori aziendali del Centro turistico del Gran Sasso, presentano delle perdite compromettendo di fatto l’equilibrio economico finanziario e la stessa continuità aziendale”, con riferimento ai 920mila euro che dovrebbe versare il Comune per la gestione in house providing del servizio di trasporto pubblico della funivia che però, questo il problema, verrà a mancare in buona parte, dal primo maggio ai prossimi mesi.

Pignatelli oggi ha incontrato i sindacati con l’obiettivo comune di salvaguardare i posti di lavoro, anche in questa difficilissima situazione.

“I posti di lavoro sono ovviamente una priorità, stiamo studiando tutte le strade, sondando tutte le opzioni, per salvaguardare i 21 assunti con contratto a tempo indeterminato, full time o part time, per gli stagionali invece purtroppo non ci saranno margini, con gli impianti fermi”, si limita a dire Pignatelli.





Per quanto riguarda le feroci polemiche politiche che si sono scatenate, da ultimo l’affondo del Partito democratico nella conferenza stampa di ieri, Pignatelli si limita ad osservare, “io ho la coscienza a posto, ho fatto tutto quello che era possibile fare per il bene del Ctgs. Sono amministratore unico da sei anni e abbiamo sempre avuto bilanci positivi, posso affermare che che è stata rimessa in piedi la struttura, nonostante la pandemia del covid, i recenti e spaventosi rincari dei costi energetici e delle materie prime, le stagioni invernali compromesse dalla mancanza di neve. Per uscire da questa situazione, ora la speranza è che la sostituzione delle funi non subisca intoppi, che il bando di gara proceda celermente e senza ricorsi e che i lavori vengano effettuati il più velocemente possibile”.

Sarebbe infatti un ulteriore salasso perdere anche la prossima stagione invernale.

Allargando lo sguardo sul futuro del turismo della montagna e sulla diminuzione delle precipitazioni nevose spiega infine Pignatelli: “che ci siano cambiamenti climatici in atto non si può negare, speriamo ovviamente si tratti di una ciclicità. A questo proposito va però detto che gli impianti da sci di Campo Imperatore sono privilegiati, essendo oltre quota 2mila metri. Tutto sarebbe più facile e si avrebbe una certezza con un impianto di innevamento artificiale, che però purtroppo non è possibile allo stato attuale realizzare, in quanto gli impianti gravano su un’area protetta a massima tutela ambientale”.

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