GIA' APERTA LA CACCIA GROSSA ALLE CANDIDATURE. IL VOTO FORSE NEL 2014 PRIMA TAPPA: IL RINNOVAMENTO PER L'AQUILA E LE TANTE SPINE PER CHIETI

ELEZIONI REGIONALI, IL TOTOCONSIGLIERI. I 100 NOMI IN CERCA DI UN POSTO AL SOLE

di Pierluigi Biondi

2 Luglio 2012 11:47

Regione - Politica

L’AQUILA – Manca un anno e mezzo alla fine della legislatura, ma già la corsa per le Regionali si affolla di pretendenti.

Il miraggio di un seggio fa gola a molti e i motori iniziano a rombare per quella che si annuncia come una campagna elettorale lunghissima.

Tanto più se il governo, per ridurre i costi, indicherà all’Abruzzo la strada dell’election day con Europee e Amministrative, con il mandato di Gianni Chiodi che potrebbe slittare oltre la scadenza naturale di dicembre 2013 e finire a marzo-aprile 2014.

Il quadro del totoconsiglieri, inoltre, è complicato dall’eventuale riduzione da 42 a 30 dei posti in Regione, indicato in uno dei decreti taglia-spese dell’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti ma non ancora attuato, e dalle elezioni politiche previste per la primavera 2013.

VERSO ROMA

A fronte dei parlamentari uscenti, infatti, ci sono alcuni di quelli che oggi siedono all’Emiciclo che potrebbero staccare un biglietto per Roma.

Tra questi hanno più chance degli altri Alfredo Castiglione, Gianfranco Giuliante, Nazario Pagano e Lorenzo Sospiri (Popolo della libertà), Cesare D’Alessandro e Carlo Costantini (Italia dei valori), Camillo D’Alessandro (Partito democratico), Antonio Menna (Unione di centro) e Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista).

Sempre che rimanga il “Porcellum” e non si passi a un sistema misto dove conteranno anche le preferenze: a quel punto alcuni emergenti con un sostanzioso bagaglio di voti potrebbero tentare la sorte, come per esempio Paolo Gatti (Pdl), che ha dimostrato ampiamente il suo peso dentro al partito.

VERSO L’EMICICLO

Tra coloro che, invece, sicuramente puntano a conquistare lo scranno regionale per la prima volta ci sono il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, Antonio Morgante, capo della segreteria del commissario per la ricostruzione, il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio (Udc), i suo colleghi della Vela Alfonso Di Sabatino, vice sindaco di Teramo, e Andrea Gerosolimo, consigliere della Provincia dell’Aquila, il sindaco di San Valentino (Pescara), Angelo D’Ottavio, nel caso in cui il suo mentore Castiglione vada in Parlamento, l’assessore comunale di Ortona (Chieti) Gianluca Coletti (Pd), figlio dell’ex senatore Tommaso.

Un discorso a parte lo meritano i grandi ritorni dei big che gravitano intorno al progetto civico “Abruzzo riformista” di Luciano D’Alfonso, vedi Donato Di Matteo e Marco Verticelli, ex potentissimi assessori regionali dei Democratici di sinistra.





Sullo sfondo, naturalmente, la guerra in atto dentro il centrosinistra per la poltrona di governatore che vede almeno quattro pretendenti: i democrat Giovanni Lolli e Giovanni Legnini, Rodolfo De Laurentiis (Udc) e, come nel 2008, il dipietrista Costantini.

IL TOTOCONSIGLIERI IN PROVINCIA DELL’AQUILA

In casa Pd la situazione sarà risolta, molto probabilmente, da primarie di collegio. Sicuramente sarà della partita il consigliere in carica Giuseppe Di Pangrazio, mentre Giovanni D’Amico potrebbe riprovarci solo se non otterrà la candidatura alla presidenza della Provincia.

Nell’Aquilano nutrono delle aspirazioni i due assessori comunali del capoluogo Pietro Di Stefano e Alfredo Moroni, con quest’ultimo che ha avuto contatti non andati in porto con gli esponenti di Abruzzo riformista, poi Pierpaolo Pietrucci, capo di gabinetto del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e non è da escludere un ritorno in pista di Giovannino Anastasio, ex sindaco di Pizzoli, da tempo critico nei confronti dei vertici del partito.

Sul territorio della Marsica i “dalfonsiani” devono scegliere tra il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, e l’ex primo cittadino di Collelongo Nicola Pisegna Orlando, attuale consigliere comunale di Avezzano.

Una parte importante dell’Udc sta lavorando da tempo sulla candidatura del consigliere provinciale Gerosolimo, sostenuto dal collega d’aula Emilio Cipollone, marsicano. Dovrebbe essere della partita anche Vincenzo Retico, uno degli uomini di fiducia di De Laurentiis.

Nel capoluogo potrebbe avvenire il clamoroso rientro dell’ex vice sindaco Giampaolo Arduini, soprattutto se il partito, come sembra, si sposterà a sinistra, con buona pace del commissario regionale, l’onorevole Armando Dionisi, e del segretario provinciale, Morena Pasqualone, che notoriamente non vanno granché d’accordo con Pd e soci.

Dalle parti del Pdl c’è Giuliante che, però, aspira, come detto, a fare il grande salto a Roma. Da quanto si dice, comunque non sarebbe interessato a fare una nuova campagna elettorale per la Regione, lasciando l’eventuale posto a uno dei due papabili contendenti: l’assessore provinciale e consigliere comunale dell’Aquila Guido Liris e il vice presidente della società pubblica di gestione del ciclo idrico integrato Gran Sasso Acqua, Salvatore Santangelo.

Così come sembra che non ci riproverà Walter Di Bastiano, per cui ad Avezzano si preannuncia uno scontro tra il segretario pidiellino di federazione, Massimo Verrecchia, e il suo vice Emilio Iampieri, attuale consigliere.

Tra gli storaciani della Destra, sicura la presenza in lista del segretario regionale, Luigi D’Eramo, assessore provinciale e consigliere del Comune dell’Aquila, con lui il medico Luigi Altamura, l’ex presidente del Sulmona Rugby Demetrio Di Gregorio Zitella.

Nelle fila dei dipietristi è in pole position Lucia Pandolfi, consigliere provinciale ed ex sindaco di Montereale. C’è da giurarci, inoltre, che il partito chiederà di nuovo un sacrificio ad Angelo Mancini, candidato sindaco all’Aquila sconfitto al primo turno ma con un buon seguito personale.

Senza contare che l’Idv potrebbe incassare l’adesione di qualche scontento della sinistra che non ha trovato spazio nelle liste.

IL TOTOCONSIGLIERI IN PROVINCIA DI CHIETI

Nel Pd c’è un sovraffollamento determinato dalle incognite legate alla candidatura o meno di Legnini. Se dovesse essere lui l’aspirante governatore si libererebbe un posto al Parlamento e l’attuale capogruppo Pd all’Emiciclo, Camillo D’Alessandro, ci fa più di un pensierino.





In realtà, dicono i rumors, il suo vero obiettivo è la presidenza della Provincia, ma deve scontare l’avversione del suo padrino politico di un tempo, Tommaso Coletti, che sta investendo molto sul figlio Gianluca, papabile candidato alla Regione, fresco di nomina nella Giunta della sua città, Ortona, dove tra i banchi del Consiglio siede proprio il padre.

Tra le candidature più accreditate per il successo finale va sicuramente iscritta quella del leader abruzzese del Pd, Silvio Paolucci, che ha incassato l’adesione di alcuni pezzi da 90 del partito come lo stesso senatore Legnini e, molto probabilmente, anche della corrente moderata degli ex della Margherita raccolti intorno ad Antonio Boschetti, già assessore regionale della Giunta di Ottaviano Del Turco, che ha come referente regionale il deputato Tommaso Ginoble e Giuseppe Fioroni a livello nazionale.

Un ruolo da outsider di lusso potrebbero recitarlo i sindaci di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, di Tollo, Angelo Radica, e di Cupello, Angelo Pollutri, oppure l’assessore di Vasto Vincenzo Sputore e il capogruppo in Provincia, Camillo D’Amico.

Abruzzo riformista sta lavorando sull’ipotesi Donato Di Fonzo, presidente del Consiglio comunale di Lanciano con il centrosinistra ma con un passato da assessore regionale di Forza Italia, che se la dovrà vedere con un primo cittadino del vastese già individuato ma sul cui nome c’è riserbo.

L’Idv del Chietino ha già due consiglieri regionali in carica, Paolo Palomba e Lucrezio Paolini, che saranno ricandidati, ma cercano spazio anche Ilario Cacciola, presidente del Consiglio comunale di Ortona, e Antonio Spadaccini, vice sindaco di Vasto.

Sempre nel centrosinistra, Sel potrebbe schierare il consigliere provinciale Giovanni Mariotti e l’assessore di Vasto Anna Suriani, mentre dentro Rifondazione si fa strada l’idea del ritorno di Angelo Orlando, ex senatore e consigliere regionale.

Ressa pure nel Pdl, dove sono in quattro con le carte in regola per tentare il bis all’Emiciclo: Mauro Febbo, Luigi De Fanis, Emilio Nasuti e Nicola Argirò.

Alle loro spalle il presidente dell’azienda di trasporto pubblico Sangritana, Pasquale Di Nardo, il candidato sindaco sconfitto a Francavilla Daniele D’Amario e il presidente del Consiglio comunale di Chieti, Enrico Rispoli.

Nell’Udc c’è l’attuale capogruppo in Regione, Antonio Menna, e il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio.

Nel Chietino ha la sua roccaforte abruzzese Grande Sud: riproverà la corsa il vice presidente della Provincia, Antonio Tavani, che tre anni fa fu sconfitto per un soffio da Antonio Prospero (per lui si profila una ricandidatura in Rialzati Abruzzo), in lista nel movimento di Gianfranco Miccichè potrebbero entrare il presidente del Consiglio comunale di San Salvo, Eugenio Spadano, se la trattativa in corso andrà in porto, e Fabrizio Montepara, consigliere provinciale ed ex sindaco di Orsogna.

(1 – continua)

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: