L'AQUILA – Deve essere il parroco di Cristo Re, il canonico Sergio Maggioni, a “procedere a proprie cure e spese al monitoraggio continuo della stabilità della chiesa di Santa Maria del Ponte Rasarolo – sotto Porta Napoli, zona Martini – con l'ausilio di qualsiasi mezzo ritenuto idoneo, nonché alla predisposizione ed esecuzione di tutti gli interventi ritenuti necessari per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità”.
A stabilirlo, spiega Il Centro, un'ordinanza del sindaco Pierluigi Biondi che di fatto apre un caso che potrebbe ripetersi anche per altri edifici di culto, che sono in attesa di essere restaurati e che sono in precarie condizioni di stabilità dopo il sisma 2009.
L'ordinanza annulla quella di maggio con la quale il primo cittadino, in base a una relazione tecnica dei vigili del fuoco, dalla quale emergeva che “l'intero immobile risulta gravemente danneggiato dal sisma del 2009 e i presidi provvisionali predisposti per il contenimento dei danni strutturali risultano gravemente ammalorati o danneggiati”, ordinava alla Soprintendenza unica del cratere di mettere l'immobile in sicurezza.
Questo perché don Maggioni aveva informato la prefettura che “la ristrutturazione e il restauro della chiesa era in capo al ministero dei Beni culturali attraverso le sue articolazioni territoriali”.
A tale principio si è però opposta l'Avvocatura dello Stato che in una lettera al Comune ha sostenuto che le opere “ordinate” dal sindaco le avrebbe dovute fare il proprietario del bene e cioè la parrocchia di Cristo Re.
Il Comune ha dovuto prendere atto della posizione dell'Avvocatura, ha revocato in autotutela l'ordinanza di maggio e ne ha tirato fuori un'altra, con cui impone a don Maggioni di provvedere ai lavori necessari che “devono avere inizio entro 15 giorni naturali e consecutivi dalla data di notifica della presente ordinanza”.
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