SALVINIANI CONTRO COLLOCAZIONE IMMIGRATI PRIMA DESTINATI A PATERNO, CONSIGLIERE COMUNALE DE SANTIS "CHIEDEREMO VERIFICA AGIBILITA' EDIFICIO"; FIORAVANTI E COSTANTINI, "UNA BEFFA PER LA CITTA', FERMARE SBARCHI"

MIGRANTI: FLASH MOB LEGA L’AQUILA DAVANTI STRUTTURA SANT’ELIA, “BASTA BUSINESS, RISCHIO SANITARIO”

9 Settembre 2020 13:29

L’AQUILA – “Grave sarebbe l’intenzione da parte della Prefettura di collocare in una zona periferica residenziale della nostra città, migranti sbarcati nelle ultime settimane in Sicilia, e precedentemente destinati a Paterno, frazione di Avezzano. Con tutte le perplessità che i controlli anti covid stanno dimostrando: ultimo caso quello dei 5  immigrati ospitati all’hotel di Vasto, arrivati con test negativi, e poi risultati ad un secondo controllo positivi al coronavirus”.

A parlare è il consigliere comunale della Lega Francesco De Santis, che ha partecipato assieme ad altri militanti salviniani ad un flash mob  a Sant’Elia, frazione dell’Aquila, dove un numero imprecisato di migranti sarebbe stato collocato nell’edificio dell’albergo Villa delle Rose, accanto al ristorante Frank Ross, chiuso dai tempi del terremoto e considerato fatiscente ed abbandonato.

Migranti che dovevano essere inizialmente collocati in un ex centro di formazione professionale, poi risultato non idoneo, a Paterno, frazione di Avezzano.

Anche lì si sono registrate proteste dei residenti e del candidato sindaco del centrodestra, Tiziano Genovesi, della Lega. E la presa di posizione contraria del candidato sindaco civico, Gianni Di Pangrazio.





Sullo striscione srotolato durante il flash-mob la scritta “Stop al business dell’immigrazione clandestina”.

Interviene anche il segretario cittadino della Lega, Giorgio Fioravanti, e il segretario provinciale dei giovani, Andrea Costantini, che spiegano: “Un ricollocamento, dopo quello fatto a Pettino e da noi già denunciato, che sembra proprio una beffa nei confronti del Capoluogo”.

“Siamo  qui a Sant’Elia al fianco dei residenti della frazione – afferma De Santis -, condividendo le loro legittime preoccupazioni. Abbiamo dato battaglia per evitare il collocamento di questi migranti a Paterno, ed ora non accetteremo che vengano dirottati sul nostro territorio”.

E aggiunge: “chiederemo che il Comune valuti l’idoneità della struttura”.

Nella frazione di San’Elia, nei giorni scorsi, un gruppo di residenti si è fatto sentire, sia pure chiedendo di rimanere anonimi, lanciando un messaggio chiaro alle istituzioni: “intervenire per rimuovere la problematica, altrimenti sarà mobilitazione”.





“Nel caldo silenzioso agostano nasce un centro migranti a Sant’Elia – attaccano i residenti -, ormai non ci sono più dubbi, è stato realizzato a Sant’Elia un vero e proprio centro di raccolta migranti. La loro presenza rischia di stravolgere le abitudini e la vita dei residenti della zona, peraltro, fino ad adesso, sempre tranquillissima. Il pericolo, che sembrava scongiurato nell’agosto del 2017 da alcuni considerato una bufala estiva, si è trasformato in un vero e proprio incubo che gli abitanti della frazione residenziale si ritrovano a vivere in questi giorni”.

Per il gruppo di cittadini, “si sta assistendo ad un vero e proprio ‘sbarco’ di migranti tra le villette della zona residenziale con sconcerto e disappunto dei residenti. I migranti si aggirano per via dei Manieri destando paura e sconcerto tra i residenti. Il numero dei migranti è in continua crescita e la situazione sembra diventare esplosiva”.

A sua volta Fioravanti e Costantini spiegano oggi che “in seguito alle proteste scatenato dal collocamento di migranti presso una struttura (risultata poi inidonea) di Paterno ad Avezzano, la Prefettura ha deciso di spostarne una parte presso la frazione Aquilana di Sant’Elia, in un ex albergo in via Collevernesco. Per questo stamattina la Lega si è riunita per un rapido flash mob proprio nei pressi dell’ex albergo della frazione di Sant’Elia, per manifestare contro questa scellerata scelta di inserire nel nostro territorio nuovi clandestini, con il rischio di positivi al Covid-19, che vagano indisturbati (come ci segnalano i residenti) nelle zone circostanti la struttura che li ospita.”

“Continueremo a ribadire che l’Abruzzo tutto, con i problemi e le sventure degli ultimi anni, non è terra che ha bisogno di altre situazioni emergenziali alle quali fare fronte. Il Governo si assuma le proprie responsabilità e chiuda le frontiere”, concludono Costantini e Fioravanti.

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